Ecco come coltivare la rosa, quando e come potarla e come prendersi cura di uno dei fiori più belli del mondo.
Considerata da molti l’unica regina del giardino, la rosa è uno dei fiori più amati in assoluto. Alcune varietà di questo fiore sono particolarmente pregiate, ma tutte le rose hanno una caratteristica fondamentale: attirano le api e gli insetti utili all’agricoltura.
Ecco come coltivare la rosa: primi passi
Se non hai mai avuto una rosa, puoi acquistare delle piantine presso un vivaio di fiducia, partire dal seme, oppure provare a procedere alla moltiplicazione per talea.
Da oggi via libera alla vendita di piante e fiori
È possibile coltivare la rosa partire dai semi (acquistati o estratti dalle rose che già coltiviamo attraverso la raccolta e l’apertura dei cosiddetti “falsi frutti”) la cui estrazione dovrà essere conservata in un luogo umido per “risvegliarli”, come ad esempio in un barattolo di vetro con della segatura.
Il mese più indicato per seminare la rosa è febbraio.
Si consiglia di sciacquarli e lasciarli in ammollo nell’acqua per un’intera notte prima di procedere all’interramento in modo da ammorbidire l’involucro del seme.
Come e quando mettere a dimora le piantine di rosa
Il periodo ideale per mettere a dimora le piantine di rosa è l’autunno, nel mese di ottobre, oppure in inverno, tra gennaio e febbraio, quando si trovano a riposo.
Il terreno deve risultare ben vangato e concimato. Per arricchirlo si utilizzano letame o compost casalingo, da mescolare con la torba. La pianta della rosa ama i terreni acidi.
Come trapiantare la rosa
Trapianta le rose in giardino a circa 1 metro di distanza tra una pianta e l’altra e fai molta attenzione a non rovinare le radici. Trapiantate le rose in autunno o in inverno, evitando i periodi più freddi.
L’esposizione delle rose varia da una varietà all’altra. Alcune piante prediligono il pieno sole, altre la mezzombra (informati al momento dell’acquisto, anche in base allo spazio che hai a disposizione nel tuo giardino).
Le rose preferiscono un pH del terreno compreso tra 5.5 e 7.0 (esistono sturmenti appositi per misurarlo in vendita nei negozi di giardinaggio). Il valore 6.5, che indica un pH lievemente acido, di norma è considerato ideale per le rose da coltivare in giardino.
Come annaffiare e potare la rosa
Annaffia la rosa subito dopo averla trapiantata: non bagnare mai direttamente le foglie o i fiori, per evitare che le piante di rose si rovinino o si ammalino. Bagna la rosa alla base e in modo abbondante, così che il terreno risulti ben inumidito. Non bisogna mai annaggiare le rose in pieno sole: fallo di mattina presto e la sera.
Per potare le rose è necessario praticare un taglio netto e lievemente obliquo al di sopra della gemma. Le potature servono a ridurre le dimensioni della pianta e a favorire lo sviluppo di nuovi fiori, oltre che ad eliminare rami secchi o rovinati. La potatura invernale delle rose avviene quando le foglie sono cadute e i primi germogli non sono ancora spuntati. Di solito una potatura vigorosa favorisce fioriture più abbondanti. È bene asportare i rami più vecchi e cercare di dare sempre alla pianta la forma migliore. La potatura estiva delle rose serve ad eliminare i fiori secchi e appassiti e a facilitare nuove fioriture.
Talee di rose a terra e in vaso
La rosa può essere moltiplicata grazie alle talee: possiamo trasferire le talee di rose direttamente a terra, nel nostro giardino, oppure in vaso (scegliendo gambi dritti e giovani). Tagliamo con un colpo netto al di sotto della gemma, da cui si svilupperanno le radici. La lunghezza delle talee sarà di 20 cm. Potremo ricavare le talee con delle forbici da potatura. Per il taglio si mantiene un angolo di 45°.
Possiamo lasciare alcune foglie all’apice delle talee, ma di solito si consiglia di eliminarle del tutto, in modo che le energie della pianta si concentrino sulle radici e sul loro sviluppo. Inseriamo nel terreno, arricchito con torba e terriccio, le talee per due terzi della loro lunghezza. Prepariamo e trapiantiamo le e talee di rose a partire dalla seconda metà dell’estate fino all’inizio dell’autunno, cioè da agosto a ottobre.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- La talea è il frammento di una pianta appositamente tagliato e sistemato nel terreno o nell’acqua per rigenerare le parti mancanti, dando così vita ad un nuovo esemplare. Il più delle volte si tratta di un rametto destinato a radicarsi. Si tratta di un sistema di riproduzione che sfrutta le enormi proprietà rigenerative dei vegetali, in particolare quella di differenziare il tessuto radicale dal tessuto indifferenziato (meristematico) che si trova in sottilissimi strati sottoepidermici in varie parti della pianta. Nel regno vegetale, le cellule sono totipotenti e in grado di rigenerare parti perdute molto meglio che nel regno animale. Infatti la talea può costituirsi a partire da un frammento di foglia, di ramo, di fusto o radice.
- Il florovivaismo italiano vale oltre 2,4 miliardi di euro e conta oltre 30 mila aziende agricole che garantiscono occupazione ad oltre 100 mila persone (Coldiretti, dati del 2015)
I tre fiori più costosi del mondo: scoprili con Habitante
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it