Sostituire impianti di climatizzazione con i bonus casa

Sostituire impianti di climatizzazione

Grazie alle diverse agevolazioni per la casa, è possibile sostituire impianti di climatizzazione per garantire una maggiore efficienza per la propria abitazione. Ecco maggiori informazioni a riguardo.

Sostituire impianti di climatizzazione: quali sono i bonus disponibili?

Il governo italiano ha messo a disposizione diversi incentivi e detrazioni con l’obiettivo di garantire una maggiore efficienza per le strutture abitative. Per esempio, un settore dove è possibile intervenire tramite le detrazioni riguarda proprio la sostituzione impianti di climatizzazione. Nello specifico, per quest’ultimo lavoro, il governo offre due differenti opzioni: il bonus casa e l’ecobonus. Ecco cosa c’è da sapere a riguardo e come funzionano le diverse detrazioni.

Come funziona il bonus casa per gli impianti di climatizzazione?

Se si desidera sostituire gli impianti di climatizzazione della propria abitazione, è possibile usufruire di due bonus differenti. Nello specifico, si fa riferimento al bonus casa e all’ecobonus. Il primo è legato direttamente alle ristrutturazioni edilizie, mentre il secondo ai lavori di riqualifica ed efficientamento energetico.

Per quanto riguarda il bonus casa, questo si presenta come un incentivo IRPEF pari al 50% delle spese da applicare su un limite di spesa massimo dal valore di 96 mila euro. In particolare, però, il bonus mantiene tali caratteristiche per tutti i lavori edilizi eseguiti dalla data 26 giugno 2012 alla data 31 dicembre 2024. Invece, per i lavori eseguiti dopo il primo gennaio 2025, il valore di spesa massimo scenderà a 48 mila euro, mentre la detrazione IRPEF sarà pari al 36%.

sostituire impianti di climatizzazione
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Come funziona l’ecobonus per gli impianti di climatizzazione?

Per sostituire gli impianti di climatizzazione della propria casa, oltre al bonus casa, è possibile richiedere e accedere all’Ecobonus. Quest’ultimo si presenta come una vera e propria detrazione dal valore del 65%. Per poter usufruire della detrazione, però, è necessario che l’intervento venga considerato come uno dei previsti per il risparmio e l’efficientamento energetico della casa. Di conseguenza, è necessario che l’impianto vecchio venga sostituito con soluzioni innovativi ed efficienti, come le caldaie a condensazione o gli apparecchi appartenenti alla classe energetica A.

Come funziona l’Ecobonus e quali sono le spese ammesse?

L’agevolazione Ecobonus al 65% può essere richiesta per la sostituzione degli impianti di climatizzazione della casa. Questo incentivo, infatti, fa riferimento a tutte le spese sostenute per l’acquisto, la sostituzione e l’installazione di impianti di aria calda a condensazione. Nello specifico, l’aliquota dal valore del 65% può essere applicata su un massimale di spesa non superiore a 30 mila euro. Per richiedere l’incentivo è necessario essere i proprietari o, comunque, possedere un diritto reale sull’immobile di riferimento. In aggiunta, è bene specificare che l’incentivo può essere richiesto anche in caso di edifici accatastati o in fase di accatastamento nel momento di inizio lavori.

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Quali sono le spese ammesse dall’Ecobonus?

L’incentivo Ecobonus offre la possibilità di ricoprire tutte le fasi di acquisto, sostituzione e installazione del nuovo impianto di climatizzazione per la casa. Di conseguenza, tra le spese ammesse è possibile citare:

  • Smontaggio dell’impianto da sostituire;
  • Posa in opera degli apparecchi termici e meccanici necessari per la sostituzione dell’impianto termico;
  • Interventi direttamente sulla rete di distribuzione e sugli impianti di trattamento dell’acqua.

Infine, come ha specificato l’Agenzia delle Entrate, è bene evidenziare che il Governo offre la possibilità di poter usufruire di un solo bonus per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione di una medesima casa. La scelta, infatti, deve essere presa in base alle esigenze della medesima.

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