Viaggiare a Pasqua 2022
Nonostante la fine dello stato di emergenza legato alla pandemia da COVID-19, gli italiani non sembrano ancora intenzionati a riprendere a viaggiare a Pasqua.
Questo è il quadro che emerge dai sondaggi più recenti, che non lasciano ben sperare nemmeno per i prossimi mesi estivi. Su tutto pesa anche il caro energia e la guerra in Ucraina.
Viaggiare a Pasqua il peso della guerra
Da un recente sondaggio condotto da Radar Swg e dall’Osservatorio di Confturismo a marzo 2022, i cui dati sono stati pubblicati in un nota di Confcommercio, emerge che nonostante la voglia di tornare a viaggiare, a Pasqua 2022 saranno in pochi a farlo.
I numeri parlano di circa 8 milioni di italiani intenzionati a partire di cui solo la metà 4 milioni, hanno già programmato la partenza.
Certo è che in questi due anni il peso della pandemia e delle conseguenti restrizioni si è fatto sentire non poco. In concreto questo si è tradotto in un crescente desiderio di concedersi un viaggio, una vacanza lontano da casa.
A conferma di questo i dati di un sondaggio commissionato ad Swg da Trainline, piattaforma tecnologica digitale internazionale. Da cui emerge che i viaggi sono stati in cima ai desideri per la ripartenza, con ben il 55% degli italiani che voleva tornare a viaggiare.
Tanto è vero che, prima dell’inizio dello scontro in Ucraina, le aspettative per il settore alberghiero ed affini, erano molto alte. Ma da febbraio, con i tanti rincari (caro benzina e caro bollette in primis) quali conseguenze indirette del conflitto, in molti hanno cambiato le priorità. Gli aumenti hanno di fatto scoraggiato gli italiani, con conseguenti tagli sulle spese non essenziali, come appunto i viaggi.
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Viaggi: come saranno le vacanze di Pasqua
Tra coloro che hanno comunque deciso di trascorrere la Pasqua in viaggio le mete principali prevedono spostamenti ridotti e di breve durata per circa la metà dei vacanzieri. Viaggi preferibilmente all’interno della regione di residenza e mediamente con un solo giorno di pernottamento.
Le destinazioni estere sono invece in programma solo per il 6% di italiani. Un numero basso se si pensa che nel 2019 in pre-pandemia la media era intorno al 13%.
Ad aumentare di contro saranno le vacanze nelle seconde case al mare o in montagna. Sono state la soluzione ottimale per vacanze low-cost anche in periodo di pandemia e pare che saranno scelte anche quest’anno da 5 italiani su 10, quando invece nel 2019 erano solo il 40% .
A livello economico, stando al sondaggio Swg, ben 4 intervistati su 10 prevedono che la spesa per le vacanze, si attesterà sui livelli dello scorso anno. Ma 2 su 10 spenderanno addirittura tra il 10% e il 25% in meno.
Viaggiare: le intenzioni per l’estate 2022
Le previsioni per l’estate 2022 tendenzialmente non cambieranno molto. Infatti, sembra esserci molta preoccupazione nel settore turistico alberghiero. Ed è comprensibile se si considera che 8 intervistati su 10 sostengono che, vista la situazione attuale o rinunceranno a partire o ridurranno i giorni e le spese delle vacanze.
Un cambio di tendenza che si è cominciato a registrare solo nell’ultimo mese, poiché a inizio anno i sondaggi davano previsioni molto più positive rispetto ad oggi.
L’osservatorio EY Future Travel Behaviours ad esempio, aveva fotografato le intenzioni per il 2022 con un auspicato ritorno alla normalità. Tanto è vero che ben il 60% di intervistati sperava di tornare alle stesse abitudini di viaggio pre-pandemia o persino aumentare il numero di viaggi.
Gli effetti della guerra
Purtroppo gli effetti della guerra si sono fatti sentire e continueranno a farlo. Perciò, in molti sostengono che le vacanze dell’estate 2022 per chi deciderà di viaggiare, saranno le più care rispetto a quelle dello scorso anno e, più in generale, degli altri anni.
Per questo nei consumi culturali, di cui fanno parte anche i viaggi, oggi prevale nettamente la rinuncia tout court. Mentre per la ristorazione e l’intrattenimento, la scelta prevalente è quella di ridurre il numero delle occasioni di acquisto.
Stando ai dati del sondaggio condotto da Radar Swg e dall’Osservatorio di Confturismo, il 60% degli intervistati dichiara di aver già modificato le proprie abitudini di consumo. I primi tagli interessano proprio il campo della ristorazione, le vacanze e la cultura. Tagli che vanno ad influire su un mercato, quello del turismo già penalizzato causa Covid. Nel quale, si dice mancassero tra il 2019 e il 2021, già 60 milioni di arrivi e 160 milioni di presenze e a cui da sommare i 22 milioni di viaggi all’estero in meno compiuti dagli italiani.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo il sondaggio condotto da Swg e commissionato da Trainline rivela che gli italiani per la loro vacanza ideale per il 66% prediligono il mare, il 56% le città d’arte, il 41% la montagna e il 34% le grandi metropoli. Lo stesso sondaggio rende noto anche che durante le vacanze gli italiani cercano: per il 42% il relax mentre per il 30% arte e cultura.
- Per il weekend di Pasqua la piattaforma Trainline ha rilevato le tre mete preferite degli italiani da raggiungere in treno sono al primo posto Roma (con il 24% delle preferenze), al secondo Napoli (11%) al terzo Firenze (8%).
- Secondo la ricerca del World Travel & Tourism Council, nel 2020, quando la pandemia ha quasi bloccato i viaggi internazionali, il settore ha perso 62 milioni di posti di lavoro e diminuito il contributo al Pil globale di 4,5 trilioni di dollari.
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