Dopo un’analisi condotta da Ispra, si evince come i virus e i batteri che hanno causato la distruzione di diverse piante, si sono diffuse tramite le specie ornamentali e non autoctone. Scopri alcuni consigli e suggerimenti su quali piante autoctone coltivare in giardino o in balcone.
Piante autoctone da coltivare: consigli e suggerimenti
Ispra, dopo uno studio condotto sulle specie di piante aliene, ha evidenziato come queste possono essere causa di rischio per la biodiversità degli organismi tipici delle terre italiane. In particolare, lo studio prende il nome di “Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services”.
Questo, si occupa di studiare come le specie aliene sono causa di “malattie, distruzione dei raccolti e danni a edifici e arredi”. Dall’analisi, in particolare, è emerso come ben 37 mila specie aliene siano “state introdotte dalle attività umane in tutte le regioni e i biomi della Terra. In Italia, “sono state identificate oltre 3.500 speciealiene, di cui 3.363 attualmente presenti. Molte sono arrivate con merci o mezzi di trasporto”.
Come valorizzare le specie di piante autoctone?
Per evitare che nei territori si sviluppino specie di piante aliene dalle coltivazioni consuete, una buona idea potrebbe essere quella di puntare sulla coltivazione di piante che sono tipiche del territorio. In questo modo, infatti, valorizzando le piante autoctone, sarà possibile valorizzare automaticamente la natura italiana e ottimizzarla al meglio.
Uno dei consigli principali dell’Ispra, ad esempio, è quello di utilizzare un codice di etichettatura che consente di fornire una serie di “informazioni sui possibili rischi per l’ambiente e raccomandazioni per la gestione della pianta in giardino”.
Tali consigli sono stati prescritti dall’Ispra in un documento datato 2022, dove si mette in evidenza il progetto ASAP-Alien Species Awareness Program.
Dal programma, nello specifico, si evince come le piante straniere non vengono considerata un problema se coltivate in balcone. Nel caso in cui, invece, vengono coltivati in campagna, questi potrebbero avere delle influenze negative sull’habitat, influenzando le estinzioni di piante ed animali di almeno un 60%.
Quali sono le piante ornamentali da scegliere per il proprio giardino?
Tra le piante ornamentali che è possibile scegliere per ornare giardini o balconi, è possibile citare:
- Salvia;
- Achillea Millefolium;
- Luzula Nivea;
- Asarum europaeum;
- Lythrum salicaria.
Salvia
Utilizzata sia dagli antichi greci e romani, la salvia cresce nelle aree mediterranee da molti secoli. Una buona idea potrebbe essere quella di esporre la pianta al sole, così da garantire un profumo intenso e fresco. La pianta non richiede una particolare attenzione ed è semplice da coltivare, l’importante è non posizionarla di fianco al rosmarino. Entrambe le piante, infatti, producono un’alta quantità di radici e queste, se poste vicine, potrebbero rischiare di soffocarsi a vicenda.
Achillea Millefolium
Tipica dell’Italia settentrionale, l’achillea Millefolium si presenta come una pianta facile da trovare nei sentieri che portano sulle Alpi. Si tratta di una pianta molto delicata e dall’aspetto elegante, che da vita a fiori rosa chiaro, bianchi, viola o gialli.
Asarum europaeum
La caratteristica principale che distingue questa tipologia di pianta è la capacità di crescere anche in ambienti non soleggiati e di creare un vero e proprio manto di foglie dal colore verde intenso. Nei mesi primaverili, inoltre, la pianta da origine a piccoli fiori rossi.
Lythrum salicaria
Tipica in tutta l’Italia, in realtà la pianta è solita svilupparsi lungo laghi e torrenti. Si tratta di una pianta ideale da coltivare per il giardino o per il balcone, in quanto non necessita specifiche cure. Inoltre, è bene evidenziare che la pianta può essere utilizzata per l’insalata o, nel caso in cui i germogli vengono seccati, possono diventare un surrogata del tè.
Luzula nivea
Sviluppata sulle Alpi o sui Pirenei, la pianta è solita crescere lungo la catena appenninica. Il suo nome, nivea, deriva dai fiori bianchi tipici della pianta.