Il bagno è il luogo della casa che sempre più si conforma per essere la stanza dedicata al relax: dopo lunghe giornate di lavoro tutti sentiamo il bisogno di rilassarci ed isolarci dal mondo per qualche minuto, quale luogo migliore se non proprio il bagno?
Nelle case “affollate” dalla famiglia, con moglie, marito e bimbi che reclamano attenzione, ma anche in quelle dei single, il bagno è l’ambiente adatto per rifugiarsi e godere di momenti dedicati soltanto a noi stessi. Luce soffusa, acqua che scorre e high tech quanto basta.
Trascorriamo dai 35 ai 60 minuti al giorno in bagno
Ogni giorno in media trascorriamo dai 35 ai 60 minuti in bagno (secondo la ricerca di Houzz.it), prendersi cura del corpo è una delle azioni quotidiane alla quale dedichiamo sempre più tempo e la stanza da bagno diventa un luogo da arredare con cura.
Scegliamo colori tenui e materiali adatti all’ambiente umido, siamo sempre più attenti al risparmio energetico e al rispetto dell’ambiente, scegliamo complementi che permettono operazioni di pulizia veloce e dedichiamo molta attenzione anche all’illuminazione, che deve poter accompagnare tutte le operazioni che svolgiamo in questa stanza: da trucco e barba, che hanno bisogno di illuminazione diretta, al relax per la doccia a fine giornata.
Bagno social e high tech
Ma il bagno è anche una stanza dove divertirsi giocando ai videogiochi, guardando video, magari cantando a squarciagola davanti allo specchio, ed è anche social, perché qui controlliamo le mail, i social media, chattiamo e leggiamo gli articoli su smartphone e tablet. Così la tecnologia invade questa stanza per dare spazio a vasche con impianto audio integrato, docce con getti di vapore per ricreare un hammam domestico, cromoterapia e casse audio incorporate.
Le funzioni ad alta tecnologia più popolari riguardano la doccia che prevede illuminazione integrata, pannello di controllo digitale per controllare temperatura, consumo di acqua ed energia e regolazione del getto, impianto audio, soffione con luci LED per la cromoterapia e con altoparlante per ascoltare la musica. Anche il water si sta sempre più trasformando in oggetto altamente tecnologico, su ispirazione dei modelli giapponesi, sempre molto attenti per cultura all’igiene personale e all’avanguardia nella tecnologia, che da tempo producono water con molte funzioni integrate, dal coperchio che si solleva da solo alla presenza di una persona, al getto d’acqua che sostituisce l’uso del bidet, fino ai modelli che includono una torre di controllo per la domotica: mentre si sta seduti si possono comandare gli altri elettrodomestici, monitorare la cucina per vedere se il cibo è pronto, guardare le news, chattare online e ascoltare musica. Altro elemento high tech e la vasca da bagno, anche qui i nuovi modelli includono sistemi per aromaterapia, luci integrate, schienale riscaldato e sistema audio combinato con le vibrazioni dell’acqua.
Vantaggi economici ed ecologici
La tendenza a portare la domotica nella stanza da bagno si giustifica non solo con l’intenzione di aumentare il comfort degli abitanti della casa, ma porta vantaggi anche dal punto di vista economico ed ecologico. Grazie al controllo elettronico è possibile prevenire danni alle tubature, evitare la formazione di muffe rilevando temperatura e tasso di umidità, e soprattutto ridurre al minimo l’uso di elettricità, acqua e riscaldamento.
Sapete quanta acqua sprechiamo in media ogni volta che ci laviamo i denti? Circa 7,5 litri. Lasciar scorrere l’acqua del rubinetto mentre ci si lava i denti consuma circa 6 litri d’acqua al minuto. E quanta acqua serve invece per una doccia di 5 minuti? 75-80 litri. Per ogni minuto di doccia si consumano circa 15-16 litri d’acqua. Per riempire una vasca da bagno invece, ne occorrono circa 150. Applicando un frangigetto – un dispositivo che miscela aria al flusso d’acqua creando un getto più leggero – si arriva a consumare solo 9 litri d’acqua al minuto per la doccia. Mentre ogni volta che tiriamo lo sciacquone del water consumiamo 6-12 litri (con le toilette a cassetta). I modelli a “doppio tasto” prevedono, accanto al pulsante normale, anche un tasto più piccolo per risciacqui rapidi: in questo caso generalmente non si sprecano più di 3 litri alla volta.
Valentina De Carolis