Origami, l’arte giapponese di creare figure piegando fogli di carta

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La tecnica giapponese degli Origami di carta può essere applicata nell’Home Decor per dare un tocco originale al nostro habitat.

Pieghe e geometrie perfette sono alla base dell’antica arte giapponese, la cui realizzazione dona immediatamente relax e armonia a chi la pratica. Facciamo oggi un viaggio esplorativo sulle origini e l’uso di questi piccoli e preziosi oggetti di design realizzati con la carta.

L’arte di piegare la carta: il significato simbolico

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Che significato hanno gli Origami?

L’origami è l’arte giapponese di piegare la carta (ori-gami, in giapponese, oru piegare e kami carta).  Alla base dei principi che la regolano vi sono i principi shintoisti del ciclo vitale e dell’accettazione della morte come parte di un tutto: la forma di carta, nella sua complessità e fragilità, è simbolo del tempio shintoista che viene ricostruito sempre uguale ogni vent’anni, e la sua bellezza non risiede nel foglio di carta.

Alla morte del supporto, la forma viene ricreata e così rinasce, in un eterno ciclo vitale che il rispetto delle tradizioni mantiene vivo.

Origami per decorare casa
Origami, per decorare casa – Canva

Perché si fanno gli Origami? Dalle origini ad oggi

Sin dai tempi antichi, gli origami venivano utilizzati per riporre piccoli oggetti di uso comune e domestico in piccoli contenitori di carta piegati opportunamente secondo le necessità. Le erbe medicinali venivano custodite in scatolette o cofanetti (tsu-tsumi) che, realizzati in carta, permettevano di mantenere il giusto grado di umidità naturale e una perfetta traspirazione, senza comprimere le erbe stesse.

L’arte dell’origami, tramandata di generazione in generazione, veniva, e viene anche oggi, insegnata ai bambini in tenera età, in modo che possano realizzare essi stessi i propri giochi: l’elmetto samurai (kabuto) è una tra le figure più popolari; inoltre, non dimentichiamo che i primi aquiloni nacquero come origami volanti. Allo stesso modo, nel rispetto delle tradizioni, alle bambine venivano insegnate quelle forme di origami che, dopo il matrimonio, avrebbero dovuto abbellire la loro casa.

Kabuto - Origami, Elmetto Samurai
Kabuto – Elmetto Samurai – Canva

Piccoli oggetti di design e sostenibili

A questo punto possiamo passare alle tecniche di base per realizzare piccoli oggetti in maniera sostenibile per dare un tocco di design al nostro habitat e che può essere un momento di relax o pedagogico da vivere con i più piccini.

Tecniche e base per realizzarli

Il procedimento per la maggior parte degli origami si può suddividere in semplici passi costituiti da un succedersi di pieghe. Vediamo le principali con alcuni esempi:

  • piega a valle, ottenuta piegando il lembo del foglio in modo che all’osservatore la piega così ottenuta formi un avvallamento;
  • piega a monte, ottenuta piegando il lembo del foglio in modo che all’osservatore la piega così ottenuta formi uno spigolo;
  • piega a fisarmonica o doppia piega semplice, costituita da una piega a valle ed una a monte successiva;
  • piega a libro, una piega a valle che coinvolge una parte di foglio già modellata da altre pieghe, che viene così mossa lungo una direttrice come, appunto, se si stesse sfogliando un libro;

Inoltre, numerose figure origami prendono le mosse da una forma di base, una figura piana semplice realizzata sempre nello stesso modo e da cui si sviluppa la variazione che porta alla figura completa.

Le principali basi sono:

  • base aquilone, costituita dalla piegatura di due lati del foglio adiacenti allo stesso angolo di modo che combacino lungo la diagonale e poi da una piegatura lungo quella stessa diagonale;
  • base pesce, una complessa forma il cui risultato finale è un rombo, così chiamata perché da essa si sviluppa in poche mosse la forma della carpa;
  • base quadrata, una base che assume la forma indicata dal suo nome dopo due successive pieghe a valle di un quadrato lungo le diagonali;
  • base triangolare, una base che assume la forma indicata dal suo nome dopo due successive pieghe a valle di un quadrato lungo le mediane;
  • base gru, variante della base pesce da cui prende forma in poche mosse la tradizionale gru augurale;
  • base fiore, ibrido tra la base quadrata e la base gru da cui si realizza il crisantemo;
  • base busta, una base che si è diffusa negli anni ottanta ispirata ai passaggi per la realizzazione del crisantemo;
  • base girandola, un’elaborazione della base busta.

Con queste informazioni speriamo di avervi dato un’infarinatura generale del mondo degli origami. Con un po’ di fantasia e creatività è possibile crearne di ogni tipo, con l’obiettivo di decorare i vostri spazi in maniera sostenibile e rilassante.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • L’origami conserva un ruolo importante in numerose altre festività giapponesi. Durante il capodanno, ad esempio, è usanza realizzare origami e kirigami, le cartoline augurali 年賀状, nengajō, le buste di denaro per i bambini お年玉, otoshidama e i supporti per il Kagami mochi (鏡餅): il giorno precedente, l’Ōmisoka 大晦日, viene celebrato sostituendo gli origami conservati in casa e i pannelli di carta alle pareti.

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