La postazione da lavoro deve essere quanto più confortevole possibile. Ecco come crearne una con tutti gli elementi utili per renderla ergonomica, pratica e comoda.
Come creare una postazione da lavoro ergonomica in casa
La pandemia ha stravolto il lavoro di molti. Chi era abituato alla propria scrivania da ufficio si è trovato a fare i conti con una postazione da lavoro “fatta in casa“. Se inizialmente si è pensato potesse trattarsi di una cosa momentanea, ora a quasi un anno di distanza, ci sono ancora molte persone che lavorano da casa. Per questo motivo è molto importante svolgere la propria attività nel maggior comfort possibile. Vediamo come creare una postazione da lavoro ergonomica in casa propria.
La scelta di scrivania e sedia
Un angolo ufficio che si rispetti deve avere la scrivania e la sedia giusta. Non si può pensare di lavorare sul tavolo che abbiamo in cucina, o ancor peggio, dal divano del salotto. Queste soluzioni, apparentemente comode, a lungo andare possono non far bene alla schiena. La postura è molto importante e per far sì che questa sia comoda per la colonna vertebrale è bene che la scrivania e la sedia su cui lavoriamo abbiamo la giusta altezza.
E quale sarebbe l’altezza giusta? Quella che vi permette di posizionare i gomiti affinché formino un angolo di 90-100°. Si consiglia quindi di optare per una scrivania alta dai 70 ai 90 cm. Di conseguenza sarà necessario regolare la sedia in base alla propria altezza e in modo da tenere la schiena più dritta possibile. Per risultare ergonomica la seduta deve essere, quindi, regolabile e deve possedere braccioli imbottiti e un supporto lombare fisso.
Come posizionare il pc
Per avere una postura corretta che non vada ad affaticare schiena e collo è importante posizionare nella maniera giusta il computer. Questo va sistemato in posizione frontale a una distanza non inferiore ai 50 cm. A tal proposito si consiglia di usare un leggio regolabile su cui posizionare il proprio portatile o lo schermo del pc. Nel caso di laptop sarà necessario procurarsi una tastiera secondaria wireless per mantenere la giusta posizione delle braccia.
Lo schermo sarà dell’altezza giusta quando la testa è perpendicolare al piano della scrivania. Detto in altri termini il nostro sguardo deve essere rivolto esattamente davanti a noi, non verso il basso e non verso l’alto. Se così non fosse inevitabilmente andremmo a sollecitare il collo e a mantenerlo in una postura non corretta. Infine per non affaticare gli occhi si consiglia di regolare la luminosità dello schermo.
L’illuminazione giusta
Per lavorare all’insegna del comfort la luce è fondamentale. Quando posizioniamo la scrivania dobbiamo valutare eventuali riflessi o bagliori sullo schermo del pc che possono risultare molto fastidiosi. Per questo motivo il computer non dovrà mai essere posizionato di fronte a una finestra, meglio che la luce arrivi da dietro lo schermo o lateralmente. Quando possibile si consiglia sempre l’uso prevalente della luce naturale. Quando però le giornate non sono per nulla soleggiate o se lavoriamo fino a tardi sarà necessario optare per luce artificiale.
È bene prediligere una lampada da scrivania con una luce neutra che si avvicina, quindi, al colore di quella naturale. Si consiglia di optare per lampade provviste di aste regolabili. La luce dovrà essere posizionata lateralmente e orientata verso l’area di lavoro, non deve colpire lo schermo e neanche sovrastare la tua testa.
Cosa pensano gli italiani del lavoro da casa?
Il lavoro da casa è abbastanza apprezzato dagli italiani. Lo smart working ha in effetti i suoi vantaggi. Per esempio ha permesso di migliorare il work-life balance, ovvero l’equilibrio tra la vita privata e il lavoro. Si dispone di molto più tempo dal momento che non ci si deve spostare per raggiungere l’ufficio, questo tempo di conseguenza può essere impiegato per sé stessi, per la propria famiglia o semplicemente per fare le cose con più calma. Un altro vantaggio è dato dal risparmio economico dovuto al mancato spostamento (mezzi di trasporto, pranzi fuori casa). Inoltre, lavorando da remoto, si ha una maggiore autonomia e flessibilità nella gestione dei carichi.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo un’indagine sullo smart working, promossa dalla Cgil e dalla Fondazione Di Vittorio, nel pieno del lockdown dello scorso anno sono stati circa 8 milioni gli italiani che hanno lavorato da casa. Secondo lo stesso studio il 60% degli intervistati vorrebbe proseguire l’esperienza dello smart working anche una volta terminata l’emergenza sanitaria.
- Oggi, con una ripresa parziale, gli italiani che lavorano da remoto sono ancora circa 5 milioni.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni continua a seguirci su www.habitante.it