Qual è la frutta di stagione del mese di marzo? Dati e consumi

Frutta e verdura Marzo|frutta di stagione del mese di marzo

Altroconsumo indica, fra gli altri, mele, arance, finocchi e carote come esempi di frutta e verdura di stagione del mese di marzo. Nel marzo scorso, il consumo di frutta e verdura è salito radicalmente per i consumatori italiani, raggiungendo vette molto elevate. Il picco più alto ha riguardato le arance. Questo frutto ha registrato, infatti, un incremento del +19%.

Frutta e verdura di stagione a febbraio: dati e consumi

Frutta e verdura tipica del mese di marzo

Marzo è il mese che segna l’inizio della primavera. Nuove tipologie di frutta e di verdura, perciò, iniziano a comparire sulle tavole di ogni casa. É proprio in questo mese, ad esempio, che si iniziano a vedere, nei banchi del supermercato o dal fruttivendolo, le prime fragole. Si tratta di una frutta dalle numerosissime proprietà, la cui produzione è diffusissima soprattutto nel sud Italia. In realtà, marzo è anche un buon mese per poter mangiare agrumi: cedri ed alcune varietà di mandarini tardivi sono, infatti, ancora reperibili in questo mese. Qual è, per eccellenza, la frutta propria del mese di marzo? Ce ne sono di moltissime varietà:

  • ananas, ricco di antiossidanti e fibre
  • arance: si tratta di un frutto con un’elevata quantità di carotenoidi al proprio interno
  • banana
  • mela
  • pera
  • kiwi
  • cocco, dalle proprietà energetiche e tonificanti

Fra gli agrumi, invece, si trovano:

  • limoni, dissetanti e rinfrescanti
  • lime, ricco di calcio e di vitamina C ed E
  • pompelmi, i cui semi hanno proprietà antibatteriche

Per quanti riguarda la verdura e gli ortaggi, quelli caratteristici del mese di marzo sono:

  • spinacio, una tipica fonte di vitamina A
  • zucca, ricca di vitamina E
  • insalata
  • finocchio
  • cavolo
  • bietolacosta
  • asparago
  • carciofo
  • carota, ortaggio diuretico e depurativo

Dati e consumi

Il CSO Italy ha registrato l’andamento degli acquisti di frutta e verdura per le famiglie italiane nel mese di marzo 2020. Le tipologie di frutta più conservabili hanno visto un enorme crescita:

  • limoni, +9%
  • carote, +29%
  • mele, +21%

Per quanto riguarda, invece, i prezzi, l’Osservatorio ha evidenziato un aumento del prezzo medio della frutta pari al 9%. Nel dettaglio, il prezzo delle arance è aumentato del 16%, quello dei limoni del 14% e quello dei kiwi del 22%. Per l’acquisto di questi prodotti, le famiglie italiane hanno preferito le GDO (si tratta, infatti, del 72% degli italiani). Gli ambulati, perciò, hanno visto diminuire del 34% i propri incassi. Un ulteriore dato interessante riguarda l’aumento di domanda per i prodotti bio. La richiesta di questi prodotti, infatti, nel periodo analizzato, è aumentata del 14%.

frutta e verdura marzo
Qual è la frutta di stagione del mese di marzo? Dati e consumi- Pixabay di un-perfekt

Frutta e verdura bio

I consumatori italiani sono sempre più attenti a ciò che mangiano. Alcuni dati hanno, infatti, evidenziato come qualità, provenienza e packaging siano elementi su cui gli italiani prestano moltissima attenzione. Organic F&V Monitor ha condotto uno studio nel corso del 2020 e dai dati emersi risulta che:

  • i consumatori privilegiano l’acquisto di frutta e verdura 100% italiana
  • il 45% degli italiani sceglie prodotti a km0 o del territorio
  • le confezioni in materiale riciclato o ecosostenibili sono preferite da un 30% di consumatori

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?

  • L’Assemblea generale dell’ONU ha dichiarato il 2021 “Anno internazionale della frutta e della verdura”. Ciononostante, ad oggi, solo il 19% degli italiani assume la quantità di frutta e verdura necessaria al giorno (4 porzioni di frutta e 4 porzioni di verdura). Il restante 81%, però, consuma almeno una porzione di frutta e verdura al giorno.
  • Nel 2020, il mondo dell’ortofrutta bio ha registrato un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, per un totale di 208 milioni di euro per frutta (48%) e verdura (52%) biologiche.
  • L’assunzione giornaliera più bassa di frutta e verdura secondo il principio del Five A Day, si registra in Romania, dove soltanto il 2% della popolazione assume 5 porzioni al giorno fra frutta e verdura.

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