In alcuni casi, il bonus ristrutturazioni può essere applicato anche in caso di mansarde in affitto. Di seguito maggiori informazioni a riguardo.
Ecco cosa specifica la normativa in merito alla possibilità di poter usufruire del bonus ristrutturazioni per le mansarde in affitto.
Ecco cosa sapere sulle ristrutturazioni di immobili in affitto
La ristrutturazione edilizia, come specifica la legge italiana, distingue due tipologie di interventi, rispettivamente quelli di manutenzione ordinaria e quelli di manutenzione straordinaria. Nel primo caso si fa riferimento a lavori che non causano cambiamenti particolari all’immobile, come pittura di pareti, manutenzione di impianti, riparazioni varie e così via. In particolare, queste spese spettano all’inquilino. Per quanto riguarda la manutenzione straordinaria, invece, si fa riferimento ad interventi della struttura stessa, come sostituzione di infissi, che spettano direttamente al proprietario.
Inoltre, è bene evidenziare che prima di svolgere qualsiasi tipo di cambiamento dell’immobile, anche se solo estetico, è necessario chiedere il permesso del proprietario. In caso di approvazione, le spese possono essere pagate sia dall’uno che dall’altro, in base all’accordo preso.
Quando è possibile ristrutturare una mansarda in affitto e usufruire del bonus?
Tramite la circolare n. 24/E dell’8 agosto 2020, l’Agenzia delle Entrata ha specificato chi, oltre al proprietario dell’immobile, può richiedere l’incentivo nel caso di ristrutturazione mansarda in affitto. In particolare, si evince come può diventare beneficiario anche l’inquilino a patto che tra le due figure vi sia un regolare contratto correttamente registrato. Infatti, la circolare specifica come “Al fine di garantire la necessaria certezza ai rapporti tributari, la mancanza di un titolo di detenzione dell’immobile risultante da un atto registrato, al momento dell’inizio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese se antecedente, preclude il diritto alla detrazione anche se si provvede alla successiva regolarizzazione”.
Il bonus ristrutturazione, inoltre, non può essere usufruita dai familiari dell’inquilino o da un eventuale possessore in comodato. Come già specificato, l’incentivo si presenta come una detrazione IRPEF sulle spese di restauro di un immobile. Tale detrazione presenta un valore pari al 50% su un tetto di spesa massimo pari a 96 mila euro. Infine, è bene evidenziare che la detrazione verrà restituita tramite 10 rate annuali dal medesimo importo.