L’ora legale del 2022 scatterà fra la notte di sabato 26 marzo 2022 e la mattina del giorno seguente. Perciò, da domenica 27 marzo gli orologi di ciascuna abitazione, i computer, gli smartphone ed ogni altro apparecchio elettronico saranno portati avanti di un’ora. Invece, per quanto riguarda la mancata abolizione, l’Italia è stata una fra i paesi ad opporti ad un eventuale cambiamento, per ragioni strettamente economiche.
Ora solare ed ora legale: le differenze
Con il termine ora solare ci si riferisce alla stabilità astronomica del passaggio del Sole per il meridiano locale. Perciò, ogni qual volta il Sole raggiunge il punto più alto, in quel momento le lancette dell’orologio segnano mezzogiorno. Ciononostante, questo riferimento è valido a livello nazionale. Infatti, l’ora locale cambia ogni volta, a seconda del punto del globo in cui ci si trova. Invece, l’ora legale è la convenzione di spostare, durante il periodo estivo, le lancette dell’orologio di un’ ora più avanti. In questo modo, è possibile sfruttare al meglio la luce del sole durante l’intero periodo estivo.
L’ideazione dell’ora legale avvenne nel Regno Unito, grazie a William Willet. Infatti, il costruttore britannico propose alla Camera il progetto di spostare le lancette di un’ora in avanti, per poter risparmiare sull’energia. Così, la Camera dei Comuni approvò, nel 1916, quello che passò alla storia come il c.d. British Summer Time. Da allora, molti fra i paesi europei, per ragioni economiche legate alla prima guerra mondiale, imitarono il Regno Unito, introducendo l’ora legale. Fra i paesi che si differenziano in merito a questo particolare orario, si trovano:
- i paesi equatoriali, che non adottano l’ora legale
- i paesi dell’emisfero australe, che seguono un calendario invertito
Ora legale 2022 – il perché della sua mancata abolizione in Italia
All’interno di tutta l’Unione Europea, l’abolizione dell’ora legale è oggetto di dibattito. Attualmente, si seguono le regole stabilite dalla direttiva 2000/84/CE. Per quanto riguarda l’Italia, l’ora legale venne introdotta per la prima volta nel 1916. Dopo varie modifiche dovute al fascismo, nel 2010 l’Italia fissò definitivamente l’orario di inizio e fine dell’ora legale (dalle 2:00 del mattino dell’ultima domenica di marzo fino alle 3:00 del mattino dell’ultima domenica di ottobre). Per quanto riguarda la possibilità dell’abolizione dell’ora legale, tale è in corso dal 2018. Molti paesi, però, fra cui l’Italia stessa, sono in disaccordo. I motivi sono principalmente economici e nello specifico riguardano:
- il fattore risparmio. Ad esempio, nel 2016, grazie alla presenza dell’ora legale, in Italia sono stati risparmiati circa 573 milioni di kilowattora. Si tratta, cioè, del consumo elettrico annuale medio di 210 mila famiglie.
- il fattore sostenibilità. Infatti, grazie all’adozione di questa misura, si evita di immettere nell’aria, con riferimento ad i soli dati italiani, almeno 300 mila tonnellate di anidride carbonica.
Perché si chiede l’abolizione dell’ora legale
Nell’estate del 2018 la Commissione Europea chiese ai propri cittadini di esprimersi sulla volontà di mantenere o meno l’ora legale. Furono più di 4,6 milioni le persone che ne chiedevano l’abolizione. La motivazione di questa risposta largamente diffusa deriva dalla posizione geografica dei rispettivi paesi di provenienza. Infatti, mentre nei paesi del sud (fra cui l’Italia) l’ora legale allunga effettivamente le giornate, nei paesi più a nord l’allungamento delle giornate non produce alcun effetto positivo. Ciononostante, il 26 marzo 2019 il Parlamento Europeo decise che il cambio dell’ora sarebbe stato abolito dopo il 2021. Perciò, dal 2022, ogni singolo Paese avrebbe scelto se mantenere tutto l’anno l’ora legale o quella solare. Tuttavia, a causa dello scoppio della pandemia da Covid-19, la decisione finale sembra sia passata in secondo piano.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Nel periodo di ora legale del 2020, sono stati utilizzati 400 milioni di kilowattora di elettricità in meno. Per la precisione, si tratta di 66 milioni di euro risparmiati. Inoltre, il beneficio è stato anche ambientale (-205.000 tonnellate di anidride carbonica).
- Dal 2004 al 2020, l’elettricità risparmiata con l’ora legale è stata pari a circa 10 miliardi di kilowattora per un controvalore economico di 1 miliardo e 720 milioni di euro.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it