Unesco Italia: alla scoperta del Monte San Giorgio

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Annoverato tra Lista dei Beni del Patrimonio UNESCO, il Monte San Giorgio, viene inserito nel 2010 come ricchezza naturale, per essere la migliore testimonianza di vita marina del Triassico, grazie ai suoi numerosi fossili. 

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Monte San Giorgio: la parte e svizzera e quella italiana a confronto

Il Monte San Giorgio è posizionato proprio fra il territorio italiano e quello svizzero. Precisamente fra il famoso Canton Ticino e la provincia lombarda di Varese.

Proprio in Svizzera, il sito era già stato riconosciuto come Patrimonio naturale dell’UNESCO. E, in Italia, solo nel 2010 è entrato de facto nella lista.

Una montagna boscosa, a forma di piramide, è diventata una risorsa preziosissima e fonte di resti fossili che testimoniano un trapassato molto lontano.

Infatti, il San Giorgio, viene considerato il miglior sito che ospita resti fossili di una vita marina ambientata addirittura nell’era del Triassico Medio, ovvero circa 245-230 milioni di fa.

Ai tempi era una laguna tropicale, dove presenziavano numerosi abitanti marini:

  • crostacei
  • ammoniti
  • bivalvi
  • pesci
  • rettili
  • echinodermi.

Oltre che agli insetti, ai rettili e alle piante, ovviamente.

Già nel Medioevo era importante questa zona, in quanto si estraeva un materiale organico oleoso dei fossili per creare una pomata curativa da applicare sul corpo, l’ittiolo.

I primi scavi sul luogo, però, iniziarono nel 1863, per opera del padre della Geologia italiana, Antonio Stoppani, il quale decise di procedere agli scavi paleontologi.

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Criteri d’inserimento nella World Heritage List

Per i suoi numerosi e preziosi resti fossili, il Monte San Giorgio (parte italiana), decretato Patrimonio naturale dell’Umanità nel 2010, è stato aggiunto secondo i seguenti criteri:

  1. costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative.
  2. Il Monte San Giorgio rappresenta l’area che singolarmente testimonia meglio la vita marina durante il Triassico Medio, presentando, inoltre, anche resti di organismi terrestri. Il sito ha prodotto molti e ben differenziati resti fossili, spesso di eccezionale completezza e conservazione. La lunghissima tradizione di studi paleontologici e la gestione disciplinata degli scavi hanno prodotto un insieme notevole di collezioni di reperti, ben documentate e catalogate, che sono alla base di un grande numero di pubblicazioni scientifiche di elevata qualità. Conseguentemente, la successione fossilifera del Monte San Giorgio rappresenta il principale riferimento a scala mondiale per tutti i futuri studi paleontologici riguardanti le faune marine triassiche.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Monte San Giorgio è una montagna boscosa alta 1.097 metri.
  • Studi scientifici che vanno oltre 150 anni di ricerche, hanno affermato di aver trovato, oltre 20.000 reperti fossili di ben 25 specie di rettili, centinaia fra invertebrati, vegetali e microorganismi e ben 100 specie di pesci.
  • Mentre, per quanto riguarda la flora fossile del Monte San Giorgio, i ritrovamenti mostrano più di 50 fossili di piante, con dimensioni fra 1 e 15 cm.

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