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L’architettura sensuale

Sexy è qualcosa o qualcuno che è dotato di forte attrazione erotica così da riuscire sessualmente eccitante (vocabolario Treccani). Si riferisce perciò a qualcosa di provocante, di sensuale, di seducente e di erotico, ad un qualcosa che non è necessariamente bello ma che attrae la persona per un determinato aspetto o dettaglio. Ebbene architettura ed interior design possono essere definiti tali? A mio parere sì. La trasparenza ne è un esempio: effetti vedo-nonvedo creati attraverso materiali trasparenti, come plastica e vetro, hanno la capacità di trasformare uno spazio. Troviamo molti arredi e complementi d’arredo realizzati con questi materiali: dalle sedute alle vasche da bagno, dai tavoli alla rubinetteria. Esempio di seduzione è la poltrona Ghost disegnata da Cini Boeri nel 1987 e diventata un classico del design contemporaneo tanto da…
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Nasce la nuova "cultura dell'abitare", tra benessere della persona e sostenibilità

Inizio questa riflessione citando le parole pronunciate da Ban Ki-moon i primi di dicembre 2015 a Parigi in occasione di COP21: Le città stanno riducendo le emissioni e rafforzando la loro resilienza…  Le aziende stanno investendo in nuove tecnologie verdi e incrementando l’uso di fonti rinnovabili. Gli investitori hanno iniziato ad analizzare gli investimenti in combustibili fossili mentre gli assicuratori stanno cominciando a integrare il rischio climatico nel loro processo decisionale. La sostenibilità è ormai diventata la parola d’ordine anche quando si parla di costruire, ristrutturare, abitare in particolar modo nelle grandi città. Il contesto urbano ha tante criticità ma può consentire interventi di risparmio energetico su larga scala molto efficaci in termini di costi/benefici. In Italia, secondo i dati dell’ultimo censimento ISTAT, nelle dieci aree metropolitane vive oltre il 30%…
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Gli orti? Sempre più in alto…

Creare orti in città sembra essere uno dei trend più in crescita di questo ultimo periodo. Condomini, supermercati, magazzini, vecchi edifici abbondonati si stanno trasformando in orti verticali dove si producono frutta e verdura, un fenomeno interessante che coinvolge anche le aziende oltre che le singole persone. Nelle nostre città si stima che oltre il 20% delle superfici urbane sono tetti piani coperti di catrame, non utilizzati e scarsamente accessibili. Migliaia di spazi che possono essere trasformati: in molti casi si tratta di parcheggi di supermercati o di tetti di uffici e magazzini che le imprese possono decidere di far diventare orti “alti”. Un discorso che vale naturalmente anche per molti condomini. La creazione di un orto alto contribuisce alla riqualificazione urbana perché riesce ad intrecciare benefici ambientali e sociali.…
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