Si sente sempre più parlare di quanto la plastica sia la causa dell’inquinamento nel mare, ma siamo davvero tutti consapevoli delle sue reali proprietà? Come è prodotta e perché pensiamo che sia un bene abolirla completamente?
Scopriamo insieme come si ottiene, le sue proprietà fisiche, meccaniche, tecnologiche e se (e come) inquina. Ecco tutto quello che devi sapere sulla plastica ormai sempre più discussa.
Come si ottiene la plastica?
Partiamo dalle basi: la plastica si ottiene da composti di carbonio e idrogeno chiamati monomeri, che a loro voltasi ricavano dal petrolio e dal metano. I monomeri si uniscono tra loro attraverso processi chimici e formano lunghe catene chiamate polimeri. Viene creata, così, una resina sintetica, una pasta molle a cui vengono aggiunti coloranti e altre sostanze che servono a dare alla plastica le caratteristiche desiderate. Questa pasta viene successivamente trasformata in granuli e polveri pronti per la creazione degli oggetti. Questi granuli vengono inviati alle fabbriche che producono oggetti in plastica.
Le proprietà fisiche della plastica
Partiamo dal fatto che plastica non è biodegradabile, ovvero non si può dissolvere nell’acqua. Ecco quali sono le sue proprietà fisiche:
- A temperatura ambiente è solida
- È leggera
- È un isolante elettrico, termico e acustico
- È impermeabile a liquidi e gas
- Dura nel tempo e resiste agli agenti atmosferici
- Le plastiche dette “termoplastiche” resistono bene agli acidi ma non ai solventi (tipo l’acetone)
- Le plastiche dette “termoindurenti” resistono ai solventi ma non agli acidi
Fonte: Focus Junior
Le proprietà meccaniche della plastica
La plastica ha una buona resistenza agli sforzi, può cioè essere anche elevata nelle plastiche speciali, e ha una discreta durezza.
Le proprietà tecnologiche della plastica
La plastica è duttile e malleabile. Si può lavorare facilmente a basse temperature, attorno ai 150 – 200 °C. Per basse temperature, si intende, per gli standard industriali. Le plastiche termoplastiche si sciolgono facilmente, mentre le plastiche termoindurenti non fondono facilmente.
Ma andiamo al dunque: la plastica inquina?
Abbiamo detto che la plastica non si può sciogliere nell’acqua, ma dobbiamo ricordare che è assolutamente riciclabile. Per riflettere sul risparmio energetico e sulla sostenibilità ambientale, di cui abbiamo ampiamente parlato negli scorsi mesi, dobbiamo tenere a mente diversi fattori che riguardano la plastica.
Innanzitutto è bene ricordare che per essere prodotta richiede meno energia di quanta ne occorre per una bottiglia di vetro o un sacchetto di carta. Essendo più leggera di altri materiali da imballaggio richiede meno energia anche per il trasporto. Meno energia si consuma, dunque, meno si inquina.
Il problema della plastica, dunque, non è che è un materiale che inquina in quanto tale. Siamo noi abitanti della Terra a inquinare e devastare l’ambiente lasciando in giro bottigliette, sacchetti e oggetti. Infatti, l’elevata resistenza agli agenti atmosferici e al passare del tempo di questo materiale fanno sì che duri disperso nell’ambiente per decenni. E, se giunge in mare, rappresenta un grave pericolo per le creature marine che lo ingoiano. Ecco perché oggi parliamo di allarme inquinamento.
Quando pensiamo alla plastica, dunque, dobbiamo riflettere sull’uso che ne facciamo noi, non sulla produzione. Per questa ragione è importantissimo gettare tutta la plastica usata nei raccoglitori per la raccolta differenziata. Così facendo otterremo un doppio risultato: rispettare l’ambiente in cui viviamo e risparmiare energia e materie prime, trasformando le bottigliette vuote e i sacchetti plastica in nuovi oggetti utili.
10 Pillole di Curiosità sulla Plastica – Io non lo sapevo. E tu?
- Nella metropolitana di Pechino ci sono delle macchinette che consentono ai viaggiatori di utilizzare le bottiglie di plastica come forma di pagamento per incoraggiare il riciclaggio (leggi l’articolo sotto)
- Il Ruanda è stato il primo Paese a vietare i sacchetti di plastica.
- Ogni anno più di 6.000 americani finiscono in pronto soccorso per le lesioni subite dai loro tentativi di aprire confezioni di plastica.
- Se si lega un sacchetto di plastica intorno alle foglie di un albero, si avrà abbastanza acqua potabile per evitare la disidratazione.
- Nel 1941, Henry Ford creò un’automobile utilizzando canapa e plastica di soia.
- Se iniziaste ad impilare i mattoncini di Lego uno sopra l’altro, arrivereste ad un’altezza di circa 3,5 chilometri prima che il primo mattoncino ceda.
- Il Cellophane in realtà non è plastica, ma cellulosa, ed è biodegradabile dopo circa 90 giorni a contatto con il terreno.
- Il classico odore all’interno delle auto nuove è in gran parte causato da additivi all’interno delle plastiche di rivestimento.
- Alcuni ricercatori spagnoli hanno sviluppato una tipologia di plastica che si auto-rigenera senza intervento esterno, si chiama Terminator T1000.
- Nel 2007, nella riserva idrica di Ivanhoe Reservoir a Los Angeles, sono state buttate circa 400 mila sfere di plastica dal diametro di 10 cm, questo per proteggere l’acqua dalle radiazioni solari, in pratica queste palline riflettono la luce del sole ed evitano che il bromuro e il cloro presenti nell’acqua reagiscano assieme e formino una sostanza cancerogena, il bromato.
Il biglietto della metro a Istanbul si paga con le bottiglie di plastica
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