L’arredamento sostenibile è un’esigenza oltre che una tendenza. Arredare casa in modo sostenibile vuol dire valutare ogni singola scelta in relazione a quello che può essere l’impatto ambientale e quindi anche nell’ottica di una riduzione di consumi energetici, per un risparmio anche economico. Parlare di arredamento sostenibile per l’home office vuol dire fare scelte ben precise sia per quel che concerne l’arredamento sia per che riguarda i rivestimenti, le finiture, le pitture e i prodotti utilizzati per la pulizia degli spazi.
Home office sostenibile: utilizzare materiali riciclati ed ecofriendly
Adottare strategie per rendere sostenibile il proprio ufficio vuol dire partire dalla scelta di materiali riciclati ed ecofriendly. Gli arredi di un home office sostenibile possono essere realizzati in resina riciclata, sughero e tessuti naturali. Primo tra tutti, il legno, può essere il materiale principale dei mobili di un home office green. Il legno è un materiale indubbiamente ecologico, ad impatto zero e dal design unico. Accanto al legno anche il bamboo, molto apprezzato perché particolarmente versatile, flessibile, leggero e resistente allo stesso tempo.
Home office sostenibile: scegliere le piante per purificare l’ambiente
L’aria di un home office risente indubbiamente dell’inquinamento ambientale esterno ed interno dovuto al rilascio di micro particelle volatili e semi volatili prodotte da colle e vernici usate per i mobili, prodotti per la pulizia e apparecchi elettronici come computer e stampanti. Gli schermi dei computer infatti, così come le stampanti, rilasciano sostanze inquinanti dannose per la nostra salute. Ad impattare sulla salubrità dell’ufficio anche l’inquinamento elettromagnetico dovuto al Wi-Fi, immancabile ormai per poter lavorare.
In un home office è forte quindi la presenza di formaldeide, benzene, xilene e toluene prodotto dagli schermi dei pc: tutte sostanze nocive per il nostro organismo. I sintomi più comuni sono mal di testa, irritazione delle vie respiratorie e allergie.
Esistono piante capaci di purificare l’aria che respiriamo. La loro presenza in ufficio quindi non ha solo un valore decorativo ma di filtraggio dell’aria. Il Ficus, l’aloe vera e l’edera, per esempio, sono in grado di rimuovere dall’ambiente grandi quantità di formaldeide. L’Anturio è una pianta molto decorativa per i suoi fiori, capace di catturare le particelle di ammoniaca presenti nell’aria.
Home office sostenibile: spazio alle energie rinnovabili
Il crescente consumo energetico, l’esaurimento delle risorse e la crescita delle emissioni in atmosfera hanno reso sempre più urgente la ricerca di soluzioni alternative per la produzione di energia. All’efficientamento energetico degli uffici deve seguire l’integrazione con sistemi per la produzione di energie rinnovabili.
Un home office sostenibile deve puntare al risparmio energetico e quindi all’efficientamento dei sistemi esistenti, utilizzando fonti energetiche alternative e sostenibili. Lo scopo è quello di soddisfare i bisogni sul luogo di lavoro consumando meno energia e producendo la quantità necessaria in modo sostenibile attraverso l’integrazione delle fonti rinnovabili.
Piccoli gesti eco-sostenibili!
Per rendere sostenibile un home office è bene ricordare anche di cambiare qualche cattiva abitudine e imparare invece a:
- riutilizzare mobili e scrivanie o acquistare arredi realizzati con materiale riciclato;
- tinteggiare le pareti con pitture naturali, prive di solventi o prodotti chimici;
- non sprecare la carta e preferire i documenti digitali;
- puntare alla raccolta differenziata.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Il 95% degli italiani pensa sia fondamentale che gli investimenti personali debbano essere riversati sulla costruzione di una casa sostenibile ed ecologica, attenta all’ambiente, con spazi verdi per coltivare autonomamente frutta e verdura (il 47% li ritiene uno degli elementi fondamentali per la casa del futuro).
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