The Climate App, il social network contro la crisi climatica

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The Climate App è il nuovo social network contro la crisi climatica in atto per la riduzione delle emissioni di CO2.

Koni Steffen inghiottito dai ghiacci che stanno fondendo. Fu tra i primi a gridare al pericolo del cambiamento climatico

L’idea di un social network contro la crisi climatica

L’idea è di Sam Naef, ricercatore presso la NASA, che ha pensato The Climate App per connettere le persone e ispirarle a migliorare i propri comportamenti, coinvolgendoli attraverso sfide e giochi e facendo conoscere loro esempi positivi.

The Climate App si concentrerà sull’aspetto social, provando a rendere la riduzione del proprio impatto facile e coinvolgente. Il fine è quello di ”trasformare la società in una società che agisce per ridurre il carbonio”, come ha spiegato lo stesso ideatore.

I punti di forza di questo social network contro la crisi climatica

“L’elemento sociale è molto importante, poiché ispira altre persone. Il motivo numero uno per cui qualcuno cambia il proprio comportamento è la pressione positiva dei pari. L’app rende molto chiaro alle persone cosa fanno gli altri intorno a loro. Dobbiamo anche rendere divertente il taglio del carbonio, come duolingo rende divertente l’apprendimento di una lingua. Stiamo prendendo molta ispirazione da loro. Pensala come una combinazione di duolingo, Strava e Instagram”, ha dichiatato Sam Naef.

Alla progettazione dell’app hanno collaborato oltre 400 volontari. La realizzazione è avvenuta anche grazie a una campagna di crowdfunding e ora il team sta lavorando per migliorare il design e aggiungere funzionalità utili. Il lancio è previsto per il prossimo febbraio.

Climate change e gli effetti sul vino

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Ci sono altre app nate con lo stesso scopo come Eco-buddy, Capture e Almond.
  • Buone notizie: secondo le stime, a fine 2020 le emissioni sul territorio nazionale saranno inferiori del 9.2% rispetto al 2019 a fronte di una riduzione prevista del PIL pari all’8.2%

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