Quante volte percorrendo in auto le strade statali vi è capitato di notare delle costruzioni rosse con su la scritta “Casa cantoniera”? Vi siete mai chiesti il motivo di questo colore? Scopriamo insieme perché le case cantoniere hanno tutte lo stesso colore rosso.
Perché le case cantoniere sono rosse?
Le case cantoniere, che prendono il nome dai cantonieri, il personale addetto alla manutenzione delle strade, hanno tutte lo stesso colore. Si tratta di una particolare tonalità dell’intonaco usato, conosciuta con il nome di rosso pompeiano o aziendale.
Il motivo di tale scelta stilistica risiede nella riconoscibilità istituzionale, ovvero nella sua connotazione visiva. Questo colore funge da elemento distintivo, univoco e iconico. Non è un caso, infatti, che nell’immaginario collettivo questa tipologia di rosso riporta subito alla mente proprie le storiche case cantoniere. Di contro anche se non leggiamo la scritta “Casa cantoniera” sappiamo già che si tratta proprio di questa. Tale dicitura è inoltre accompagnata dal numero della strada statale e del chilometro corrispondente sulla quale la casa si affaccia.
La storia delle case cantoniere
Queste costruzioni rappresentano, indubbiamente, un simbolo indelebile della storia del nostro Paese. Con la legge n. 1094 del 17 maggio 1928, fu istituita in Italia l’Azienda Autonoma Statale della Strada (A.A.S.S) con lo scopo di gestire le strade del territorio nazionale. L’Ente statale ricopriva un compito ben preciso: assumere la gestione tecnica delle strade più importanti d’Italia, che per l’occasione, assunsero la denominazione di strade statali.
Per fare ciò si è resa necessaria la figura del cantoniere, ovvero chi nella pratica si occupava di assolvere tale compito: tenere in buono stato la strada e il terreno annesso. Al cantoniere doveva essere assicurata una casa che fungesse sia da abitazione per sé e per la sua eventuale famiglia, sia da punto di riferimento lungo le strade. In merito a quest’ultimo aspetto era indispensabile che l’edificio fosse dotato di locali adibiti a depositi per attrezzi e macchinari necessari per lo svolgimento del servizio. Ed è così che nascono le case cantoniere dal caratteristico colore rosso dell’intonacatura esterna. Immediatamente visibili e riconoscibili.
La distribuzione sulla rete stradale nazionale prevedeva almeno un cantoniere ogni 4 km e un capo cantoniere ogni 30. Il personale veniva rifornito periodicamente di idonee divise e controllato affinché si vestisse in modo consono. Inoltre al fine di valorizzare l’immagine istituzionale ricoperta da queste case, vennero istituiti dei premi annui per tutti coloro che si distinguevano per la buona conservazione dell’alloggio e per l’abbellimento floreale esterno. Con il Decreto del 27/6/1946, sarà poi soppressa l’A.A.S.S. e istituita l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade (A.N.A.S). Col passare degli anni la figura del cantoniere è andata scomparendo e così le case sono rimaste disabitate.
Recupero e valorizzazione
Attualmente è in corso un progetto di recupero e valorizzazione delle case cantoniere che intende trasformare queste icone storiche in ostelli e punti di ristoro. Nel 2015 è stato siglato un accordo tra il MiBACT, MIT, ANAS e Agenzia del Demanio che prevede lo stanziamento di fondi per un progetto guida di trasformazione e sviluppo delle ex case cantoniere. Per il momento, tale iniziativa riguarda solo una trentina di immobili che si trovano in zone culturali e turistiche.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Le case cantoniere attualmente sono di proprietà del Demanio ma gestite all’Anas. Secondo i più recenti dati dell’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade ad oggi esistono circa 1244 case cantoniere su tutto il territorio. Circa la metà di esse viene utilizzata come sede operativa dell’Anas, per il personale di servizio o come magazzini.
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