Superbonus per i condomini: dal 110% al 70% entro il 2024
Il Superbonus, un sostegno cruciale per la riqualificazione energetica degli immobili italiani, sta per subire significative modifiche. L’agevolazione, che fino ad oggi copre il 110% delle spese, subirà un drastico calo al 70% a partire dal 1° gennaio 2024. Questo cambiamento non solo mette a disagio il Ministro dell’Economia, Giorgetti, ma anche migliaia di cittadini impegnati nella ristrutturazione dei propri immobili.
Proroga del Superbonus: Un Dibattito Cruciale
La scadenza del Superbonus è un argomento di dibattito rilevante. Mentre spostare la scadenza senza criterio potrebbe mettere ulteriormente a dura prova le finanze pubbliche, mantenerla invariata potrebbe portare a un blocco delle attività edilizie. Una soluzione di compromesso è in discussione, simile a quella utilizzata per le ville e le case Iacp: una proroga basata sullo stato di avanzamento dei lavori, chiamata “Sal.” Questo consentirebbe ai beneficiari di richiedere l’agevolazione in due fasi, al raggiungimento del 30% e del 60% dei lavori.
Impatto Sulle Finanze Pubbliche
La decisione su quale percentuale di avanzamento richiedere per la proroga del 110% avrà un impatto significativo sulle finanze pubbliche. Si discute se basarsi sul 30% o sul 60%, e questa scelta avrà un impatto diretto sui costi sostenuti dallo Stato.
Le Prospettive per il 2024 e il 2025
Le date definitive delle leggi italiane, in particolare quelle riguardanti i bonus edilizi, sono spesso soggette a cambiamenti. Tuttavia, per il 2024 e il 2025, il calendario delle scadenze è già stato stabilito. Si prevede una possibile razionalizzazione dei bonus, rendendoli permanenti e collegandoli in parte al reddito del contribuente. Questa proposta è accettabile per i lavori interni, ma potrebbe causare problemi per i lavori condominiali, che hanno un impatto più significativo sul tessuto urbano e sull’efficienza energetica.
Bonus Permanenti e la Direttiva Ue Case Green
L’intenzione di rendere i bonus permanenti e legati al reddito del contribuente potrebbe portare a una revisione significativa delle agevolazioni fiscali. In particolare, la direttiva Ue sulle case green potrebbe influenzare ulteriormente questi cambiamenti, richiedendo la riqualificazione di milioni di immobili e modifiche alle agevolazioni fiscali.
Cosa Aspettarsi nel 2024: Scadenze Stabilite
Nonostante l’incertezza delle leggi italiane, nel 2024 e nel 2025 rimarranno in vigore alcune scadenze cruciali. Ad esempio, il Superbonus sarà ridotto al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025, ad eccezione degli immobili situati in zone colpite da eventi sismici o alluvioni a partire dal 2009, che potranno ancora beneficiare del 110%. Sarà essenziale discutere la proroga dell’agevolazione al tasso massimo nella Legge di Stabilità.
Altri Bonus per la Ristrutturazione
Altri bonus edilizi, come l’Ecobonus e il Sismabonus standard, rimarranno in vigore, sebbene con alcune modifiche alle aliquote. L’Ecobonus si estende su dieci anni, mentre il Sismabonus prevede un rimborso in cinque anni. Il bonus ristrutturazione, con una detrazione del 50% su un massimo di 96mila euro, sarà ridotto al 36% nel 2025.
Scadenza del Bonus Mobili e Bonus Barriere Architettoniche
Il bonus mobili raggiunge l’ultimo anno di validità, ma la detrazione massima si ridurrà a 5.000 euro in 10 anni, rispetto agli attuali 8.000. Il bonus barriere architettoniche, con un tetto di spesa fino a 50mila euro e una detrazione del 75% in cinque anni, sarà valido fino al 2025.
Sconto in Fattura e Cessione del Credito
Un vantaggio importante per i beneficiari di questi bonus è la possibilità di ottenere uno sconto in fattura o di effettuare la cessione del credito.
Il 2024 si prospetta come un anno cruciale per le agevolazioni edilizie in Italia, con cambiamenti significativi nel panorama dei bonus. Gli italiani dovranno pianificare attentamente i loro progetti di ristrutturazione per massimizzare i benefici disponibili e tenere d’occhio gli sviluppi nelle leggi di bilancio per il prossimo anno.