Quali sono gli stili architettonici tradizionali in Italia?

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Nel corso dei secoli, l’Italia è stata un territorio di dominio di moltissimi civiltà che ne hanno condizionato la storia, la tradizione e la cultura.

Anche dal punto di vista artistico e architettonico, è bene evidenziare che nel Bel Paese è possibile ammirare moltissimi stili, derivati da epoche e civiltà differenti. Quali sono gli stili architettonici italiani più conosciuti e principali?

In genere, è bene evidenziare che gli stili tipici possono essere ammirati in moltissime opere architettoniche uniche distribuite tra le città principali del Paese. Basti pensare, infatti, che sono diverse le città italiane che ogni anno attirano un numero altissimi di turisti e visitatori.

Secondo uno studio condotto dal Centro Studi Confesercenti, nel 2023 è stato registrato in Italia l’arrivo di ben 445 milioni di presenze. Si tratta di un numero di visitatori altissimo: provenienti da tutto il mondo, questi sono interessati a scoprire l’arte e l’architettura del Paese.

Scopri quali sono i principali stili d’architettura tipici in Italia, quali sono le caratteristiche e i rispettivi esempi.

Quali sono gli stili architettonici principali in Italia?

L’Italia è un Paese molto versatile e ricco dal punto di vista architettonico. Grazie alle diverse epoche storiche e dominazioni varie, il Paese vanta la presenta di una vasta gamma di stili tra le sue opere architettoniche.

Gli stili che distinguono la cultura architettonica italiana sono moltissimi. Tra lo stile romano, greco, bizantino, rinascimentale e molti altri, è bene evidenziare come ognuno di questi ha lasciato il proprio valore e la proprio tocco di unicità nelle cittadine.

Quali sono i principali stili architettonici italiani? Tra i più famosi e conosciuti è possibile citare:

  • Stile romano;
  • Stile greco;
  • Stile etrusco;
  • Stile bizantino;
  • Stile arabo;
  • Stile gotico;
  • Stile rinascimentale.

Di seguito maggiori informazioni sulle caratteristiche e i dettagli artistici di ogni stile architettonico.

Stile architettonico romano

L’impero romano ha lasciato un’impronta pressoché indelebile in tutta Italia e sotto ogni versante e punto di vista. Dall’architettura alla vita militare, dall’arte all’alimentazione, i romani hanno condizionato il futuro del Paese ponendo le basi su cui poggia oggi la cultura e l’essenza stessa italiana.

Per quanto riguarda lo stile architettonico romano, questo si diffuse, naturalmente e in particolare, nella capitale, dal I secolo a.C. fino al V secolo d.C. Eppure anche molte altre città del Paese presentano diverse opere architettoniche in stile romano.

Tra queste, per esempio, si potrebbe citare il Colosseo e il foro romano a Roma, la città di Pompei e l’Arena di Verona. Ma anche moltissimi resti di ville, strade, ponti, terme (Terme di Caracalla), acquedotti, anfiteatri e templi. Un esempio molto famoso di tempio in stile romano è il Pantheon, nella sua pregiata eleganza e valore estetico.

Alcune caratteristiche pratiche che distinguono lo stile romano sono:

  • Utilizzo della tecnica costruttiva del cementizio per l’interno degli edifici;
  • Rivestimenti in marmo;
  • Decorazioni con sculture e opere d’arte;
  • Utilizzo dell’arco di trionfo;
  • Simmetria, ordine e precisione nelle fasi di progettazione e costruzione dei monumenti.
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Stile architettonico greco

Insieme al romano, quello greco è considerato lo stile architettonico classico per eccellenza. Diffusosi tra VIII secolo a. C. – III a. C, lo stile greco si può ammirare oggi nelle zone della Sicilia e, in generale, dell’Italia settentrionale. Si tratta, infatti, di tutte quelle aree che, in antichità, erano state colonie greche.

Tra i simboli architettonici più importanti e famosi in tutto il mondo è possibile citare sicuramente i templi di Agrigento. Con le tipiche colonne in stile dorico, ionico e corinzio e con il timpano sulla facciata, si tratta di un’opera architettonica assolutamente unica e senza paragoni nel mondo.

L’architettura greca si distingue per l’utilizzo di proporzioni perfette, dettate dal rispetto per l’equilibrio, la razionalizzazione e la geometria nella costruzione e progettazione.

Stile architettonico etrusco

Diffusosi nel periodo che va dal VIII secolo avanti Cristo al I secolo avanti Cristo, lo stile architettonico etrusco è presente, in particolare, nella regione Toscana, Umbria occidentale e Lazio settentrionale. Ad esempio, alcuni luoghi che hanno subito l’influenza architettonica dello stile sono sicuramente Volterra e Populonia.

Tra le caratteristiche che distinguono lo stile è possibile citare l’utilizzo di archi a tutto sesto a cunei, ma anche di volte e cupole e, l’introduzione delle coperture di terracotta. Inoltre, lo stile etrusco è stato il primo ad introdurre l’ordine tuscanico.

Alcuni esempi di opere in stile architettonico etrusco sono sicuramente: il tempio di Belvedere a Orvieto, il tempio di Satrico, la Cloaca Massima a Roma e così via.

Architettura bizantina

L’architettura bizantina si diffuse, in particolare, tra il VI-VII Secolo d.C. Nello specifico, le aree del Paese che subirono l’influenza dell’arte bizantina furono il Sud Italia e Ravenna. Con questo termine si fa riferimento all’architettura tipica dell’impero romano d’Oriente, formatosi nel 395 e con capitale Costantinopoli.

Alcune opere architettoniche tipiche di questo stile sono sicuramente le chiese a pianta centrale, come ad esempio la chiesa di San Giorgio a Salonicco o il Mausoleo di Santa Costanza a Roma. Inoltre, molto diffuse sono anche le basiliche con i mosaici. Un esempio italiano da poter citare è il Sant’Apollinare in classe situato a Ravenna, ma anche la Basilica di San Vitale, la Basilica di San Marco a Venezia e molto altro ancora.

Architettura araba

Per quanto riguarda l‘architettura araba, quest’ultima si diffuse tra il IX e il XII secolo in Sicilia, in seguito, appunto, alle dominazioni arabe. Si tratta di un tipo di architettura ricca ed elegante, che vede tra le costruzioni architettoniche principali moschee, tombe e palazzi.

Inoltre, tre elementi che distinguono lo stile architettonico arabo sono l’arco, la colonna e la cupola. L’unione di tali elementi caratterizza proprio l’originalità delle strutture architettoniche in stile arabo.

Alcuni esempi di opere architettoniche in stile arabo da poter visitare sono: il chiostro di Monreale e, a Palermo, il castello della Cuba e la Chiesa di San Cataldo.

In entrambi i casi, si tratta di luoghi da poter visitare con l’acquisto di un biglietto.

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Architettura gotica

Diffusosi tra il XII e il XIV secolo, lo stile architettonico gotico si distingue per l’esaltazione di forme strutturali molto particolari ed espressive. In particolare, tra le principali città italiane, lo stile influenzò Venezia, Siena e Milano. Ad esempio, tra le opere architettoniche da visitare ancora oggi in perfetto stile gotico, è possibile citare rispettivamente: il Palazzo ducale, il duomo di Siena e il duomo di Milano.

Un’altra città che presenta alcune influenze dello stile gotico è Assisi, come dimostra, per esempio, la basilica di San Francesco d’Assisi.

Stile architettonico rinascimentale

Il periodo rinascimentale è probabilmente una delle epoche più importanti per l’Italia. In particolare, si fa riferimento ai secoli quattro e cinquecento, quando gli artisti italiani decisero di riscoprire l’arte classica, romana e greca. Per questo, in questo periodo, si vede un ritorno all’ordine classico, alla proporzione e all’utilizzo di forme geometriche per le fasi di progettazione.

La città italiana considerata la sede per eccellenza del Rinascimento è Firenze. Tra i luoghi e le opere architettoniche che vantano questo stile, è possibile citare sicuramente: la chiesa di San Lorenzo, realizzata da Filippo Brunelleschi, ma anche la Chiesa di Santa Maria Novella, la chiesa di Santa Croce e così via.

Tra le altre città influenzate dallo stile rinascimentale è possibile citare anche Urbino (palazzo ducale di Gubbio), Ferrara (Palazzo dei diamanti), Napoli (porta Capuana) e Milano (palazzo del Banco Mediceo, duomo di Pavia).

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