StileStiloso: personalità, innovazione ed ecosostenibilità.
Da sempre lo studio di progettazione propone servizi custom made. Chi sceglie StileStiloso ricerca personalità, innovazione con un occhio di riguardo al tema ecosostenibilità come l’attenzione per la salute.
Così Claudia Terzaghi, fondatrice dello studio di progettazione, presenta StileStiloso. Noi di Habitante l’abbiamo incontrata confrontandoci sui dati emersi dall’ultima rilevazione di Big Hub, in collaborazione con Business Intelligence Group, sugli acquisti nel settore Casa & Giardino in Italia durante il lockdown.
Gli abitanti italiani ci hanno detto che sono disponibili a spendere il 13% in più per prodotti attenti alla salute, ecosostenibili, personalizzati e innovativi. Cos’è che sta facendo la vostra azienda su questi temi?
Da sempre il nostro studio di progettazione propone servizi custom made. Chi sceglie StileStiloso ricerca personalità, innovazione, ecosostenibilità e attenzione per la salute. Un esempio è dato dall’ambiente bagno il quale si sta trasformando, laddove le metrature lo permettono, in home spa come simbolo di relax dopo una giornata lavorativa, come momento unico per se stessi, per la propria salute fisica e psicologica. Accanto a tutto questo si propongono soluzioni tecniche sostenibili per dare quel senso di unicità ad ogni immobile.
Abbiamo realizzato un’indagine sulle famiglie italiane per capire quanto il lockdown avesse avuto un impatto sulla loro dimensione sociale, personale e quella dei consumi. Guardando questo grafico, qual è il dato che più vi fa riflettere? E perché?
È palese che coloro che hanno passato il lockdown chiusi in un mono/bilocale in città, alla prima possibilità di uscita sono andati a ricercare il contatto con la natura. Io stessa, risiedendo a Milano, ho deciso di vivere i mesi del lockdown in campagna (un balcone o un terrazzo non hanno la stessa valenza di uno spazio verde).
Sono abbastanza sicura che le persone torneranno alle proprie abitudini, dalle ferie alle uscite con gli amici, passando per i ristoranti e quant’altro. Solo una piccola parte, che non deve essere sottovalutata, cercherà un cambiamento radicale decidendo di stravolgere la vita e ricominciare in campagna.
Guardando questo grafico, qual è il dato che più vi fa riflettere? E perché?
Leggere che più del 50% degli italiani presterà maggiore attenzione alla salute penso sia normale, è la sensazione più logica e la conclusione più scontata. Detto questo, il secondo dato fa pensare: ossia tutti coloro che lavoravano in ufficio hanno capito che possono farlo da casa.
Tendenzialmente chi lavorava presso la propria abitazione prima del Covid e del lockdown, erano i liberi professionisti. Ora le abitudini sono cambiate, la routine non è più alzarsi, prendere la macchina o i mezzi pubblici per andare a lavorare, ma è far tutto comodamente dalla propria residenza.
Ho riscontrato che molte abitazioni hanno subito, seppur in minima parte, una mutazione negli spazi per riservare un angolo, una stanza, al proprio home office. Che sia un tavolo ed una seduta comoda, oppure un angolo del soggiorno, il sottoscala oppure una stanza completa: il 2020 ci ha insegnato che per ragioni o esigenze diverse, la planimetria spaziale della casa metropolitana o di provincia dovrà rispondere ad una nuova domanda e starà a noi professionisti creare un’offerta progettuale che sia attenta alla persona, al lavoro, all’ambiente.
Guardando questo grafico, qual è il dato che più vi fa riflettere? E perché?
Auspicando che sia vero che gli italiani finito questo periodo privilegeranno il Made in Italy, i primi due dati, assieme a quelli consecutivi, sono in discordanza tra loro. È risaputo che il Made in Italy può avere dei costi maggiori rispetto a tutto ciò che viene comprato low cost, come è risaputo che online i prodotti costano meno che in negozio. Io personalmente nel periodo del lockdown ho fatto acquisti online, ma ho scelto rigorosamente negozi italiani con il proprio e-commerce – punto di forza per quei commercianti che sono stati visionari a puntare sia sull’ online che sull’offline. Reinventarsi è la parola chiave per questo 2020.
Io scelgo per i miei clienti prodotti Made in Italy pur sapendo che possono essere più costosi, ma la mia filosofia è Design milanese e Made in Italy, ancor meglio quando riesco ad inserire nei progetti mobili disegnati su misura che vengono realizzati da artigiani italiani: persone che hanno una loro valenza ed importanza, ma che con l’avvento della tecnologia e della grande distribuzione, stanno pian piano scomparendo. Non è un caso che il falegname venga considerato come una boutique dell’oro, ma quello che si paga è l’esperienza, il custom made.
Guardando al futuro, qual è il contributo che la sua azienda può dare per migliorare la qualità della vita degli abitanti?
Fin dall’inizio, per scelta aziendale, ho deciso che il mio studio di progettazione StileStiloso non sarebbe mai stato una vetrina online perché ho sempre privilegiato il contatto con le persone, face to face. Con il lockdown ho dovuto in minima parte cambiare il mio modus operandi – diciamo che si è reso più tecnologico.
Ho scelto Instagram (@stile.stiloso) come social per rappresentare lo studio, ma qui non viene mai presentato il progetto di un cliente, piuttosto propongo delle idee progettuali e di life style per incuriosire la gente, per evidenziare una loro preferenza – scelta dovuta al fatto che per anni ho realizzato allestimenti per Milano Design Week, proponendo i trend per gli anni a venire.
Comprendo bene che in una situazione del genere, con un lockdown quasi alle spalle (la Lombardia è in zona rossa, ma è possibile lavorare) sarebbe produttivo un sito che elenchi tutti i servizi che StileStiloso può offrire. Io però preferisco una telefonata o una video call. Preferisco che il cliente scelga non per una questione di prezzo ma per una comunione di idee, di stili e perché vuole affidarsi a me e alla mia creatività.
Il contributo che StileStiloso può dare per il futuro è progettare immobili a distanza (lo sto già facendo in Lombardia e Abruzzo). I clienti sono disposti ad aiutarti, come prendere una misura che manca in cantiere: ecco per me questo è quello che fa sinergia, creare un legame che sarà un vero e proprio fil rouge che si protrarrà fino alla fine del progetto e della chiusura del cantiere.
Altro elemento per il futuro è riconfigurare tutti quegli immobili, soprattutto di piccole metrature allo Smart Working. L’angolo studio deve essere esteticamente bello, non eccessivamente impattante ma deve assolvere a problematiche come luce ed acustica. Sembra semplice ma in realtà non è facile privatizzare un angolo di casa sito nell’ambiente più pubblico, come il soggiorno. Ciò richiede delle accortezze che vanno prese in considerazione di vari fattori interni ed esterni.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Secondo l’Osservatorio sull’Habitat e l’Abitare, il fenomeno dell’Home Office e dello Smart Working cresce. Rispetto allo scorso anno nelle abitazioni aumenta lo spazio dedicato all’angolo studio (oltre 6 milioni di abitazioni).
Se vuoi il report completo dell’Osservatorio sull’Habitat e l’Abitare, contattaci a info@habitante.it
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