Pillole di storia nel design: il Marshmallow sofà di George Nelson

marshmallow sofà

Spiritoso, giocoso e sicuramente non convenzionale è il Marshmallow sofà originariamente attribuito a George Nelson, un esponente dell’industrial design americano del dopoguerra. Progettato nel 1956 è un’opera di design coloratissima e originale, che anticipa lo stile Pop.

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Divano Marshmallow: design e materiali

Il Marshmallow sofà è un arredo di design frizzante e particolare, capace di donare un tocco fresco e vivace nell’ambiente che lo ospita.

A differenza dei classici divani, voluminosi ed ingombranti, si presenta come un divanetto dalla struttura leggera e non pomposa nonostante la sua eccentricità.

Il design del Marshmallow sofà si compone di:

  • una struttura in telaio a vista costituito da tubi in acciaio verniciati, che formano il supporto per i cuscini.
  • Diciotto cuscinetti, di forma circolare, chiamati pastiglie, agganciati al telaio. Sono disposti in quattro file divise tra sedile e schienale. La prima fila si compone di quattro cuscinetti, mentre la seconda di cinque.
  • Il rivestimento dei cuscini è in vinile, mentre in origine era di tessuto. Le pastiglie sono tutte coloratissime e con diverse combinazioni fra: rosso, blu, verde viola e un giallo scuro.

Nonostante l’attribuzione di questo divanetto a due posti venne fatta a Nelson, in realtà è emerso che il disegno dell’arredo è opera di un suo stretto collaboratore, tale Irving Harper, che lo disegnò nel 1954.

La progettazione e la produzione del Marshmallow sofà

La prima azienda che produsse il Marshmallow sofà è la Herman Miller, dal 1956 al 1961, di cui Nelson ha svolto il ruolo di direttore artistico per diverso tempo. Contemporaneamente ha fondato un suo studio di design, il George Nelson Associates.

Lo scopo delle forme del divano era quello di esaltarne la tridimensionalità e la leggerezza nella forma. Si tratta di un divano modulare, possibile da allungare aggiungendo un set da sei cuscini, fra un sofà e l’altro.

Il Marshmallow sofà era pensato per l’acquisto di massa, a basso costo; ma finì per diventare un pezzo d’arredo di lusso, in serie limitata, prodotto solo in 186 esemplari. Questo lo rese un oggetto del desiderio, molto ricercato.

Successivamente, l’azienda Vitra ne riprende il modello, fedele all’originale, riproponendolo anche in colore nero. Sia per il rivestimento dei cuscini, sia per la struttura portante in acciaio.

Il nome goloso del divanetto

Questo divano, formato da pastiglie morbide colorate e rotonde, prende il nome dai bon bon di zucchero americani, conosciuti come ‘marshmallow’, appunto. Dal nome all’estetica, il sofà grida all’eccentricità e dolcezza, suscitando fascino e stupore nelle persone.

L’ideazione del Marshmallow sofà era destinata sia ad uso domestico che ad atri e pubblici edifici.

Foto di copertina: Paula Creative Commons – https://www.flickr.com/photos/7193017@N07/1312721644

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il divano Marshmallow è considerato il più iconico di tutti i divani modernisti.
  • Il prodotto esiste in due lunghezze: la versione da 132 cm circa, con 18 cuscini in una serie da 4-5-5-4 e un altro con lunghezza da 261 cm, con 38 cuscini con serie da 9-10-10-9 (versione molto rara).
  • Dei 186 divani prodotti della serie limitata, il prezzo di vendita è di circa o più di $ 15.000.

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