Test1: FoamFlex200 per ridurre l’impatto ambientale delle aziende

FoamFlex200|FoamFlex200

Test1 svolge attività di ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e sperimentazione di prodotti innovativi per i disastri petroliferi. È titolare di un brevetto internazionale per un prodotto assorbente per il petrolio, unico al mondo, per la prevenzione e il recupero dei danni ambientali causati dalle fuoriuscite di petrolio. La missione di Test1 è quella di ridurre l’impatto ambientale delle aziende, riducendo al contempo l’impatto dei costi della protezione dell’ambiente sulle aziende.

Habitante ha intervistato Alessandro Taini, Chief Executive Officer Test1.

FoamFlex200
FoamFlex200- Oil absorbent Water separation

Cos’è e come nasce FoamFlex200?

FoamFlex200 è una schiuma poliuretanica oleofila a celle aperte con un effetto idrofobo superiore al 95% che permette il recupero intatto degli idrocarburi sversati, pressoché senza acqua. L’idea di Test1 di realizzare e brevettare la spugna FoamFlex200 nasce dal disastro del Golfo Del Messico nel 2010. Nonostante miliardi di dollari investiti per il clean up dello
sversamento, report scientifici hanno dimostrato che è stato recuperato meno del 20% del totale del prodotto sversato. Questa bassa percentuale è ricorrente in numerose situazioni.
Inoltre, spesso, i metodi utilizzati per il recupero di sversamenti hanno un forte impatto ambientale che si aggiunge a quello dello sversamento stesso. I disperdenti chimici sono poco utilizzati perché molto tossici e disperdono il greggio senza effettivamente recuperarlo. Le pompe meccaniche di raccolta sono molto costose e tendono ad attirare molta acqua rallentando il lavoro ed aumentando i costi di smaltimento. Infine, le panne tradizionali hanno un funzionamento simile al nostro prodotto ma ogni volta che assorbe petrolio deve essere smaltito, bruciandolo e quindi spostando il problema dal mare all’atmosfera.
L’ultimo tassello che ha portato allo sviluppo di FoamFlex200 consiste nella necessità di fornire metodi non solo di bonifica ma soprattutto di prevenzione, in grado di recuperare lo sversamento in modo semplice, veloce, efficace ed efficiente anche dal punto di vista economico.”

Come funziona e come può essere riutilizzato?

“FoamFlex200 può assorbire qualsiasi idrocarburo (in differenti viscosità) in una quantità di circa 30 volte il proprio peso, dopodiché si strizza come una spugna e può essere riusata oltre 200 volte, da cui il nome. Un chilogrammo di FoamFlex200 può assorbire quindi, nel suo ciclo di vita, fino a 6000 chilogrammi di idrocarburi. Il processo di strizzatura permette di recuperare l’olio nel suo stato originale, e quindi potenzialmente di riutilizzarlo.”

Grazie alle sue prestazioni e alla sua capacità di essere riutilizzato, dunque, FoamFlex200 riduce in modo esponenziale la quantità di materiale assorbente necessaria per il recupero degli sversamenti di petrolio. E cosa accade ai costi di smaltimento?

“Rispetto a metodi meccanici come pompe e skimmers, viene ridotta notevolmente la percentuale di acqua da smaltire e, quindi, i relativi costi. Per quanto riguarda il paragone con le classiche panne assorbenti bisogna considerare che queste ultime assorbono oli per circa 10-15 volte il proprio peso. Ad ogni utilizzo bisogna smaltire, tramite combustione, 1 Kg di materiale con 10-15 litri di oli, creando importanti emissioni in atmosfera. FoamFlex200 viene smaltito, privo di olio, una volta ogni 200 utilizzi e senza olio al suo interno. La riduzione di kilogrammi di rifiuti generati è quindi di centinaia se non migliaia di volte.”

FoamFlex200 è quindi un prodotto versatile. In quali aree geografiche può essere utilizzato? E in quali condizioni atmosferiche?

“FoamFlex200 può essere utilizzato in qualsiasi area geografica, con differenti gradi di salinità e differenti temperature. Il prodotto è stato testato anche in una speciale vasca di simulazione delle onde, dimostrando anche in questo caso performance elevate.”

Foamflex200 risolve anche il filler? In che modo?

“Recentemente sono state sviluppate delle estensioni della tecnologia FF200. Dalle barriere anti inquinamento contenitive ed assorbenti, a sistemi MOP per il recupero del filler di idrocarburi, a sistemi di filtrazione sino ad un nuovo modello di membrane assorbenti per piezometri.”

FoamFlex200 è stato utilizzato con successo in situazioni reali per risolvere diversi sversamenti di petrolio in tutto il mondo. Le prestazioni del prodotto, enfatizzate da test di laboratorio, sono state confermate in condizioni reali. Potreste parlarci di alcuni vostri casi di successo?

“FoamFlex200 è attualmente utilizzato da compagnie petrolifere, raffinerie, contractors, governi, vigili del fuoco, porti e marine, compagnie di navigazione e tankers. I casi di successo sono in costante aumento. Il primo di questi è stato la risoluzione di uno sversamento di 150 tonnellate di oli misti in un porto delle Isole Canarie. In questo caso, con soli 70 Kg di FoamFlex200, è stato recuperato oltre il 55% del prodotto sversato, pur
cominciando l’intervento dopo diversi giorni dall’incidente. Grazie a FoamFlex200 i costi dell’intervento e le tempistiche necessarie sono stati ridotti esponenzialmente. Basta considerare che 8 persone non specializzate (volontari per il governo) hanno recuperato in due giorni circa 50 tonnellate di oli dal mare.”

Ringraziamo il Dottor Alessandro Taini per la sua cortese disponibilità.

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