L’Unione europea ha deciso di adottare nuove misure per combattere la crisi energetica. È stato confermato il principio del “tetto dinamico” al prezzo del gas. Via libera agli acquisti comuni per gli stoccaggi. Ma le bollette scenderanno davvero dopo l’accordo in Europa?
I capi di Stato e di governo dell’Unione Europea hanno raggiunto un’intesa sul tema energia invitando la Commissione e il Consiglio a proporre in modo tempestivo importanti decisioni per limitare ulteriori rialzi eccessivi del prezzo del gas.
Come cambierà il prezzo delle bollette elettriche per famiglie e imprese?
I Paesi dell’Unione Europea sono arrivati ad un accordo che ha avuto come effetto la discesa del prezzo del gas al Ttf, indice di riferimento sul mercato europeo, diminuito del 9% sin dal giorno successivo all’intesa. Questo perché l’Unione Europea ha espresso a chiare lettere che cercherà di fare tutto quello che è nelle proprie possibilità per preservare i consumi e l’economia europea dalla recessione.
In sostanza, le conseguenze del nuovo accordo dovrebbero cominciare a vedersi da gennaio 2023, quando l’Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, andrà ad aggiornare i prezzi dell’energia elettrica che proseguiranno ad essere adeguati ad ogni trimestre. Nel 2023 con molta probabilità dunque, non dovrebbero esserci ulteriori aumenti bensì una diminuzione che potrebbe oscillare da un 15 ad un 20%.
L’impatto sulle tariffe del gas: cosa potrà accadere?
Il costo del gas, nonostante sia ancora molto alto, ben sei volte circa il prezzo rispetto allo scorso 2021, nell’ultimo periodo sembra sia sceso. Questo vuol significare che l’accordo potrebbe influire sul ribasso in bolletta. Già ai primi di novembre l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente rivedrà i criteri di calcolo delle bollette del gas e probabilmente dal prossimo mese i prezzi potrebbero iniziare a scendere.
Quali sono le decisioni prese al Consiglio dell’Unione Europea?
Il Consiglio dell’Unione Europea ha programmato un piano che sarà operativo nel più breve tempo possibile. Tra le misure concordate:
- acquisto congiunto volontario di gas, ad eccezione dell’aggregazione della domanda vincolante per un volume equivalente al 15% delle esigenze in termini di riempimento, in base alle necessità nazionali, e accelerazione dei negoziati con partner affidabili sfruttando il peso collettivo dell’Unione sul mercato.
- Un nuovo parametro di riferimento complementare entro l’inizio del 2023 che rifletta le condizioni del mercato del gas.
- Un corridoio dinamico di prezzo di carattere temporaneo per le transazioni di gas naturale, per limitare episodi di prezzi eccessivi del gas.
- Un tetto temporaneo al prezzo del gas europeo utilizzato per la produzione di energia elettrica.
- Stabilità nel campo dell’energia elettrica. Eliminazione dei fattori che rendono volatili i prezzi, trasparenza nei mercati e alleggerimento dello stress di liquidità.
- Semplificazione delle procedure autorizzative per accelerare la diffusione dell’energia rinnovabile.
- Misure di solidarietà energetica in caso di interruzioni dell’approvvigionamento di gas a livello nazionale, regionale o dell’Unione.
- Studiare un piano che consenta di risparmiare energia in maniera collettiva.
- Mobilitazione degli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell’UE. Massima protezione per famiglie ed imprese in difficoltà.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo quanto reso noto dall’Arera, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia tipo nel 2022 sarà di circa 1.322 euro, rispetto ai 632 euro circa del 2021.
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