La Giornata mondiale degli insegnanti si celebra ogni anno il 5 ottobre.
Nota anche come “Giornata Internazionale degli Insegnanti”, la Giornata Mondiale degli Insegnanti si è tenuta per la prima volta nel 1994 su iniziativa dell’UNESCO e da allora è stata osservata ogni anno. Viene celebrata in una delle Raccomandazioni dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Si tratta di una occasione per ribadire il ruolo fondamentale di questa professione “delicatissima e di grande responsabilità”, riflettere sulle problematiche condizioni di lavoro cui vengono sottoposti e riconoscere il loro contributo all’istruzione e allo sviluppo.
Il Doodle di Google
Oggi Google celebra la Giornata Mondiale degli Insegnanti con un Doodle molto colorato, con i tre colori primari dominanti.
In alto a a destra il cerchio cromatico di Johannes Itten – un designer svizzero dei primi anni del ‘900 docente della celebre scuola della Bauhaus – che è diventato uno strumento importantissimo per comprendere il ruolo dei colori primari, di quelli secondari e dei complementari.
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Istruzione di qualità
L’Obiettivo 4 di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, “Istruzione di qualità” riconosce il ruolo dell’insegnante e lo inserisce nell’Agenda 2030 sull’educazione.
L’obiettivo è anche quello di offrire opportunità di apprendimento per tutti, con lo scopo di migliorare l’alfabetizzazione mondiale e diminuire l’abbandono scolastico: è infatti noto che la qualità della vita delle persone e di un paese è direttamente proporzionale al livello di istruzione dei singoli individui.
Tanti appuntamenti
Sono molti eventi organizzati nel mondo in questo giorno. In occasione di questa Giornata. Oggi, 5 ottobre, l’Associazione Culturale “Network Arene di Roma” organizzerà alcuni eventi nell’ambito del “Roma Intercultural Festival”, nei quali verranno coinvolti docenti, scuole, rappresentanti della comunità, istituzioni e associazioni del territorio.
Un giorno, questo, anche per ricordare che stima che ci siano a livello mondiale oltre 130 milioni di bambine (ma anche bambini) a cui il diritto all’istruzione è negato.
A questa pagina il messaggio del Direttore Generale dell’UNESCO Irina Bokova in occasione di questa importante giornata.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Gli insegnanti italiani sono i meno pagati in Europa dopo la Grecia. Come se non bastasse sono anche i dipendenti della pubblica amministrazione meno pagati nonostante lavorino in media 36 ore a settimana per 45 settimane l’anno. Lo evidenzia l‘Ocse nel suo rapporto education at glance 2019, l’organizzazione che raduna i 35 paesi sviluppati e con economie di mercato del mondo.
- L’Italia è anche il paese con il più alto numero di ragazzi che non studiano o non lavorano: i cosiddetti Neet. Sempre secondo l’Ocse sono l’11% nella fascia 15-19 anni e più del doppio nella fascia immediatamente superiore. Tra i Neet anche il 37% delle ragazze tra i 25 e i 29 anni, e il 26% dei loro coetanei maschi.
- Il nostro Paese assegna appena il 3,6% del suo Pil all’istruzione, contro la media Ocse che è del 5%. Gli investimenti in questo settore è diminuita del 9% tra il 2010 e il 2016.
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