Raccontare il progetto: intervista a Nora Santonastaso

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Raccontare il progetto d’interni tra social e fotografia

Nora Santonastaso, architetto e design blogger, progettista ed esperta ormai da alcuni anni racconta con il suo stile unico, il mondo del design e del progetto. Un punto di riferimento per coloro che cercano consigli ispirazioni suggerimenti sul mondo della casa. Siano essi degli addetti ai lavori che appassionati della materia.

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Come hai iniziato il tuo percorso come comunicatore nel campo del design e dell’interior design?

Il mio percorso di racconto del design italiano e internazionale è iniziato sulla scia di una passione che risale ai tempi del liceo: quella della scrittura. Ho sempre fatto ricerca nell’ambito della mia professione di architetto, aggiornandomi sulle tendenze sia attraverso la lettura di testate di settore, sia grazie alla visita di fiere e manifestazioni. A un certo punto ho sentito il bisogno di mettere nero su bianco le mie scoperte e, allo stesso tempo, di scrivere di cose belle, e così è nato il mio blog design outfit. Il primo post porta la data del 22 febbraio 2013, quindi manca poco al decimo compleanno!

Quanto porti della tua formazione e professione di architetto in quello che raccolti ai tuoi lettori?

Credo di non fare l’architetto, ma di esserlo, nella mia natura più intima e profonda. Quando ci si occupa di qualcosa di creativo è impossibile scinderlo dalla parte privata della propria vita, a mio parere. Anche in vacanza non smetto di studiare lo spazio, la luce, i materiali. Raccontare quello che amo viene come naturale conseguenza di questo legame inscindibile tra professione e tempo libero.

Sul tuo blog si parla spesso di casa su misura, ma esiste secondo te uno stile nell’interior design che potrebbe calzare bene a tutti?

Forse la mia risposta potrà risultare impopolare, ma è di certo negativa. La casa è lo spazio che più di tutti deve calzare a pennello alla persona che la abita. Nella definizione di un progetto di ristrutturazione e di interior design conta dunque moltissimo il fattore personale, oltre che i dati di contesto ed epoca dell’edificio originario, così come la luce naturale, i colori e i materiali del luogo.

Raccontare il progetto
Raccontare il progetto intervista a Nora Santonastaso – crediti: Edi Solari per concessione Nora Santonastaso

Come vedi cambiato il mondo della comunicazione oggi rispetto a quanto hai iniziato?

È cambiato tutto! Se prima il design e l’architettura potevano essere, sui social, l’oggetto di un racconto sviluppato per sola passione, ora, su questo racconto, è possibile costruire una vera e propria professione. Principale o parallela a quella più tradizionale e consolidata dell’architetto. Molte aziende del settore sono interessate a promuoversi, comunicando su blog e account social specializzati e di alta qualità. Questo fa sì che le dinamiche cambino rapidamente e che si sviluppino di volta in volta nuove strategie di racconto e condivisione.

La fotografia ha un ruolo importante nel tuo modo di comunicare il design, interior e viaggi che rapporto hai con questo mezzo?

La fotografia svolge un ruolo complementare importantissimo! Proprio ora, mentre sto rispondendo alla domanda, sto pensando a come organizzarmi per un servizio fotografico che devo fare a Roma, la mia città, a corredo di un articolo per una testata a cui tengo molto. Gli scatti sono utili per dare sostanza e immediatezza al racconto. E aiutano anche me a capire se quello che scrivo sta andando nella direzione giusta o meno. A volte, anzi, arrivano prima le fotografie e poi lo scritto e, una volta insieme, si completano a vicenda.

Quando sono importanti i Social nel tuo lavoro? Esiste un tuo Social preferito e perché?

I social sono importantissimi per raccontare il mio lavoro perché lo rendono comprensibile e “a portata di mano” anche per chi non è del settore ma semplicemente interessato alle tematiche del design e dell’architettura per motivi diversi. Può darsi, per esempio, che l’interesse nasca a seguito della necessità di prendere informazioni prima della ristrutturazione o del restyling della propria casa. Attualmente la piattaforma social che curo di più, pubblicando contenuti giornalmente, è Instagram. Conto però di riprendere presto in mano anche Pinterest. Normalmente lo uso soltanto per motivi di ricerca e invece, genera moltissimo traffico e interesse di follower/lettori.

Nei tuoi progetti così come nelle collaborazioni con brand di design quali sono gli aspetti fondamentali che cerchi di comunicare a chi ti segue?

Cerco soprattutto di essere coerente, pulita e sincera nel racconto. Solo attraverso questo approccio la comunicazione può risultare efficace e coinvolgente. Perché si sviluppa in linea con i miei valori e il mio approccio alla professione di architetto. Quando un brand mi chiede di raccontare un progetto, un prodotto o un evento cerco sempre di darne una lettura immediata e semplice, pur tenendo conto delle complessità alla base. La cosa più difficile, anzi, è tradurre le complessità in qualcosa di approcciabile e condivisibile anche con i non esperti del settore. 

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Stando alla nella ricerca Design Economy 2022 di Fondazione Symbola il settore Design conta 30.000 imprese attive. Esse hanno generato nel 2020 un valore aggiunto pari a 2,5 miliardi di euro con 61 mila occupati.
  • Sempre secondo la Design Economy 2022 di Fondazione Symbola le imprese si distribuiscono su tutto il territorio nazionale, con una particolare concentrazione nelle aree di specializzazione del Made in Italy e nelle regioni Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto.

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