Quando si ha intenzione di fare opere migliorative o nuovi interventi edilizi sulla propria abitazione è fondamentale sapere prima quali lavori in edilizia si possono fare senza permessi.
Esistono infatti interventi che per essere realizzati occorre prima richiedere il titolo abilitativo da parte del Comune e altri per cui invece non serve. Vediamo cosa si può fare senza bisogno di autorizzazione.
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Quali lavori in edilizia si possono fare senza comunicazione
In materia edilizia, la notevole quantità di leggi e normative hanno dato luogo negli anni a molte interpretazioni, creando a volte un po’ di confusione. Da quando è stato deliberato il Testo Unico sull’Edilizia si è iniziato a fare ordine. Ma il Testo Unico non parla di specifiche opere da realizzare o elementi da adottare per realizzarle, ma solo di categorie di interventi.
Per avere una lista delle opere, si è dovuto attendere il D.M. 2 marzo 2018 al cui interno è presente il glossario delle opere principali in edilizia libera.
Il decreto ministeriale individua come interventi di edilizia libera:
- le opere di manutenzione ordinaria;
- gli interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW;
- operazioni destinate a eliminare barriere architettoniche purché fatte senza alterare la sagoma dell’edificio;
- le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo di carattere geognostico eseguite in aree esterne al centro edificato;
- i movimenti di terra pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e le pratiche agro-silvo-pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari;
- la realizzazione di serre mobili stagionali, purché prive di strutture in muratura e funzionali all’attività agricola;
- la realizzazione di opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni contenute entro l’indice di permeabilità, compresa la realizzazione di intercapedini interamente interrate e non accessibili, vasche di raccolta delle acque, locali tombati;
- posa di pannelli solari, fotovoltaici a servizio degli edifici fuori della zona A) cosi come riportato al D.M. 1444/68;
- la realizzazione di aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici.
Interventi più comuni in edilizia libera
Compresi tra gli interventi di manutenzione ordinaria ci sono alcune tra le opere in edilizia libera più comuni. Tra questi la riparazione, il rinnovo o la sostituzione delle finiture degli edifici e dei rivestimenti. Così come il rifacimento delle pavimentazioni e dell’intonaco degli edifici, siano essi interni che esterni.
Non è necessario richiedere titolo abilitativo neppure per la sostituzione di serramenti e infissi.
A livello di impianti tra le opere in edilizia libera sono comprese la riparazione, l’integrazione, l’ efficientamento, il rinnovamento e la messa a norma dell’impianto elettrico. Stesse regole anche per l’impianto di distribuzione del gas e dell’impianto igienico e idro-sanitario.
Possono essere considerate interventi in edilizia libera anche le opere atte a soddisfare esigenze contingenti e temporanee. Ma in questi casi serve una comunicazione di avvio lavori al Comune.
Se non comportano alterazione della sagoma dell’edificio, anche le opere di eliminazione delle barriere architettoniche, non prevedono la necessità di alcun titolo abilitativo. Ovvero non serve richiedere ne permesso di costruire, ne la SCIA e neppure la CILA.
Ciò nonostante, onde evitare di incorrere in un abuso edilizio, è sempre bene prima di fare qualsiasi intervento edilizio, controllare le quando richiesto dagli strumenti urbanistici del proprio Comune.
Tettoie: serve il permesso per costruirle?
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo i dati raccolti da Nomisma e riportati nel 2° Rapporto sul mercato immobiliare, le intenzioni d’acquisto nel settore hanno subito un’impennata. Si è passati da 2,4 milioni a 3,3 milioni di famiglie propense a investire nel settore immobiliare nell’ultimo anno. Si tratta, in particolare, di acquisto della prima casa o sostituzione della stessa.
- Sempre stando ai dati raccolti da Nomisma e riportati nel 2° Rapporto sul mercato immobiliare in relazione alla compravendita delle abitazioni, nel primo trimestre del 2021 c’è stato un aumento del 38,6% rispetto al primo trimestre del 2020.
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