L’hashtag #Lavazza è salito al primo posto nei trend topic, tra chi critica e chi lo difende. Ma lo spot dell’azienda italiana produttrice di caffè rimane una scelta geniale e coraggiosa
Musica di sottofondo di Ezio Bossio, parole di Charlie Chaplin (quelle del ‘Discorso all’Umanità’ del film ‘Il Grande Dittatore’). A 80 anni di distanza Chaplin riesce ancora a scuotere gli animi e i suoi monologhi non hanno perso il loro fascino. Le immagini del nuovo spot Lavazza mostrano immagini di unione, amore e uguaglianza. E fanno indignare nostalgici di ogni sorta, che giurano che boicotteranno il prodotto italiano.
Le parole di Chaplin fanno ancora scandalo dopo 80 anni
Il Grande dittatore e il genio di Chaplin dunque sembrano avere colpito ancora nel segno, se a distanza di quasi un secolo mantengono intatto il potere di disturbare razzisti, antisemiti e sovranisti di ogni sorta.
Uno spot abbastanza insolito per l’azienda di caffè di Torino, che sta dividendo gli animi tra gli utenti sulla pagina Youtube del brand e sui social.
Ma gli apprezzamenti sono superiori alle critiche e c’è chi afferma che il discorso di Charlie Chaplin, utilizzato da lavazza, non solo sia uno dei più grandi della storia del cinema ma uno dei più grandi della storia dell’umanità. “Il Grande Dittatore andrebbe fatto vedere a tutti – dice una utente di twitter – nelle scuole di qualsiasi ordine e grado, alla faccia delle lamentele”.
https://www.youtube.com/watch?v=P9cxIxMatnE
Il testo del discorso di Chaplin
“Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti. La natura è ricca. È sufficiente per tutti noi. Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore. Vi avete il potere di rendere questa vita libera e magnifica, di trasformarla in un’avventura meravigliosa. Combattiamo per un mondo nuovo, un mondo giusto, che dia a tutti un lavoro. Ai giovani un futuro e agli anziani la sicurezza. Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso, diano a tutti gli uomini il benessere. Uniamoci tutti!”
Un monologo condivisibile, dunque, che parla di amicizia, amore, rispetto per l’ambiente.
“Più che macchine ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è vuota e violenta e tutto è perduto.” diceva Charlie Chaplin
Qui il monologo completo del film.
Del resto alle critiche ci siamo abituati. Anche Ikea fu attaccata duramente sui social dagli omofobi per avere trasmesso una immagine di famiglia allargata. E il brand svedese ne usci ancora più forte e vittorioso di prima.
Lo ricordiamo in questo nostro articolo di qualche tempo fa.
Da Ikea un video contro l’omofobia: «Fatelo a casa vostra, ma casa vostra è ovunque»
I social dunque non hanno diffuso solo l’irritazione di una piccola parte del pubblico. Molti, molti più utenti hanno mostrato il loro sostegno e l’apprezzamento per la scelta coraggiosa di questa azienda.
Forse è rimasto ancora qualche briciolo di speranza per l’Umanità.
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Lo straordinario video della compagnia aerea scandivava Sas che ha fatto infuriare l’estrema destra
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- Chaplin iniziò a girare il film “Il Grande Dittatore” nel 1939, all’alba del secondo conflitto mondiale, distribuendolo negli Stati Uniti a partire dal 16 ottobre 1940, quando l’America non era ancora entrata in guerra con la Germania e si era all’oscuro degli orrori di persecuzione antisemita.
- Il film di Chaplin venne vietato in tutta l’Europa nazifascista. Nel film non si nomina esplicitamente Hitler, che diventa Hynkel, dove la Germania è la Tomaia e Mussolini si chiama Napaloni. Ma il concetto è chiaro.
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