Quando si parla di sciamanesimo e sciamani, le persone si dividono in un taglio netto, tra chi ne è affascinato e chi è molto scettico. In questo articolo non entreremo nel merito della verità, ma faremo un viaggio alla scoperta delle piante sciamaniche e dei loro magici poteri. Per poter parlare delle tantissime qualità di queste erbe, è necessario però spiegare in poche parole cosa sia effettivamente lo sciamanesimo.
Lo sciamanesimo è la più antica forma di guarigione, che mette in equilibrio anima e corpo nella sua forma più profonda di connessione con il cosmo.
Le piante sciamaniche più famose
Andiamo quindi a scoprire quali sono queste piante sciamaniche e quali i loro poteri magici che le rendono sacre e misteriose. Molte vengono impiegate per creare delle bevande rilassanti, energizzanti o addirittura dagli effetti allucinogeni. Tra le più comuni troviamo:
- Mandragora Autumnalis
- Pilosella
- Salvia Bianca
- Mapacho
- Giusquimano Nero.
La mandragora
Fin dall’antichità, la mandragora è sempre presente nei riti magici, considerata l’essenza del mondo animale e vegetale insieme.
Veniva impiegata nella preparazione di elisir d’amore. La leggenda narra che quando una radice viene estirpata, la pianta emetta un urlo simile ad un neonato. Insieme a sette rose rosse e sette fiori di garofano, promette notti di passione. Tra i suoi molti utilizzi, veniva servita per ammaliare i viandanti e poterli derubare mentre erano impegnati con le cortigiane. Non esistono testi degli alchimisti, fin dall’antico Egitto, che non citino l’utilizzo della Mandragola: è la pianta esoterica per eccellenza!
La Pilosella
La Pilosella è molto utilizzata ancora oggi nelle erboristerie e nelle preparazioni di integratori naturali. Le sue peculiarità sono quelle di avere forti effetti drenanti, antinfiammatorie e spasmodiche, oltre che antibiotiche (caratteristica per la quale non viene più usata). Veniva (ma ancora tutt’ora) impiegata per la cura delle patologie respiratorie come asma, pertosse, bronchite e tosse. Considerata magica anche per la sua potenza nelle cure delle ferite dei soldati al ritorno dalle guerre, applicandola sui tagli profondi, aiuta nella coagulazione del sangue.
La Salvia Bianca
La salvia bianca era di uso molto comune tra le tribù di nativi americani, bevendo un infuso di questa pianta era possibile purificarsi da tutti i sintomi e anche dalle ombre della depressione. Oppure poteva essere raccolta in piccoli mazzetti legati tra loro, creando degli incensi. Con il suo fumo è possibile purificare gli ambienti domestici, preparare i luoghi scelti per le cerimonie e scacciare le energie negative lasciate dopo le liti famigliari. La sua tisana veniva utilizzata come elisir di coraggio post parto, così da dare forza alle neo madri di occuparsi della prole. Ad oggi molto utilizzata come incenso in casa, è raccomandabile accenderla e poi passarla in ogni stanza. Lascia un profumo molto secco e spirituale, consigliabile l’apertura delle finestre durante l’uso.
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Il Giusquimano Nero
Il Giusquiamo nero è una pianta tossica, velenosa e decisamente sconsigliata, visti i suoi effetti di delirio e allucinazioni. Era molto utilizzata dagli sciamani più anziani, secondo le credenze li aiutava ad avere visioni sul passato e previsioni del futuro. Nell’epoca più moderna, associata ad altri farmaci, è stata impiegata come rimedio contro il mal d’auto, il mal di mare e associata alla morfina, utilizzata nel recupero post operatorio. Questa pianta dal fiore bellissimo, è stata causa di molti avvelenamenti, le streghe la sceglievano come principale ingrediente nelle pozioni tossiche da porgere al nemico. La sua assunzione può portare a molti scompensi oltre che ad allucinazioni, è anche causa di forte tachicardia, arrossamenti e addirittura di morte.
Il Mapacho
Il Mipacho (nicotina rustica) è il parente più stretto della pianta del tabacco, tipica dell’Amazonia. Per le tribù amazzoniche, è tra le più importanti delle piante sacre e veniva impiegata soprattutto contro i cali di pressione. Considerato un vero a proprio sostituto del tabacco comune, veniva fumato già dagli antichi Maia e Aztechi. Rispetto al tabacco che conosciamo, il Mipacho contiene venti volte superiore la quantità di nicotina, ed era ideale per i primi rudimentali sigari fumati solo dagli sciamani delle tribù.
Chi sono gli sciamani
Sono i guaritori, i saggi, coloro che sanno. Gli sciamani sono figure sacre che vantano poteri magici per natura, più sono anziani e più vengono considerati potenti. Grazie all’utilizzo delle piante sciamaniche e dei loro poteri magici, gli sciamani avevano un forte impatto nelle tribù di appartenenza. Ci sono sciamani in tutte le scritture tribali, dall’Amazonia alla Nuova Zelanda. Molto potenti erano gli sciamani delle tribù australiane, ma anche quelli delle tribù native americane e africane. Ognuno di loro era considerato altissimo e letteralmente connesso con gli spiriti del presente e del passato.
Lo sciamanesimo oggi
Ancora oggi ci sono molte associazioni che preservano questa figura e corsi strutturati per tramandare le tradizioni sciamaniche. Questo mondo misterioso ha a che vedere con la connessione mente-spirito, il cosmo e l’intero universo.
Contempla la meditazione e la mindfulness, pratiche considerate (anche dalla scienza) decisive per mantenere un equilibrio con il proprio io interiore.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Ad oggi, sono solo 100 le tribù che vivono ancora secondo le loro antiche credenze, e sono piccoli gruppi isolati, dislocate nelle parti più remote della terra
- La maggior parte delle popolazioni tribali sono state decimate dopo la scoperta dell’America, creando guerre e veri e propri massacri, azzerando la libertà di cui godevano prima di essere inquinati dalla civiltà.
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