Il centrodestra, già in campagna elettorale, aveva annunciato delle profonde modifiche al sussidio. Ecco tutte le novità in via di conferma dal nuovo governo Meloni
Il Reddito di cittadinanza non sarà cancellato, come in molti temono, ma sarà ridotto e limitato nel tempo. In più, saranno previste delle sanzioni a chi rifiuterà anche solo una volta, anziché tre, la proposta di lavoro. Stando ai nuovi aggiornamenti, nonostante le modifiche attuate dal nuovo governo Meloni siano soft, saranno applicate nell’immediato.
Le nuove linee guida relative al Reddito di cittadinanza
Attualmente i percettori del Reddito di cittadinanza possono richiedere e usufruire del sussidio in maniera illimitata finché non trovano lavoro. Con il Governo Meloni, la prima modifica potrebbe essere relativa proprio alla lunghezza. Il sussidio non sarà più erogato in maniera illimitata, ma con una durata massima.
In particolare, fino ad ora il sussidio dura 18 mesi e può essere richiesto in modo illimitato. Mentre, le nuove regole previste dal Governo Meloni prevedono di aggiungere altri 30 mesi di supporto, con un tetto massimo di cinque anni. Periodo entro il quale i precettori dovranno trovarsi un posto di lavoro. Inoltre, negli ultimi 18 mesi di sussidio, prima che venga sospeso in modo definitivo, potrebbe essere previsto un calo dell’importo mensile.
Cosa succede dopo la sospensione del Reddito di cittadinanza?
La nuova sospensione del sussidio, come anticipato, avviene nell’arco di 5 anni e negli ultimi 18 mesi, se il precettore non ha ancora trovato un lavoro gli sarà proposto un percorso di politiche attive del lavoro. In questo caso non si è ancora ben capito cosa ne sarà della figura dei navigator, figure professionali che affiancano il beneficiario a trovare lavoro o a formarsi.
Le politiche attive del lavoro avranno l’obiettivo, tramite dei corsi di formazione della durata di sei mesi, di formare e spingere i precettori verso le richieste lavorative da parte delle aziende. Tuttavia, durante questi mesi, le persone coinvolte verrebbero economicamente sostenute dal Fondo sociale europeo. In più, se dopo la formazione non si riuscisse ad entrare ancora nel mondo del lavoro il percettore sei mesi non potrà richiedere alcun beneficio. Tuttavia, al termine di questo periodo richiedere nuovamente il Reddito di cittadinanza per soli 12 mesi e con una decurtazione del 25%.
Concluso questo nuovo periodo, nel quale è necessario che l’interessato continui a seguire ulteriori corsi di formazione, è prevista un’ulteriore sospensione di sei mesi, al termine dei quali potrà richiedere, per l’ultima volta il Reddito di cittadinanza, attivato in questo caso per soli sei mesi con un’ulteriore decurtazione del 25%.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- A percepire il Reddito di cittadinanza, secondo i dati INPS riferiti a luglio 2022, sono oltre un milione di famiglie italiane, con 2,49 milioni di persone coinvolte.
- Di questi, il 34,1% è stato preso in carico in quanto ha sottoscritto con il centro per l’impiego un patto per il lavoro o dispone di un patto di servizio in corso di validità. Si tratta di un valore assoluto pari a 392.292 persone, a cui se ne aggiungono 3.727 impegnate in tirocinio. (Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)
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