Nuove regole per gli affitti brevi: ecco cosa sapere

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Nella nuova proposta di legge Santoché si prospettano nuove regole per affitti brevi così da contrastare l’instabilità degli affitti turistici. Ecco cosa sapere.

Nuove regole per affitti brevi: ecco in cosa consiste la nuova proposta di legge

L’Ufficio Legislativo del Dicastero del Turismo ha inoltrato alle associazioni interessate il testo della nuova legge in merito agli affitti brevi. In particolare, la rivisitazione della legge e la proposta di nuove regole nascono con l’obiettivo di contrastare il “fenomeno dell’abusivismo nel settore”. Quali sono le novità presenti nella nuova legge?

Novità e nuove regole in merito agli affitti brevi

Una delle prime novità emerse nel testo della legge per affitti brevi, è l’obbligatorietà del Cin, ovvero il codice identificativo nazionale. Questo, in sostituzione del modello regionale, avrà l’obiettivo di assicurare la “tutela della concorrenza, della sicurezza del territorio e per contrastare forme irregolari di ospitalità”. Il ministero, quindi, provvederà alla consegna di tale codice per ogni struttura immobiliare utilizzata a fine turistico. Sempre in merito al codice identificativo, non viene specificato con chiarezza se questo può essere richiesto dal proprietario o da un gestore.

Multe e sanzioni: le novità della proposta legge

Un ulteriore novità riguarda proprio le sanzioni e le multe per chiunque affitterà case per una sola notte di pernottamento o per chiunque conceda un immobile con fini turistici privo del codice identificativo nazionale. Nel primo caso, si può essere sanzionati con una multa fino a 5 mila euro, nel secondo caso con una multa fino a 8 mila euro.

Nuove regole per affitti brevi
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Le parole di Dario Nardella, sindaco di Firenze

Dario Nardella, sindaco di Firenze, si è espresso in merito alla bozza della proposta legge sugli affitti brevi. Questi ha evidenziato il suo favore nei confronti dell’iniziativa, dichiarando come già si stanno notando i primi passi avanti. Eppure, il limite dei due alloggi per essere veramente efficace, secondo Nardella, necessita di valere in modo assoluto per ciascun proprietario presente sulle piattaforme digitali turistiche. Inoltre, un altro aspetto da non sottovalutare è la zonizzazione, ovvero concedere determinati poteri ai comuni così da limitare gli affitti turistici in alcune zone cittadine con grande valore storico. Il modello da prendere in considerazione è la città di New York.

Opposizione della Associazioni in merito alla proposta legge

Se i sindaci delle città, in generale, si sono dimostrati favorevoli nei confronti delle nuove regole introdotte dalla legge per gli affitti brevi, vi si oppongono sicuramente le associazioni di categoria. In particolare, si fa riferimento ad associazioni quali Aigab, Confedilizia, Fiaip e molte altre. Queste hanno evidenziato come la proposta di legge sempre mirare a contrastare l’ospitalità all’interno degli immobili con l’obiettivo di favorire il lavoro degli alberghi e hotel. Secondo le associazioni, alcuni dei requisiti definiti “necessari” sono pressoché inapplicabili. Tra questi:

  •  Vietato l’affitto per una notte nelle grandi città principali;
  • Necessaria presenza di estintori e segnaletica di sicurezza anche nel caso di immobili affittati per una settimana l’anno;
  • Multe e sanzioni eccessive.
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