Qualche consiglio per rendere il bagno un luogo perfetto

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Molto spesso, al fine di coniugare estetica e funzionalità, si è portati a investire cospicue risorse nella progettazione dei nostri spazi abitativi; ma il bagno? È da considerarsi un elemento importante per gli Habitanti?

Senza ombra di dubbio possiamo dire che, con il passare degli anni, la situazione bagno è decisamente cambiata. Un tempo considerato uno spazio da tenere nascosto, dagli scopi unicamente pratici, è oggi sempre più al centro degli interessi di chi lo vive. Sarà per questo che, di questi tempi, progettare un bagno alla moda può costare davvero più di un salotto? Forse sì.

Detto questo, d’altronde, far sì che gli errori più comuni non vengano commessi in fase di progettazione, non costa praticamente nulla. Ecco perché, nel corso di questo articolo, cercheremo di delineare punto per punto i lineamenti che dovrebbe avere un bagno perfetto, colto nella sua duplice tipologia: il bagno classico e il bagno cieco.

Un’adeguata apertura della porta

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Sembrerà assurdo ma è proprio così. Si può avere un arredo bagno davvero da urlo, con specchiere, vasche e docce intelligenti ma se sbagliamo la locazione della porta…abbiamo perso in partenza. La prima cosa da fare è infatti garantirci un accesso veloce e confortevole, senza inutili peregrinazioni che ricordino Teseo nel Labirinto di Cnosso. Occhio, quindi, a far sì che la porta non rimanga aperta in mezzo alla stanza da bagno o che picchi contro sanitari e arredi.

Un arredo bagno che sia piacevole all’occhio, ma soprattutto all’uso!

Come abbiamo avuto modo di intuire, nell’era dei bagni intelligenti e delle spa domestiche, è facile ritrovarsi in un luogo nel quale si vorrebbero passare intere giornate, senza mai uscire. Ma se mirassimo unicamente a ricreare le Terme di Caracalla in un ambiente 2×2, tutto quello che otterremmo sarebbe solo un gran babilonia (e no, non una Babilonia, che sarebbe grandioso!). Ecco quindi perché, oltre all’estetica, dovremmo prima di tutto capire quale tipologia di mobile ( « a cassetti o con le ante? ») potrebbe fare al caso nostro e del bagno.

Una vasca da bagno che…

… Dovrebbe esserci solo se fa davvero al caso nostro. È ovvio che a tutti noi alletti l’idea, magari dopo un’intera giornata passata tra ansie e arrabbiature, di concludere la serata avvolti tra i caldi vapori dell’acqua, in un bagno accogliente. Ma  prima di pronunciare il fatidico « Sì, la voglio! » al venditore di turno, fermatevi almeno un secondo a riflettere. « Ho abbastanza spazio da sacrificare nel caso si tratti solo di un capriccio? ». Se sì, fatelo pure, viziarsi è sempre piacevole. In caso contrario, pensateci una seconda volta, repetita iuvant. Se infatti avete, come nella maggior parte dei casi, poco spazio e la flemma non vi contraddistingue, la doccia è molto più pratica. In pochi minuti sarete pronti a uscire dal bagno.

Che la doccia, tanto pratica e carina, sia almeno posizionata correttamente!

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Abbiamo tanto decantato le doti della doccia, un vero toccasana per l’uomo frenetico. Ma avete mai notato quanto, molto, troppo spesso, la gabina della doccia sia ingombrante o non integrata con il resto del bagno? Pensiamo di sì. A molti sarà infatti capitato, mettendo il piede fuori dal vano doccia, di picchiare lo stinco contro il bidet o il wc. Che seccatura! Proprio per questo dobbiamo essere molto attenti nella sua disposizione! Se proprio volete una doccia con l’anta, « che è più coreografica! », abbiate almeno il buon gusto di fare in modo che non vi intralci. Lavarsi dev’essere un piacere, non un patema.

E il wc e il bidet?

Beh, sul wc e il bidet, c’è ben poco da dire, in realtà. Questi non sono oggetti che possiamo decidere di mettere o non mettere, a seconda dei nostri personali gusti. È lecito immaginare, con un po’ di esagerazione, che siano come il Sole per il Sistema Solare: la loro necessaria presenza orienta il resto delle parti del bagno. Infatti, è proprio dalla loro ubicazione, preferibilmente non a vista, che dipende sia la disposizione della porta sia quella della rubinetteria e degli arredi.

IL BAGNO CIECO

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Sarà capitato a tutti, visitando le abitazioni di parenti e amici, di rendersi conto di quanto, con il passare degli anni, gli spazi abitativi si siano ridotti a dismisura. Proprio per questo il bagno cieco, ovvero senza aperture verso l’esterno, vero e proprio habitus delle case contemporanee, riveste oggi un’importanza da non sottovalutare.

Un’illuminazione quasi a giorno

Immaginatevi, in piena notte, di entrare in un locale dalle dimensioni di uno sgabuzzino, in più, scarsamente illuminato. Ora, complice l’ottundimento notturno, potreste anche immaginare di essere un aspirapolvere e, possiamo supporlo, la sensazione che ne deriverebbe non sarebbe certo delle migliori. Proprio al fine di evitare certe immedesimazioni poco eleganti, la prima contromisura che potreste adottare sarebbe, ad esempio, quella di montare una luce brillante, dal carattere deciso. L’ideale sarebbe un’illuminazione centrale e, perché no, una sopra al lavabo che, interagendo con lo specchio, possa amplificare l’effetto raggio si sole. Dove la luce del giorno non arriva, il nostro ingegno deve ricrearla.

Il principio del “più c’è meglio è” in un bagno cieco va dimenticato

Se, parlando di bagni classici, abbiamo convintamente asserito che funzionalità e ordine sono come l’architrave che dovrebbe reggere ogni nostra decisione in merito, a maggior ragione questo vale per un bagno cieco. Non ha, dunque, assolutamente alcun senso eccedere con inutili orpelli, la cui funzione sarebbe semplicemente quella di trasformare uno stanzino in un bazar. Ogni arredo può potenzialmente avere un suo perché, l’importante, però, è che sia posto in un habitat dagli adeguati spazi. Anche nei sogni più peccaminosamente kitsch, infatti, la nostra mente non ci farebbe certo accettare di buon grado l’idea di un letto a baldacchino seicentesco nella cameretta di un bambino delle elementari, con magari razzi ed extra terresti dipinti sulle pareti. Il troppo è troppo. Punto.

Di fondamentale importanza: la qualità dei materiali

In ultimo, ma assolutamente di primaria importanza, la qualità dei materiali dev’essere ottima. Non intendiamo certo dire che si dovrebbe dilapidare l’intero portafogli per la progettazione del bagno cieco, ma, qualche risorsa in più, magari sì. Perché? Semplicemente per il fatto che, non avendo finestre, questo luogo della vostra abitazione sarà maggiormente predisposto ad usure legate all’umidità e alle muffe. Così, un investimento un po’ più corposo prima, potrà evitarvi costosi e seccanti interventi successivi.

E voi Habitanti? Come vi trovate con i vostri bagni? Rappresentano un luogo di relax o, causa di una progettazione “zoppicante”, un luogo in cui mettersi le ginocchiere?

Se siete, proprio in questo momento, alle prese con la progettazione del vostro bagno, magari, questi quattro consigli saranno valsi a qualcosa.

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