Il 2024 porta con sé significative novità per il mondo dei bonus fiscali in Italia, con l’introduzione di un Nuovo Superbonus destinato specificamente ai redditi bassi. Questa agevolazione fiscale è finanziata attraverso i fondi derivanti dalla revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Rappresenta un cambiamento significativo rispetto ai precedenti dibattiti sulle detrazioni fiscali. Nel contesto di abitazioni private di famiglie a basso reddito, il Nuovo Superbonus 2024 si distingue per il coinvolgimento diretto delle Energy Service Company (Esco), società specializzate in interventi volti a migliorare l’efficienza energetica.
Nuovo Superbonus 2024: fondi del Pnrr e novità
I fondi derivanti dal Pnrr, ammontanti a 1 miliardo e 380 milioni di euro, costituiranno la base finanziaria per consentire agli italiani di effettuare interventi sulle proprie abitazioni. Tuttavia, a partire dal 2024, si assisterà a un cambiamento significativo: la percentuale di detrazione del Nuovo Superbonus 2024 sarà ridotta al 70% per condomini e persone fisiche al di fuori delle attività di impresa, arte e professione. Tale percentuale si applicherà agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà.
Importante notare che la cessione del credito e lo sconto in fattura non saranno più possibili. L’unica ‘opzione rimarrà esclusivamente la detrazione in 10 anni.
Nuovo Superbonus 2024 e interventi dalle Esco: di cosa si tratta?
Il cuore del Nuovo Superbonus 2024 sarà rappresentato dagli interventi diretti delle Energy Service Company (Esco). Queste imprese sono specializzate in servizi tecnici, commerciali e finanziari. Si assumono l’onere dell’investimento e il rischio di mancato risparmio.
L’Esco opera attraverso accordi contrattuali in cui vengono definiti i propri guadagni. Fornisce le risorse finanziarie e le competenze tecniche necessarie per realizzare gli interventi di efficienza energetica.
I settori di intervento delle Esco comprendono la produzione di energia da cogenerazione, interventi nell’illuminazione per migliorare l’efficienza energetica, ottimizzazione dei consumi elettrici. E ancora, recupero di energia termica da fumi esausti, produzione di energia da fonti rinnovabili e consulenza per il miglioramento dell’efficienza energetica degli usi finali e la riqualificazione energetica degli edifici.
È fondamentale sottolineare che questo nuovo approccio subentrerà effettivamente nel 2025, con la definizione del meccanismo finanziario, dei criteri di intervento e la selezione del partner operativo previsti entro la metà del 2024.