Primo Space: l’Italia punta agli investimenti in campo spaziale

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La scoperta dello spazio non attira solo fascino e ammirazione ma è anche una grande opportunità d’investimento. I grandi imprenditori americani come Elon Musk e Jeff Bezos lo hanno già capito e infatti negli ultimi 5 anni gli investimenti in campo spaziale sono cresciuti in modo esponenziale, superando i 4 miliardi di dollari solo nel 2019.

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Gli investimenti in campo spaziale interessano anche l’Italia

In Italia il comparto spaziale è in forte espansione e sono molte le aziende che si vedono impegnate nello sviluppo di alcune tecnologie innovative da parte di investimenti pubblici e privati. Ed è su questo che si focalizzerà Primo Space, il primo fondo di venture capital italiano specializzato nel settore spaziale, promosso dalla società Primomiglio Sgr.

Primo Space ha come obiettivo quello di far crescere startup e pmi dell’industria spaziale italiana, lavorando in collaborazione con il mondo accademico e della ricerca. Il fondo investirà sia sulle tecnologie che vanno a costruire l’infrastruttura spaziale, sia sulle applicazioni terrestri abilitate dalle tecnologie spaziali e dalle reti satellitari. Il nuovo fondo nasce con il supporto dell’Agenzia spaziale italiana e della Fondazione E. Amaldi, principale advisor di Primo Space nella valutazione tecnica.

I successi dell’Italia in campo spaziale

«Primo Space rappresenta un vero e proprio lanciatore per l’industria spaziale italiana», spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. «La decisione dell’Unione Europea di finanziare il fondo, insieme a istituti di credito e Cassa depositi e prestiti, è il simbolo della solidità di questa iniziativa». La space economy italiana ha un volume di affari di 3,5 miliardi l’anno.

Di recente l’industria italiana ha conquistato contratti per oltre 1,5 miliardi di euro dall’Agenzia spaziale europea (Easa). Nell’ambito del programma europeo di osservazione della Terra Copernicus, i consorzi industriali italiani si sono aggiudicati le due missioni più costose: Rose-L e Cimr, guidate entrambe da Thales Alenia Space Italia. Anche Leonardo realizzerà lo strumento di osservazione iperspettrale per la missione Chime. Il nostro Paese si è anche aggiudicato il contratto per la realizzazione dell’I-Hab, il modulo abitato per il Lunar Gateway, la stazione orbitante lunare che sarà operativa a partire dal 2024 intorno alla Luna.

Gli investitori

L’obiettivo di raccolta del fondo è fissato a 80 milioni di euro. Per ora sono stati donati già 58 milioni di euro grazie all’apporto di importanti investitori, come, Cdp Venture Capital Sgr, Compagnia di San Paolo, Luigi Rossi Luciani S.a.p.a. e Banca Sella. «La Space Economy è un settore di primario rilievo in Italia, con un valore di produzione di circa 2 miliardi di euro e con oltre 7.000 addetti in tutta la filiera. Fino ad ora mancava un fondo di venture capital specializzato e Primo Space Fund rappresenta un’importante opportunità per supportare l’innovazione tecnologica del nostro Paese», afferma Enrico Resmini, ceo di Cdp Venture Capital Sgr.

«Ogni euro speso in questo comparto genera 6 euro di benefici per la collettività», ricorda Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, spiegando che la fondazione «ha messo a disposizione i propri capitali pazienti per il closing di Primo Space, che rappresenta un segnale molto importante a livello industriale e dà un impulso per accelerare la ripresa in questa delicata fase di recessione».

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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Anche il fondo europeo d’investimenti (Fei) ha investito 30 milioni di euro in Primo Space. Il finanziamento rientra nel programma Ue Horizon 2020 per ricerca e innovazione. «Il Fondo è il primo investimento realizzato nell’ambito del programma pilota InnovFin Equity Space, e contribuirà alla creazione di un nuovo attore dedicato al settore aerospaziale, uno dei focus prioritari dell’Unione europea», dice l’amministratore delegato del Fei, Alain Godard.
  • Anche il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni ha mostrato apprezzamento per il progetto ed è particolarmente soddisfatto che “l’Unione europea stia finanziando questo fondo innovativo, unendo le forze con l’Agenzia spaziale italiana, aprendo la strada a nuovi investimenti e alla creazione di posti di lavoro in questo settore in rapida crescita”.

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