Alimentazione del futuro: quali cibi si mangeranno?

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Insetti, carne e pesce sintetizzati in laboratorio, bottiglie commestibili e sushi in 3D sono solo alcuni esempi del cibo che mangeremo in futuro.

Quale cibo mangeremo in futuro? Sembra una questione di poca importanza, ma il cibo che mangeremo in futuro rappresenta il tema centrale di diverse importanti ricerche sulla sostenibilità economica, ambientale e sulle nuove tecnologie, per proporre innovative alternative alimentari.

Basti pensare che i circa sette miliardi e mezzo di popolazione presenti sulla terra aumenteranno a otto miliardi e mezzo nel 2030 e giungeranno a dieci miliardi nel 2050. Quindi, considerando la precarietà del modello alimentare attuale, basato su agricoltura, allevamento e pesca, eccetera, e il suo impatto negativo sull’ambiente, oggi, è essenziale mettere a punto un modello più sostenibile in grado di soddisfare le esigenze di una popolazione maggiore che vivrà in condizioni climatiche più estreme.

Alimentazione futura: che cibi si mangeranno?

Studiosi e scienziati hanno provato ad ipotizzare quale sarà l’alimentazione del futuro. Come anticipato, insetti, carne e pesce sintetizzati in laboratorio in maniera ecologicamente sostenibile e cibo stampato in 3D caratterizzeranno l’alimentazione futura. Ecco i 5 cibi più strani, che mangeremo in futuro.

1 Cibo in futuro: gli insetti

Gli insetti sono ricchi di grassi, proteine, vitamine, fibre e minerali e nel mondo già due miliardi di persone li mangiano. La commercializzazione di prodotti a base di insetti è un fenomeno attuale, che è destinato a crescere sempre di più. Infatti, in Spagna Carrefour ha già introdotto i primi prodotti a base di insetti sugli scaffali. Ciò, inoltre, avverrà in breve tempo anche in Italia, dove sarà possibile trovare farine di grilli, biscotti a base di vermi e insetti vari, pronti per essere mangiati.

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Quale cibo mangeremo in futuro – shutterstock prapat1120

2 Carne e pesce coltivati in laboratorio

Un tema caldo all’ordine del giorno è l’inquinamento ambientale prodotto dagli allevamenti intensivi di animali e pesci da tavola. Questi emettono alte emissioni di CO2 nell’atmosfera e incentivano lo spreco di importanti risorse a livello ambientale. Pertanto, per risolvere queste criticità, gli scienziati hanno messo a punto un sistema per coltivare carne e pesce in laboratorio. Infatti, oggi è possibile sintetizzare in laboratorio diversi tipi di cibo, dall’hamburger, a piccoli filetti di carne o pesce. Prodotti messi a punto, in particolare per garantire una alimentazione proteica agli astronauti durante i loro viaggi d’esplorazione.

3 Le stampanti in 3D per il cibo in futuro

Sulla stessa scia del cibo sintetizzato in laboratorio, un’altra soluzione alternativa messa a punto dalla ricerca scientifica è quella di stampare il cibo in 3D. Questa è la vera e propria nuova frontiera dell’alimentazione, che combina creazioni culinarie e ingegneria. Infatti, in un futuro non troppo lontano, queste stampanti diventeranno veri e propri elettrodomestici presenti in ogni abitazione.

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Quale cibo mangeremo in futuro – shutterstock Victor Moussa

4 Bottiglie d’acqua commestibili

Estremamente importante è anche il tema relativo al consumo di acqua e alla produzione di plastica per imbottigliarla. Oggi i metodi messi a punto per abolire o limitare il consumo di plastica sono tra i più svariati. Una delle soluzioni più tecnologiche ed innovative è Ooho, una bolla d’acqua edibile, completamente biodegradabile e super comoda da portare ovunque.

5 Colture sottoutilizzate

Attualmente, in tutto il mondo, si coltivano circa 50mila specie di piante commestibili, ma il consumo di molte di queste resta limitato a circoscritte comunità. Tuttavia, il futuro di tutte queste colture sottoutilizzate, come quella del miglio poroso in Africa e in Asia, cambierà, in quanto saranno riproposte su scala globale.

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Quale cibo mangeremo in futuro – shutterstock YEINISM

Così il cibo del futuro non sarà solo sano, ma anche sostenibile. Nonostante il flexitarianesimo, ad oggi è ancora difficile ipotizzare uno schema di dieta globale, valido per tutti. Essenziali sono le strategie globali per nutrire tutti e risparmiare risorse e ridurre le emissioni prodotte rispetto agli allevamenti intensivi.

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