Progettare la luce: 4 consigli per usarla al meglio

Come abbiamo accennato in questo articolo, progettare la luce è un ottimo modo  per valorizzare gli spazi di una abitazione.
Sebbene si commetta l’errore di sottovalutare l’importanza di un’illuminazione studiata e si finisca spesso per relegare a questa fase del progetto solo i rimasugli del nostro budget, dovremmo tenere presente che la luce ( tanto quella solare che quella artificiale) è a tutti gli effetti un materiale.
Esattamente come i metalli, i tessuti, il legno e i materiali da costruzione, la luce necessita di essere progettata e collocata. Se il modo in cui la luce naturale interagisce con lo spazio dipende dall’architettura e dall’esposizione dell’edificio in cui viviamo e spesso non è modificabile, si può avere largo margine progettuale sull’illuminazione artificiale.
Ecco allora alcuni consigli generali per utilizzare al meglio questo materiale, tanto essenziale quanto etereo.

Progettare la luce prestando particolare attenzione a resa cromatica e temperatura colore

Le luci vendute per l’illuminazione domestica sono di norma luci “bianche”. Tuttavia, sebbene siano così nominate per comodità, le luci bianche sono composte da uno spettro di sette colori. Vi ricorda qualcosa? Esattamente, gli stessi sette colori dell’arcobaleno.
Ognuno dei sette colori che compongono il fascio luminoso possiede però una lunghezza d’onda diversa. Come sappiamo, il colore con cui un oggetto appare viene determinato da quali lunghezze d’onda vengono assorbite dall’oggetto stesso nel momento in cui viene colpito dal fascio luminoso.
Ne consegue che, per avere una ottima resa cromatica, il fascio di luce del corpo illuminante da noi scelto debba possedere uno spettro cromatico più ampio possibile.
Quella della resa cromatica, questione per forza di cose molto sentita tra i negozianti, è una caratteristica della luce a cui prestare attenzione anche nei progetti residenziali.

È di fondamentale importanza, quando si inizia a progettare la luce, scegliere una illuminazione che valorizzi e vivifichi i colori che abbiamo scelto per la nostra abitazione. Per semplificare la consultazione, tra le caratteristiche della luce riportate sulle confezioni c’è l’indice di resa cromatica, che in sostanza ci dice quanto quella specifica la luce artificiale renda bene i colori rispetto alla luce del sole. Perché i colori vengano resi efficacemente è importante scegliere un corpo illuminante con una resa cromatica 90-100/100.

Quelle che definiamo luci bianche possono essere calde o fredde. Se amate le luci calde e soffuse dovrete scegliere corpi illuminanti con temperature colore basse, viceversa scegliete luci con temperature colore alte per ottenere una luce fredda.
Non sottovalutate l’effetto psicologico che queste due tipologie di luce possono avere su di voi, e quindi sulla qualità della vostra vita all’interno degli spazi domestici.
La luce fredda e brillante ad esempio, più vicina alla luce solare diurna, viene associata a situazioni di attività.
La luce calda è invece associata ad atmosfere crepuscolari e naturalmente favorisce i momenti di calma e riposo.
Attenzione: sebbene utilizzare temperature colore diverse a seconda della funzione degli ambienti sia una scelta progettuale accettabile, è assai importante evitare cura cura di utilizzare temperature colore diverse all’interno dello stesso ambiente.

Scegliete con cura gli apparecchi illuminanti quando si inizia a progettare la luce di casa

Il modo in cui un apparecchio illuminante (dunque una lampada) è progettato determina in quale maniera la luce che emette si distribuirà nello spazio.
È la lampada che, per intenderci, determina se una luce sarà diretta o indiretta. Per non lasciare le cose al caso e non avere una illuminazione sciatta è quindi importante scegliere gli apparecchi luminosi in base alla direzione e all’intensità della luce che il nostro progetto richiede.
Ricordate inoltre che i lampadari non sono gli unici apparecchi disponibili. Per creare atmosfere di carattere, dobbiamo progettare la luce considerando la possibilità di fare ampio uso della cosiddetta illuminazione architettonica, quell’illuminazione cioè in cui i corpi illuminanti sono resi quasi invisibili ( ad esempio incassandoli nel cartongesso) e la luce sembra sprigionarsi magicamente.

Lampade da appoggio e da sospensione diventano a quel punto oggetti decorativi da scegliere con cura.

Non limitatevi ad una illuminazione generale uniforme

L’illuminazione generale risponde semplicemente alla necessità di illuminare lo spazio, ma non contribuisce particolarmente a conferirgli personalità e atmosfera. Un’ottima idea può essere quindi quella di inserire luci d’accento per caratterizzare particolari zone o valorizzare dettagli architettonici.

In questo modo potremo anche creare scene luminose diversificate a seconda delle funzioni ospitate da un determinato spazio.

Considerate l’assorbimento luminoso

Gli ambienti con mobili e pareti o soffitti scuri acquisiscono immediatamente un tono ricercato e sensuale. Non rinunciate all’azzardo cromatico solo perché temete che, così vestito, l’ambiente assorba molta luce, ma premuratevi di scegliete corpi illuminanti con un flusso luminoso ed un illuminamento adeguati.

In sostanza, nel progettare la luce della stanza scegliete lampade della giusta potenza tenendo conto che dovrà essere maggiore di quella che sarebbe stata necessaria per un ambiente dai toni chiari.

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