La nuova legge di bilancio ha introdotto nuove regole per il Reddito di Cittadinanza
I beneficiari del Reddito di Cittadinanza sono tutti i cittadini considerati occupabili. Tuttavia, nonostante questa misura sia attiva già da diversi anni e i disoccupati che percepiscono il Reddito non sono diminuiti, significa che qualcosa “non ha funzionato come avrebbe dovuto”. Pertanto, il Governo Meloni con la legge di Bilancio ha deciso che nel 2023 il sostegno decadrà automaticamente dopo 7 mesi di percezione, o persino immediatamente per coloro che non rispettano una serie di obblighi.
Chi sono i beneficiari del Reddito di Cittadinanza?
Come anticipato, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza sono gli occupabili, ovvero tutti coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e che potenzialmente possono lavorare. Questi, per poter usufruire del Reddito, devono prima di ogni cosa sottoscrivere il Patto per il Lavoro con il centro dell’impiego. Successivamente, una volta avviata la procedura dovranno soddisfare determinati obblighi previsti dalla normativa.
In particolare, non rientrano tra gli occupabili, coloro che:
- percepiscono una pensione diretta;
- hanno più di 65 anni;
- hanno un reddito da lavoro dipendente superiore a 8.174 euro annui;
- hanno un reddito da lavoro autonomo superiore a 5.500 euro annui;
- i detenuti e per i ricoverati di lunga degenza;
- disabili.
L’esonero dalla sottoscrizione del Patto per il Lavoro
Chi frequenta un corso di formazione valido al conseguimento di una qualifica professionale regionale e chi sta prendendo parte ad un’altra politica attiva non è tenuto a sottoscrivere il Patto per il Lavoro. Esistono anche altri in casi in cui è possibile usufruire dell’esonero alla stipula del Patto per il Lavoro, nel dettaglio gli esonerabili sono:
- coloro su cui gravano carichi di cura nei confronti di un minore o di un disabile,
- coloro che sono occupati in un tirocinio di formazione o orientamento,
- donne incinte,
- working poor, ossia coloro che sono impiegati per almeno 20 ore settimanali e percepiscono un reddito non superiore a 8.174 euro (lavoro dipendente) o 5.500 euro (lavoro autonomo) e quindi mantengono lo stato di disoccupazione,
- coloro che momentaneamente hanno una condizione di salute certificata da un medico competente, che non permette la sottoscrizione del Patto per il Lavoro.
I nuovi obblighi per i precettori del RDC
Tutti gli occupabili che beneficiano del Reddito di Cittadinanza, oltre alla sottoscrizione del Patto per il Lavoro, devono rispettare un’altra serie di obblighi. Tra le novità del 2023 c’è quella che prevede la partecipazione ad un corso di formazione o riqualificazione professionale della durata semestrale, e l’accettazione della prima offerta lavorativa, pena l’immediato decadimento del beneficio.
Tra gli altri obblighi, c’è anche la partecipazione alle iniziative di orientamento, che se non dovesse essere attuata comporterebbe la decurtazione di 2 mensilità alla prima assenza, la decadenza del Reddito di cittadinanza alla seconda.