Piastrelle di ceramica sostenibili per un’edilizia sempre più green
Piastrelle sostenibili: la nuova norma ISO 17889-1 sulla sostenibilità delle piastrelle di ceramica è stata introdotta nel 2021. Ciò perché sempre più progettisti, imprese edili e produttori di materiali sono consapevoli della necessità di azioni concrete per la salvaguardia ambientale e per la salute dell’uomo.
Pertanto, i materiali e la loro produzione sono fondamentali per poter raggiungere questi obiettivi. Tanto che l’International Organization for Standardization (ISO), è giunta a definire il primo standard mondiale che riguarda le piastrelle di ceramica sostenibili.
La nuova norma ISO 17889-1 sulla sostenibilità delle piastrelle di ceramica
La nuova norma ISO 17889-1 sulla sostenibilità delle piastrelle di ceramica è stata presentata giovedì 30 settembre 2021, in occasione di Cersaie, il Salone Internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredo bagno. La presentazione è avvenuta durante il convegno ‘Piastrelle sostenibili? Adesso c’è una norma ISO’.
In particolare la norma ISO 17889-1:2021 “Ceramic tiling systems — Sustainability for ceramic tiles and installation materials – Part 1: Specification for ceramic tiles” riporta i requisiti di sostenibilità per le piastrelle di ceramica secondo criteri ambientali, economici e sociali e permette a progettisti ed utenti finali di scegliere i prodotti che possono contribuire maggiormente alla sostenibilità degli edifici.
Quindi, questa rappresenta il primo standard di prodotto sulla sostenibilità a livello mondiale per il settore delle costruzioni e si pone quale riferimento per valorizzare prodotti di eccellenza. Tra cui spiccano le produzioni delle aziende ceramiche italiane, che da sempre si distinguono per investimenti e ricerca nel contenimento delle emissioni e ottimizzazioni dei processi produttivi.
Inoltre, lo standard è anche in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) definiti dall’ONU nell’Ambito dell’Agenda 2030, in particolare il numero 12 su consumo e produzione responsabili.
Le caratteristiche dello standard
La nuova norma ISO definisce metriche standardizzate di valutazione del livello di sostenibilità delle piastrelle di ceramica. Lo standard è costituito da 38 indicatori suddivisi tra vari ambiti:
- ambientali,
- sociali,
- economici.
Presenta anche una struttura multi-rating che permette di valorizzare il livello di performance raggiunto dai prodotti. Inoltre, per il futuro è previsto lo sviluppo di una seconda parte della norma ISO 17889, relativa ai materiali per la posa delle piastrelle come adesivi, fughe e membrane.
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Confindustria Ceramica e la sostenibilità delle piastrelle
La simulazione portata avanti da Confindustria Ceramica ha illustrato l’applicazione della norma ISO 17889-1 utilizzando i dati medi del settore delle piastrelle di ceramica. In particolare quelli pubblicati nel Rapporto Integrato, documento che riporta, dal 2010, i fattori di impatto e le prestazioni ambientali delle industrie produttrici di piastrelle.
Questa ha evidenziato una situazione di eccellenza per il comparto, in quanto tutti i requisiti obbligatori, 15, sono soddisfatti.
Pertanto, grazie all’accordo siglato tra Confindustria Ceramica, socio fondatore del Green Building Council Italia, e la Regione Emilia-Romagna, con il supporto tecnico del Centro Ceramico, la nuova norma ISO rappresenta un ulteriore strumento che esprime l’attenzione del settore all’ambiente e ai temi della sostenibilità. Inoltre, dà la possibilità di valorizzare l’uso di prodotti ceramici conformi alle specifiche della ISO 17889-1 nelle certificazioni di edilizia sostenibile.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Il fatturato del settore ceramico italiano è in grado di produrre 5,5 miliardi di euro all’anno.
- Le aree in cui si concentra la produzione di ceramica in Italia, quindi Sassuolo, Imola, Modena e dintorni, contano ben 236 aziende con 27.000 lavoratori tra operai e addetti alla vendita.
- Dai dati di Confindustria Ceramica, relativi al 2020 il fatturato totale delle aziende italiane di piastrelle raggiunge i 5,13 miliardi di euro (-3,9%), derivante per 4,4 miliardi dalle esportazioni (-2,2%; quota dell’86% sul fatturato) e per 720 milioni di euro da vendite in Italia.
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