Perché le case vengono messe all’asta?

Casa all'asta

Il mercato immobiliare delle aste

Il settore immobiliare è stracolmo di aste giudiziarie, vi sono molti immobili legati ad ipoteche e poi coinvolte nelle aste. Le case all’asta sono inserite  per via di particolari circostanze.

Perché le case vengono messe all’asta?

Gli immobili possono essere inseriti nelle aste giudiziarie per svariati motivi, molte volte legati alle possibilità economiche del proprietario. Dietro ad ogni asta c’è un motivo, che può essere legato a problemi economici dell’ex proprietario, per esempio debiti. Tutte quelle spese legate al mutuo possono portare il proprietario in situazioni rischiose, lì in quel momento si interviene con l’asta giudiziaria. Oppure, una casa all’asta potrebbe arrivare da un fallimento o da un’esecuzione immobiliare, che porta la banca o chiunque vanti il debito a mettere in atto la procedura dell’asta. Per esempio, un pignoramento immobiliare può anche arrivare a durare diversi anni, perché tra un’asta e l’atra può passare diverso tempo. Ma la domanda da porsi è: Cosa succede dopo la procedura di pignoramento? Ecco gli step successivi al pignoramento immobiliare:

  • Dopo aver ricevuto la notifica di pignoramento, è il momento in cui entra in scena un perito qualificato, specializzato nella valutazione immobiliare. Il perito redigerà una relazione molto dettagliata, sia sulla qualità e sia sulle condizioni dell’immobili.
  • Il secondo step sarà compiuto dal Tribunale. Dovrà essere fissata una data dell’asta, in cui si stabilirà il prezzo minimo per far partire l’asta. Ovviamente, il prezzo sarà più basso del valore reale dell’immobile in questione.
  • Il terzo step: nel caso in cui non ci sia stata alcuna offerta, il Tribunale ribasserà il prezzo, arrivando fino ad un 50% in meno. Per permettere a più offerenti di accedere all’asta in questione, così da avere più bacino d’acquisto.

Case autosufficienti: cosa sono e quanto costano

Dopo quanto tempo si deve lasciare l’immobile finito all’asta?

La domanda da porsi è: dopo quanto si lascia l’immobile? Ebbene sì, l’immobile finito all’asta va lasciato solo nel caso in cui non verrà emesso il decreto di trasferimento. Il giudice emetterà il decreto di trasferimento, solo nel momento in cui l’immobile sarà venduto. Quindi, finché l’immobile non sarà aggiudicato ad un nuovo proprietario, la persona che ci vive continua a stare lì. Chiaramente è prevista una possibilità per il debitore di arrivare ad un accordo con il proprietario, per esempio per garantirsi più tempo per il trasferimento. Nel caso in cui il nuovo proprietario non permetterà al debitore maggiore tempo, allora dovrà lasciare l’immobile entro i termini prestabiliti dal Tribunale. Automaticamente, una volta che il proprietario lascerà l’immobile, la casa sarà libera ed acquistata dal nuovo proprietario all’asta giudiziaria.

Le tendenze del mercato immobiliare nel 2022

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo un’indagine condotta dal Centro studi AstaSy Analytics, nel 2021 sono finite all’asta ben 126.083 le unità immobiliari. Il numero è in lieve aumento nel 2022, si tratta di un aumento del (+8,10%) rispetto al 2021. Anche se, rispetto al periodo pre-Covid 19 si rileva un calo del 38.38%. Nel 2021 le case all’asta, sono state per il 42,15% nelle regioni del Nord Italia, per il 27,75% nelle regioni centrali e il 12% nelle isole.
  • Situata a Conwy, nel Galles, la casa più piccola della Gran Bretagna è conosciuta Quay House. Misura 72 pollici di diametro, 122 pollici di altezza e 120 pollici di profondità. Fu costruito nel XVI secolo e, nonostante le sue dimensioni, fu dimora di numerose famiglie nel corso delle generazioni.
  • Generazioni di presidenti americani hanno chiamato la “Casa Bianca” , ma ufficialmente non l’hanno chiamata “La Casa Bianca”. Venne chiamata anche la “Residenza Esecutiva”, o “Casa del Popolo”. È stato Theodore Roosevelt a decidere di rendere ufficiale “La Casa Bianca”.

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