Lo smaltimento dei rifiuti speciali è fondamentale per garantire il rispetto dell’ambiente, evitando che sostanze pericolose si disperdano.
Da rifiuti di plastica a oggetti di design. Intervista a Stefano Giovacchini di R3direct
Come avviene lo smaltimento dei rifiuti speciali
Come ogni tipologia di rifiuto, anche quelli considerati speciali possiedono una propria divisione ed una gestione differente. Imparare a conoscere lo smaltimento e la distinzione è fondamentale per poter ridurre al minimo l’inquinamento ambientale, aiutando il nostro pianeta.
I rifiuti speciali sono tutti quegli scarti derivanti da attività commerciali o industriali, ma anche provenienti da settori medici o veterinari.
Per lo smaltimento e la gestione di tutto questo materiale vi è un’estrema cura di ogni passaggio, riuscendo a rispettare ogni normativa in vigore.
Anche le aree dedicate, inoltre, devono essere scelte con altrettanta cura. Qui, infatti, i rifiuti vengono depositati in maniera temporanea ed è bene fare i modo che non vi sia alcuna dispersione di sostanze dannose o pericolose.
Successivamente, poi, il materiale verrà trasportato, grazie ad appositi colli, selezionati in base alla tipologia di rifiuto, presso gli appositi impianti di smaltimento o recupero.
Infine, si rivela fondamentale l’analisi della tipologia di rifiuto. In base a quest’ultima sarà possibile definisce la pericolosità, o non pericolosità, del materiale, riuscendo a garantire la corretta gestione e l’annesso smaltimento.
Tempistiche di smaltimento
I rifiuti speciali possono rimanere nel luogo di produzione per un periodo temporaneo, che varia a seconda delle direttive. Terminato questo, sarà necessario smaltire il materiale di scarto.
In questo caso, il produttore del rifiuto può decidere se:
- Inviare il materiale di scarto presso gli impianti di smaltimento o recupero ogni tre mesi (indipendentemente dalle quantità).
- Inviare il materiale di scarto presso gli impianti di smaltimento o recupero entro un anno dal momento della produzione (purché la quantità sia inferiore a 30 metri cubi, di cui non più di 10 pericolosi).
Grazie a questo processo è possibile garantire una buona gestione dei rifiuti, rispettando l’ambiente ed evitando che sostanze pericolose danneggino l’ambiente e la nostra salute.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Un italiano produce, in media, 488kg di rifiuti ogni anno. Pare che, però, coloro che producono più rifiuti sono i cittadini dell’Emilia Romagna con ben 640kg in media per abitante.
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