Stanza tra le più frequentate e vissute della casa, la cucina, oltre a offrire un ambiente ideale per cucinare, deve essere in grado di mettere a proprio agio tanto i componenti della famiglia quanto gli eventuali ospiti che si riuniscono, per pranzi e cene, intorno alla tavola.
Se la scelta degli arredi risulta fondamentale per gestire al meglio gli spazi, quella dei rivestimenti è essenziale per completare con stile l’ambiente, infondendovi un tocco unico e personale. Per sceglierli, non è però sufficiente affidarsi al gusto personale o alle tendenze del momento. È fondamentale, invece, prenderne in considerazione tutti gli aspetti e le caratteristiche, così da poter coniugare estetica e funzionalità, in un connubio unico e indissolubile.
Ecco, dunque, alcuni tra gli errori più comuni nei quali può incorrere chi si appresta a scegliere i rivestimenti per la cucina e qualche consiglio per evitarli.
Guardare allo stile e non alla funzionalità
Il primo errore nel quale è piuttosto comune incorrere quando si scelgono i rivestimenti per la cucina consiste nel focalizzare l’attenzione esclusivamente sullo stile, senza tenere conto della funzionalità. Sebbene i rivestimenti, come detto, svolgano un ruolo molto importante per quanto riguarda l’impatto estetico di un determinato ambiente, devono essere scelti anche in base alle loro caratteristiche funzionali.
Se questo è sempre vero, lo diventa ancora di più in un ambiente come la cucina, nella quale i rivestimenti includono, oltre al pavimento, anche top cucina e paraschizzi, elementi che devono assolvere a compiti ben precisi.
Non valutare con attenzione le caratteristiche dei materiali
Il secondo errore si lega, in un certo senso, al primo, in quanto può spingere ad acquistare determinati rivestimenti semplicemente perché attratti da un certo tipo di materiale, senza accertarsi che esso presenti caratteristiche adeguate al contesto.
Per non cadere in questo errore, è possibile affidarsi a un materiale versatile e caratterizzato da qualità tecniche sorprendenti come il gres porcellanato, disponibile anche in lastre di grandi dimensioni, come quelle prodotte dal marchio Atlas Plan che rappresenta il brand di riferimento nel mercato delle grandi lastre, imitanti alla perfezione i più svariati effetti materici, dal marmo al legno, passando per la pietra e il cemento. Scegliere un rivestimento della cucina in gres porcellanato significa poter contare su un materiale impermeabile, igienico e facile da pulire, resistente a graffi, usura, sollecitazioni fisiche e di durata quasi infinita.
Scegliere un unico tipo di rivestimento per tutte le zone della cucina
Per ottenere un risultato impeccabile, è necessario evitare di fissarsi su un unico tipo di rivestimento; meglio invece valutare con attenzione le caratteristiche che esso dovrebbe possedere in base alla zona della cucina che andrà a rivestire.
Ad esempio, mentre il rivestimento per il pavimento dovrà risultare resistente al calpestio e antiscivolo, quello per il piano cucina dovrà resistere al calore, ai graffi e all’umidità; inoltre, potendo entrare a diretto contatto con gli alimenti, dovrà possedere anche elevati livelli di igiene e sicurezza.
Non valutare con attenzione le caratteristiche delle finiture
Anche l’errore nella scelta delle finiture può essere causato da un’eccessiva attenzione nei confronti del risultato estetico e scarso interesse per la funzionalità.
Prendendo come esempio le lastre in gres porcellanato, l’effetto matt, caratterizzato da una superficie opaca e liscia che garantisce una particolare “morbidezza” al tatto, è ideale per pavimenti che richiedono maggiori prestazioni tecniche, mentre la finitura silk, anch’essa opaca e particolarmente morbida, è ideale per lavelli e top cucina perché conserva caratteristiche tecniche che la rendono facile da tenere pulita.
Esagerare con gli accostamenti tra effetti materici differenti
Giocare con gli effetti materici consente di dare vita ad ambienti dal carattere unico e nello stile desiderato. È però importante non lasciarsi prendere troppo la mano e non esagerare, soprattutto se si decide di puntare sul gres porcellanato, il quale offre una grande possibilità di scelta per ciò che concerne gli effetti materici.
Per trovare un buon equilibrio è possibile puntare su un solo tipo di effetto materico, da abbinare a colori pieni, o su massimo due effetti materici diversi e contrapposti. Nel primo caso, si potrà ad esempio decidere di abbinare rivestimenti in gres porcellanato effetto marmo bianco ad arredi bianchi, grigi o neri; nel secondo caso sarà invece possibile abbinare arredi in legno o effetto legno a rivestimenti in gres effetto pietra.