Dalle terre lucane, croccanti e friabili da frantumarsi appena posti sulla lingua, trasformandosi in coriandoli di sapore che mettono in festa le papille gustative. Il peperone crusco è l’aperitivo perfetto da tempi immemori. Che ne sanno le patatine?
Genuíno
L’oro rosso della Basilicata: il Peperone Crusco, storia di una tradizione antica
Tipico della Basilicata, il Peperone Crusco è conosciuto anche come “peperone di Senise”. Si tratta di un tipo di peperone italiano, riconosciuto come prodotto ortofrutticolo a indicazione geografica protetta (IGP). È una cultivar di Capsicum annuum dolce, con pericarpo sottile e basso contenuto di acqua. Utilizzato in numerose ricette della cucina lucana, il Peperone Crusco si distingue per un colore particolarmente acceso e un sapore unico (provare per credere!, ndr). Il termine crusco indica l’essiccazione a cui sono sottoposti i peperoni, un metodo naturale ed efficace per assicurare a questo prodotto una corretta conservazione per tutta la durata della stagione fredda.
Croccante e friabile, grazie alla sua unicità è stato battezzato “oro rosso” della Basilicata, diventando un vero e proprio simbolo della tradizione culinaria lucana. Questi peperoni secchi offrono croccantezza e gusto a numerose pietanze, a cui vengono aggiunti sbriciolati. Si prestano particolarmente ad essere soffritti, con modalità di cottura attraverso cui sprigionano tutto il loro potenziale, per piatti prelibati. In Basilicata esistono diverse varietà di peperone, il quale cresce rigoglioso grazie al clima ottimale.
Come viene coltivato il Peperone Crusco
Quando: Questo tipo di peperone viene coltivato poco prima dell’arrivo della primavera, intorno a febbraio/marzo e raccolto in piena estate, ad agosto.
Come: Dopo la raccolta, i Crusky vengono adagiati per pochi giorni su teli all’interno di locali ben areati. Vengono poi sistemati in serte (‘nserte, in dialetto lucano), che sono delle vere e proprie collare di peperone lunghe almeno 1,5 metri. Le serte vengono appese ai balconi dai contadini e all’interno di serre o locali areati al riparo dalla luce diretta.
Importante: Le collane vengono esposte rigorosamente al caldo, in luoghi con bassa umidità per evitare di sviluppare muffe e al riparo dal sole diretto che ingiallisce i peperoni. Una buona essiccazione è importantissima per questo peperone poiché una essiccazione parziale potrebbe portare i peperoni, con il tempo, a sviluppare muffe e/o insetti.
La frittura: Una volta essiccato per bene il peperone può essere confezionato in buste, pronti per essere fritti.
Polvere rossa o Chips per l’aperitivo
Il Peperone Crusco era fino a qualche anno fa conosciuto solo nella terra d’origine, oggi invece è stato scoperto e apprezzato anche dal resto dell’Italia e non solo. Lo si trova in diverse forme nella Grande Distribuzione: intero, in polvere o in chips da aperitivo. Molto simile alla Paprika, il crusco, una volta essiccato può essere ridotto in polvere e con questa arricchire di gusto, profumo e colore impasti di focacce, pasta, pizze e salumi. L’alternativa, molto più diffusa e conosciuta, è quella di friggere i peperoni essiccati facendoli diventare delle patatine di peperone croccanti, ideali per l’aperitivo.
Dove comprare i “Crusky”
Ma dove è possibile acquistare l’oro rosso della Basilicata? Come dicevamo, negli ultimi mesi finalmente il Peperone Crusco gode di una notorietà che porta il suo nome anche Oltreoceano (lo si può trovare nei negozi di Eataly fuori continente) e fa assaporare la tradizione lucana nel mondo. In Italia la Grande Distribuzione ha accolto questo prodotto speciale ed è possibile anche acquistarlo online. Noi vi segnaliamo una giovane azienda lucana che fonda le sue radici a Policoro, in provincia di Matera. Stiamo parlando di Genuíno, che sbarca nei ristoranti di tutta Italia con i suoi prodotti, ovviamente, genuini.
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Contatto aziendale: Alessandro Renò, tel: +39 392 9887399, e-mail: ordini@genuinoe.com