Vivere in campagna: pro e contro

Vivere in campagna|vivere autosufficienti in campagna - vivere sano

Vivere in campagna porta indubbiamente diversi vantaggi. Il contatto con la natura, gli spazi aperti, l’aria pulita: questi sono solo alcuni dei benefici. Ma vivere in campagna può anche avere qualche aspetto negativo.

Voglio andare a vivere in campagna e aprire un’attività: ecco come fare

Vivere in campagna: tanti vantaggi

I vantaggi del vivere in campagna sono moltissimi. Il solo contatto con la natura porta all’uomo, adulti e bambini, una certa rilassatezza fisica e psicologica. Vivere in campagna vuol dire dormire bene e fare pasti regolari. Un aspetto positivo del vivere in campagna è il poter avere a disposizione prodotti alimentari freschi e di qualità, salutari e sempre di stagione.

In campagna è possibile coltivare il proprio orto, prendersi cura di fiori e piante, accudire degli animali: tutto questo aiuta a combattere per esempio l’ansia e la depressione.

Vivere in campagna vuol dire allontanarsi dal traffico, dallo smog, da tutte quelle attività che favoriscono un certo stress nell’individuo. In campagna è possibile intraprendere interessanti e stimolanti attività agricole come la vendita di prodotti biologici d’origine animale o vegetale.

L’aria e l’acqua pulite presenti in campagna, aiutano il corpo a depurarsi e sentirsi meglio.

Vivere in campagna, soprattutto per i giovani, è una scelta positiva, in quanto vedono nel mondo rurale uno sbocco professionale potenzialmente interessante (agriturismo, nuove colture di nicchia, agricoltura biologica) e la possibilità di migliorare la qualità della propria vita.

Vivere in campagna
Vivere in campagna: pro e contro – Canva

Tra i fattori che alimentano la tendenza ad abitare in campagna ci sono:

  • il prezzo più competitivo delle case rispetto ai centri urbani;
  • la nuova coscienza ambientale;
  • il venir meno di uno dei motivi per cui si abbandonavano le campagne: la mancanza di infrastrutture. Adesso infatti, grazie alle nuove tecnologie (energia solare ed eolica, internet satellitare, telefonia mobile), questo aspetto è venuto a mancare;
  • aria più pulita;
  • minor rischio di patologie connesse all’inquinamento e ai disturbi d’ansia e dell’umore;
  • stile di vita sano e più risparmioso: il costo della vita in campagna è ridotto rispetto a quello in città;
  • accesso al cibo biologico: in campagna è possibile acquistare o avere da sé uova fresche, frutta e verdura di stagione a Km0.

Come vivere autosufficienti in campagna

Vivere in campagna: qualche svantaggio

Vivere in campagna potrebbe risultare talvolta noioso e portare a sentirsi soli. Ci sono persone, infatti, che amano particolarmente la socialità e la frenesia della città. Alcuni non apprezzano il lavoro agricolo in quanto prevede un notevole sforzo fisico con orari e ritmi che seguono il ciclo della natura.

Vivere in una casa di campagna non è allettante per chi non ama particolarmente il contatto con animali come lucertole, rospi, topolini, pipistrelli, insetti, ragni, che potrebbero entrare dentro casa.

Alcuni dei maggiori svantaggi della vita rurale sono:

  • meno opportunità di lavoro in quanto le più grandi attività imprenditoriali si concentrano nelle città;
  • meno servizi a disposizione e meno opzioni di intrattenimento: ristoranti, teatri, biblioteche, cinema, palestre, potrebbero essere lontani chilometri e costringere ad una vita da pendolare;
  • connessione Internet e connessione TV potrebbero non essere affidabili (ma questo, se consideriamo i periodi in cui si desidera stare lontani dal lavoro, può essere indubbiamente considerato un fattore positivo).

Dove vivono gli italiani? In città o in campagna?

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu? 

  • La popolazione italiana per il 34,3% vive nelle grandi città, per il 41,2% in città e sobborghi e per il 24,5% nelle aree di campagna. Da questi dati si evince quindi che l’Italia con il 41,2% è un Paese di città medie e piccole, a differenza della media europea che si attesta al 31,2%.
  • Oggi, il Covid-19 ha rimodulato non solo le nostre abitudini di vita e di lavoro, ma anche il nostro modo di guardare gli spazi. Bloccati nei nostri appartamenti per mesi, senza possibilità di uscire se non per le cose strettamente necessarie, abbiamo invidiato chi poteva godere di un giardino e di uno spazio all’aperto. Questi cambiamenti stanno producendo effetti interessanti su un potenziale esodo urbano verso la campagna.
  • Business Insider riporta i dati del boom nella compravendita di case in campagna: acquistano i lavoratori in smart working stanchi della città, cercano metrature ampie, piscine e vigneti e spenderebbero fino a 400 mila euro.

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