Progetto di architettura per ArchiStart – Architectural Thesis Award 2019

Il concorso ed il giudizio

Come ogni anno, ArchiStart ha riproposto il concorso per il progetto di tesi di laurea in architettura e ingegneria edile migliore degli ultimi anni. L’idea di dare spazio alla fantasia di giovani professionisti ha avuto un bel feedback. L’anno scorso, il concorso ha contato 226 partecipanti di ogni nazionalità che hanno presentato 152 diversi progetti, partecipando singolarmente o in gruppo.

Possono partecipare i laureati in architettura e ingegneria edile tra il gennaio 2016 e il gennaio 2019. Le categorie di tesi sono: progetto architettonico e riuso, architettura del paesaggio e urbanistica, strutture e sistemi tecnologici.

I criteri di giudizio degli elaborati sono molteplici e valutati per qualità e complessità:

  • Rappresentazione (concept, grafica, sintesi)
  • Relazione con il contesto esistente
  • Composizione architettonica
  • Fattibilità e sostenibilità ambientale
  • Proposte tecniche funzionali e innovative

Il podio del concorso ArchiStart del 2018

I premi in palio non sono pochi e, soprattutto, non sono di basso valore. Il progetto primo classificato ottiene una borsa di studio del valore di 2000€, il secondo ed il terzo classificato ottengono la possibilità di partecipare gratuitamente all’International Architecture Holiday (IAHsummer2018) ma al secondo viene anche offerta la partecipazione ad un secondo concorso ArchiStart. Sono comunque assegnate altre menzioni speciali, una per ogni categoria di tesi e 3 premi social

  1. INSIDE OUT

Il primo classificato al concorso ArchiStart è il Workshop Internazionale che ha presentato il progetto di una scuola per bambini del Ghana. La scuola è situata a Yeboahkrom, un villaggio dove un tifone aveva causato sostanziali danni. La mancanza non indifferente di risorse disponibili in breve tempo di ventano una buona possibilità per la progettazione di un design sostenibile. La scuola presenta classi con muri in terra locale ed una copertura di capriate completamente sostenute da una struttura in legno. È così permessa la ventilazione naturale in tutti gli ambienti, anche se il giardino ed il porticato esterno permettono lo studio all’aperto. Queste caratteristiche permettono la difficile creazione di classi introverse e limitate in sé stesse, aumento il rapporto dentro-fuori. La giuria ha particolarmente apprezzato principalmente la reinterpretazione dei materiali locali e il valore sociale e tecnologico del progetto, oltre che la composizione.

SOURCE: aasarchitecture.com

  1. SANT’ORSOLA a FIRENZE

Il progetto punta al restauro dell’ex monastero, situato vicino il Duomo, totalmente abbandonato e in condizioni disastrose. L’idea punta alla creazione di un box colmo di idee, storia, tecnologia e artigianato del paese, ma anche di cicatrici del passato. Un progetto dove il nuovo ed il vecchio convivono, come se fossero mente e corpo di un essere umano. I principali obiettivi da raggiungere sono la restaurazione del complesso e la messa in sicurezza, la dotazione di importanti coni prospettici che aiutino il visitatore ad orientarsi ed aumentare la vivibilità del complesso.

SOURCE: aasarchitecture.com

  1. SANTA CROCE 59 a Roma

Il terzo classificato al concorso ArchiStart è il progetto nato dalla sempre più crescente emergenza abitativa, dall’aumento della richiesta e, allo stesso tempo, l’aumento di edificazione. L’edificio del secondo dopoguerra, destinato inizialmente ad uffici pubblici e poi occupata a scopo abitativo, è situato in una zona dall’eccezionale qualità. Inizialmente ogni piano comprendeva piccoli ambienti, servizi igienici comuni e ampi luoghi di riunione. Ma come agisce l’immigrazione sul vivere quotidiano? L’edificio è abitato da 323 occupanti di diversa nazionalità, diverso nucleo famigliare, diverse esigenze e diverso storia. Il progetto si concentra su 2 aspetti fondamentali: le possibili procedure di legalizzazione dell’occupazione e la creazione di vivibilità di un ex ufficio.

SOURCE: aasarchitecture.com

Partecipare è un’ottima vetrina a livello lavorativo e vincere aprirebbe parecchie possibilità lavorative e formative nel campo dell’architettura. La competenza artistica e concettuale dei partecipanti non è una dote universale. Tieniti informato sulle evoluzioni del mondo dell’architettura!

Giuseppe Carissimo

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