Venezia e piazza San Marco sotto il livello del mare: cosa dice lo studio INGV?

Venezia sotto il livello del mare

Un nuovo studio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) presenta un quadro allarmante: Venezia e Piazza San Marco sotto il livello del mare entro il 2150. Il fenomeno dell’innalzamento del livello del mare, combinato con la subsidenza, minaccia di sommergere uno dei patrimoni mondiali più amati e visitati. Questo articolo esplorerà le cause, le previsioni, e le potenziali soluzioni a questo problema.

Venezia sotto il livello del mare: quali sono le cause principali della minaccia?

Sprofondamento del terreno

Il fenomeno della subsidenza gioca un ruolo cruciale nel destino di Venezia. Questo processo, per cui il terreno sprofonda lentamente nel corso del tempo, è accentuato da attività umane come l’estrazione di acqua sotterranea e la compressione naturale dei sedimenti.

Meccanismi della subsidenza

  • Attività Umane: L’estrazione di risorse sotterranee riduce il supporto del terreno, causando il suo abbassamento.
  • Compressione dei Sedimenti: La naturale compattazione dei sedimenti accumulati sotto la città contribuisce ulteriormente alla subsidenza.

Erosione costiera e arretramento delle spiagge

L’erosione delle coste veneziane è un altro fattore che contribuisce alla vulnerabilità della città. Le maree e le onde continuano a rosicchiare le difese naturali, portando alla perdita di sedimenti e alla ritirata delle spiagge.

  • Azione delle Onde: Le onde, particolarmente durante le mareggiate, erodono le spiagge e le barriere costiere.
  • Cambiamenti Climatici: L’aumento delle temperature globali accelera la fusione dei ghiacci polari, aumentando il livello del mare e intensificando i processi erosivi.

Innalzamento del livello del mare

L’innalzamento del livello del mare, previsto in aumento fino a 1,5 metri entro il 2150, rappresenta una delle principali minacce per Venezia. Questo fenomeno è alimentato dal riscaldamento globale, che provoca l’espansione termica degli oceani e lo scioglimento dei ghiacci.

  • Scioglimento dei ghiacci: La fusione accelerata delle calotte polari contribuisce direttamente all’innalzamento del livello del mare.
  • Espansione termica: L’aumento delle temperature dell’acqua causa un’espansione del volume degli oceani.

Gli effetti sulla città: Venezia e Piazza San Marco

L’aumento del livello del mare comporta conseguenze ambientali significative per Venezia. La città, costruita su una serie di isole nella laguna, è particolarmente vulnerabile alle inondazioni e all’erosione.

  • Perdita di Habitat: Gli habitat costieri potrebbero essere sommersi, riducendo la biodiversità.
  • Degradazione delle Lagune: La salinità delle acque lagunari potrebbe aumentare, alterando gli ecosistemi locali.

Quali sono le conseguenze socio-economiche?

Le implicazioni economiche e sociali sono altrettanto gravi. Venezia, un centro turistico e culturale di importanza mondiale, rischia di vedere compromessa la sua economia basata sul turismo.

  • Diminuzione delle visite: Le inondazioni frequenti potrebbero scoraggiare i turisti, riducendo le entrate economiche.
  • Danni al patrimonio: I monumenti e gli edifici storici potrebbero subire danni irreparabili, compromettendo il valore culturale della città.
Venezia sotto il livello del mare
Pixabay

Quali sono le soluzione proposte?

Partecipazione della cittadinanza

La partecipazione attiva della cittadinanza è fondamentale per affrontare la sfida di mantenere Venezia e Piazza San Marco sopra il livello del mare entro il 2150. Coinvolgere i residenti nel processo decisionale può portare a soluzioni più sostenibili e condivise.

  • Programmi Educativi: Sensibilizzare la popolazione sull’importanza della conservazione della città e dei suoi ecosistemi.
  • Progetti di Partecipazione: Coinvolgere i cittadini in progetti di monitoraggio ambientale e pianificazione urbana.

Infrastrutture di difesa

Il progetto MOSE, una serie di barriere mobili progettate per proteggere Venezia dalle maree alte, rappresenta un tentativo di mitigare l’impatto delle inondazioni. Tuttavia, con l’aumento del livello del mare, potrebbero essere necessarie ulteriori infrastrutture.

  • Costruzione di Argini: Implementare argini lungo le coste per proteggere dalle onde e dalle mareggiate.
  • Pianificazione Urbana Elevata: Progettare nuove aree residenziali e commerciali a quote più elevate per evitare future inondazioni.

Soluzioni estreme tra prospettive e controversie

Alcuni esperti propongono soluzioni più radicali per affrontare l’innalzamento del mare, come la chiusura dello Stretto di Messina e del Canale di Suez, per controllare l’afflusso di acqua nell’Adriatico.

  • Chiusura dei Canali: Limitare l’ingresso di acqua marina per ridurre l’impatto dell’innalzamento del livello del mare.
  • Implicazioni Geopolitiche: Tali misure potrebbero avere ripercussioni significative sui trasporti marittimi e sulle economie locali.

Politiche di ricollocamento

In scenari estremi, potrebbe essere necessario considerare la ricollocazione della popolazione dalle aree più vulnerabili a zone più sicure nell’entroterra.

  • Zone di Ricollocamento: Identificare aree sicure per la ricollocazione dei residenti in caso di inondazioni estreme.
  • Supporto Governativo: Implementare politiche di sostegno per aiutare i residenti a trasferirsi e a stabilirsi in nuove aree.

Lo scenario presentato dallo studio dell’INGV ci offre un quadro chiaro e preoccupante: Venezia e Piazza San Marco sotto il livello del mare entro il 2150 non è solo una possibilità, ma una probabilità crescente. L’azione collettiva, la partecipazione attiva della cittadinanza, e l’implementazione di soluzioni innovative e sostenibili sono essenziali per proteggere questa città unica al mondo. È un compito complesso, ma con impegno e determinazione, Venezia può ancora essere salvata dalle acque che minacciano di inghiottirla.

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