Si può vivere oggi senza televisione e telegiornali?

Vivere senza televisione dove conoscere le notizie|Vivere senza televisione e informarsi lo stesso

Viviamo in una società iperconnessa, le notizie corrono continuamente sul “filo” del nostro smartphone ed è in questo quadro della comunicazione, cambiato totalmente negli ultimi 10 anni, che viene da chiedersi se sia davvero possibile oggi vivere senza televisione.

A quanto pare no, almeno stando al Rapporto Censis 2021 sui media, secondo cui la televisione, rispetto ad altri mezzi di comunicazione, conserva per gli Italiani ancora un ruolo fondamentale.

Gli italiani non sanno vivere senza televisione

Stando ai dati emersi dal 55esimo Rapporto Censis 2021 sulla situazione sociale del Paese. il periodo di pandemia è stato proprio quello in cui la fruizione della televisione ha conosciuto l’incremento più rilevante. Ma è il modo di valersi della tv che è cambiato. Prima di tutto perché oggi se si parla di televisione bisogna distinguere la tv tradizionale da quella digitale.

Con l’aumento dell’offerta le percentuali di fruizione sono cresciute su entrambi i fronti.

Sia il digitale terrestre che la tv satellitare, hanno registrato un +0,5%. In positivo anche la crescita percentuale della tv via internet (web tv e smart tv) che raggiungono il 41,9% di utenze e della mobile tv, passata dall’1,0% di spettatori nel 2007 al 33,4%, con un aumento del 5,2% solo negli ultimi due anni.

Nonostante la multicanalità dell’informazione, durante il periodo più intenso dell’emergenza sanitaria, i telegiornali in tv hanno mantenuto la posizione di vertice tra le fonti informative. Sebbene con differenze percentuali secondo fasce di età. I classici TG in televisione sono stati per il 60,1% degli italiani, la principale fonte di informazione. Riferimento indiscusso per i 65-80enni con il 73,2%.

Ma anche tra i più giovani, la forbice dei 14-29enni con il 42,3% sembra comunque riconoscere ai telegiornali tradizionali il ruolo di primario nel dare le informazioni.

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Dove passano le informazioni oltre la Tv

Ma se da un lato è vero che i telegiornali hanno ancora il ruolo primario per l’informazione è pur vero che viviamo nella cosiddetta era dei “consumi multimediali personali e autogestiti”.

Ed ecco quindi che, stando sempre stando al 55esimo Rapporto Censis 2021, al secondo posto tra le fonti di informazioni c’è Facebook. Il social media più famoso del mondo è usato dal 30,1% degli italiani per scopi informativi. Non meno importanti sono i motori di ricerca, primo tra tutti Google. Un riferimento per il 22,9% degli utenti che in piena pandemia, lo hanno scelto come canale per informarsi. Quarta fonte di informazione del 2021, con il 22,5%. ci sono le tv all news, cresciute nel periodo di lock-down del 2,9%.

Quindi, il tema più che essere quello se si può vivere senza televisione e telegiornali, sembra essere proprio essere quello della multicanalità. Intanto secondo il nono rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, i giovani fanno crescere la percentuale di coloro che usano gli smartphone per informarsi. Qui si informano, grazie ai telegiornali, Google e Facebook e guardano la tv su YouTube (47,6%). Pertanto, per queste classi di età forse è possibile vivere benissimo senza la televisione, ma restare informati è comunque una necessità, come lo è per ogni cittadino.

Vivere senza televisione e informarsi lo stesso
Si può vivere oggi senza televisione e telegiornali? – Shutterstock metamorworks

Il ruolo della carta stampata oggi

In questo quadro generale della comunicazione chi invece ne esce con percentuali in negativo sono i quotidiani cartacei che nel 55esimo Rapporto Censis 2021 registrano solo l’11,7% di utenza a scopi informativi. Un dato che corrisponde al 5,8% in meno rispetto al 2019. Tutto questo a fronte dei quotidiani online che invece hanno incrementato la loro utenza a scopi informativi al 12,5% facendo registrare +1,1%.

Una tendenza in negativo che purtroppo trovava conferma già nei dati di alcuni anni fa. Con i quotidiani venduti in edicola che nel 2007 erano letti dal 67,0% degli italiani, ora ridotti al 29,1% nel 2021 (-8,2% rispetto al 2019). Lo stesso vale per i settimanali (-6,5% nel biennio) e i mensili (-7,8%). 

Di conseguenza si è ridotta alche la spesa per i giornali, che insieme ai libri hanno subito un vero e proprio crollo con un -45,9% dal 2007.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo un’indagine di Deloitte del 2016, condotta in 31 Paesi con 49500 interviste, l’83% legge le email di lavoro durante la notte, il 37% controlla le notifiche sul cellulare nel bel mezzo della notte e al mattino il 57% controlla il telefonino entro 22 minuti dal risveglio.
  • Dal 55esimo Rapporto Censis 2021 emerge ancora un aumento dell’impiego di internet da parte degli italiani: l’utenza ha raggiunto quota 83,5%, con una differenza positiva di 4,2 punti percentuali rispetto al 2019. L’impiego degli smartphone sale all’83,3% (+7,6%) e lievitano complessivamente al 76,6% gli utenti dei social network (+6,7%).

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