Toscana Wine Architecture: il turismo dell’eno-architettura

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Il vino è da sempre un elemento primario della cultura dell’uomo, come l’arte o l’architettura. È bene non dimenticarsene mai, come ha fatto la Toscana, creando un programma che ha l’obiettivo di valorizzare l’enogastronomia. Tutto completato dalla stupefacente architettura degli ambienti di campagna suggestivi ed emozionanti.

Una coalizione che valorizza il vino

Credits: www.winearchitecture.it

La Toscana Wine Architecture è una rete di 14 cantine di design, unite dall’obiettivo di valorizzare il vino, la sua creazione e la sua propagazione. Se si pensa anche al turismo creato dall’architettura della regione si può facilmente capire com’è nata l’idea. Attualmente il progetto coinvolge 25 imprese, 1500 ettari di viti, 6 milioni di bottiglie e 550 persone impiegate. Il fatturato annuo ha superato i 50 milioni, ma la statistica continua a far ben sperare vedendo il numero dei visitatori in costante crescita. Toscana Wine Architecture è molto più di un itinerario del vino.

I gioielli di campagna della bella Toscana si uniscono alla sapiente architettura e alla gustosa cultura del vino con umiltà e consapevolezza. Questo enorme itinerario del vino di cantine, aperte per visite e degustazioni, è unico in Italia. Il progetto è stato promosso da Regione Toscana in collaborazione con altre imprese e associazioni dedite al turismo o alla promozione del territorio.

Dove subentra l’architettura?

Credits: www.winearchitecture.it

Le cantine nelle quali si pratica la nobile arte dell’enogastronomia non sono scantinati trovati per caso. Sono edifici perfettamente integrati nell’ambiente circostante studiati seguendo le regole della bioarchitettura e dell’ecosostenibilità. Le innovazioni e le tecniche innovative, dal punto di vista di impatto ambientale e dei sistemi del verde, sono eccezionali. Le varie strutture sono create interamente con materiali locali, hanno sempre un occhio di riguardo per il consumo energetico e soprattutto si superano nel controllo tecnologico dei vari sistemi informatizzati dei complessi. Questi templi dominati da Bacco sono stati costruiti da architetti eccezionali, ad esempio Mario Botta, Renzo Piano e Tobia Scarpa.

“E però credo che molta felicità sia agli uomini che nascono dove si trovano i vini buoni” disse Leonardo da Vinci. Non a caso era toscano. Non è vero che si beve per dimenticare, bere è fondamentale per ricordare, ricordare tutta la cultura che ci circonda.

Credits: www.winearchitecture.it

Le 25 cantine associate sono: La Massa, Antinori, Rocca di Frassinello, Le Mortelle, Colle Massari, Pieve Vecchia, Tenuta dell’Ammiraglia, Forterutoli, Montalcino, Castel Giocondo, Tenuta di Coltibuono, Salchetto, Icario, Triacca, Dei, Rubbia al Colle, Petra, Guado al Melo, Argentiera, Donne Olimpia, Fattoria delle Ripalte, Pomaio, Il Borro, Caiarossa e Tenuta Podernovo.

Tutto quel che c’è da sapere su ToscanaWineArchitecture.it

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