Quando si ristruttura una casa può capitare che si debbano realizzare delle pareti divisorie per interni. Fondamentali soprattutto se si vogliono creare nuovi ambienti. Le pareti divisorie possono essere realizzate con materiali diversi. Di conseguenza si possono ottenere risultati differenti a seconda dello stile che si vuole ricreare nella propria casa.
Le pareti divisorie per interni in cartongesso
Tradizionalmente quando si parla di pareti divisorie si pensa a manufatti in blocchi di laterizio, in calcestruzzo alleggerito o in cartongesso. Sono i materiali più comuni anche perché rispondono alle più classiche esigenze di isolamento acustico e termico, robustezza e resistenza al fuoco e hanno la capacità di contenere gli impianti sottotraccia.
Tra queste tre tipologie quelle di più rapida esecuzione per la realizzazione di pareti divisorie interne, sono le pareti in cartongesso.
Esse rientrano nei sistemi a secco, in quanto la posa avviene senza l’utilizzo di acqua o malte premiscelate. Non prevedono tempi di asciugatura e non necessitano di intonacatura ma è sufficiente una rasatura. Inoltre, il cartongesso consente ampie possibilità progettuali. Una parete in cartongesso infatti non ha solo la funzione di separare gli spazi, ma può anche essere sfruttata per arredare un ambiente, tanto da poter diventare il punto focale di una stanza.
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Pareti divisorie in vetro
Per far si che una parete divisoria diventi l’elemento principale che arreda una stanza, bisogna scegliere con attenzione il materiale e i colori.
Tra le ultime tendenze di arredo oggi spiccano le pareti divisorie in vetro. Perfette se si vogliono mantenere luminosi e visibili due spazi contigui, come il soggiorno e la cucina o la camera da letto e la cabina armadio.
La soluzione più versatile e adatta alle abitazioni moderne, prevede pareti scorrevoli, quasi sempre da realizzarsi su misura. In questo modo si ha la possibilità di avere ambienti aperti o chiusi a seconda delle esigenze e dei momenti della giornata.
Per mantenere la luminosità e scegliere la privacy si può sempre optare per vetri trasparenti, temperati, acidati o decorati.
Le pareti divisorie in vetro sono molto usate negli uffici; in casa possono essere utili se si deve realizzare una postazione lavoro. Garantiscono l’isolamento acustico e una buona illuminazione, utilissime a chi ha bisogno di uno spazio per studiare o lavorare.
Pareti divisorie in legno
Le pareti divisorie interne in vetro si prestano sia a spazi grandi che piccoli. A seconda delle esigenze, si possono scegliere pareti scorrevoli o ad apertura a battente.
Un altro materiale che si può usare per realizzare pareti divisorie è il legno. Una soluzione consigliata a chi cerca un modo veloce e poco costoso per dividere gli ambienti. Ovviamente, questo dipende molto dal tipo di legno che si sceglie. In quanto si va dal pregiato legno massello, fino alle soluzioni più economiche in lamellare o legno compensato. Oltre ad essere un pratico elemento per suddividere lo spazio, il legno può anche risultare molto caratterizzante e decorativo.
Le pareti divisorie in legno si realizzano con blocchi di legno prefabbricato, che fungono da intelaiature. All’interno di questa struttura viene poi alloggiato il materiale isolante che può di vario tipo a seconda delle esigenze abitative dei fruitori finali.
Un buon isolamento acustico e termico è sempre importante, perché aumenta notevolmente il benessere e l’efficienza energetica, soprattutto in ambienti delicati come la camere da letto.
Le pareti in legno oltre ad essere di facile montaggio e smontaggio, hanno anche il notevole vantaggio di poter ospitare al loro interno sia gli impianti più comuni che i collegamenti domotici.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo i dati rilasciati dell’Osservatorio SAIE, a seguito di un indagine realizzata da Senaf su un gruppo selezionato di aziende attive nel campo della produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni gli incentivi ritenuti più utili sono per il 74% il Bonus ristrutturazione, seguito dall’ Ecobonus con il 69% e dal e Superbonus 110% per il 68%.
- Dall’analisi dell’Osservatorio Findomestic di Novembre 2021 emerge come l’intenzione di acquistare casa sia scesa negativo segnando un -3,8% rilevato a fine ottobre rispetto al mese precedente.
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