UE: Ok alla Nature Restoration Law per la salvaguardia delle aree terrestri e marine entro il 2030

Nature Restoration Law
L’Unione Europea ha compiuto un passo significativo verso la tutela dell’ambiente con l’approvazione della Nature Restoration Law, un provvedimento che mira a ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine entro il 2030. Nonostante la resistenza di alcuni Stati membri, tra cui l’Italia, la legge ha trovato il sostegno necessario per essere adottata grazie al voto decisivo dell’Austria.

Cos’è la Nature Restoration Law?

La Nature Restoration Law rappresenta il primo regolamento dell’UE dedicato al ripristino degli ecosistemi degradati, segnando un traguardo fondamentale nell’agenda verde europea. Questa legge si propone di invertire la perdita di biodiversità e migliorare la salute degli ecosistemi che sono vitali per la popolazione e l’ambiente.

Gli ecosistemi terrestri e marini inclusi nella legge comprendono una vasta gamma di habitat essenziali come zone umide, pascoli, foreste, fiumi e laghi. Anche le praterie di fanerogame e i letti di spugne e coralli rientrano in questo piano ambizioso. Particolare attenzione è riservata ai siti Natura 2000, che saranno i primi a beneficiare delle misure di ripristino e bonifica, con l’obiettivo di estendere queste azioni a tutte le aree indicate entro il 2050.

Cosa contiene la Nature Restoration Law?

La legge include una serie di interventi volti a ripristinare la funzionalità degli ecosistemi e a proteggere la biodiversità. Tra le misure principali troviamo:

  • Protezione degli insetti impollinatori: Uso di prodotti più sostenibili per garantire la salute delle popolazioni di farfalle e altri impollinatori.
  • Gestione degli stock di carbonio: Attenzione particolare alla gestione del carbonio organico nei terreni coltivati.
  • Aumento delle caratteristiche paesaggistiche ad alta diversità: Protezione delle aree agricole con elevata diversità paesaggistica.
  • Tutela della popolazione di uccelli forestali: Incremento delle popolazioni di uccelli nelle foreste europee.
  • Protezione degli spazi verdi urbani: Garanzia che la copertura arborea nelle aree urbane non diminuisca fino al 2030.

Oltre al target del 20% entro il 2030, la Nature Restoration Law mira a garantire che tutti gli ecosistemi degradati siano ripristinati entro il 2050. Questo impegno a lungo termine richiederà una cooperazione continua tra gli Stati membri e l’implementazione di strategie efficaci per il ripristino e la protezione delle aree naturali.

La reazione dei Paesi e delle Organizzazioni Ambientali

L’approvazione della legge è stata possibile grazie al voto inaspettato dell’Austria, che ha ribaltato una situazione di stallo. Tuttavia, l’Italia, insieme a Ungheria, Polonia, Paesi Bassi, Finlandia e Svezia, ha votato contro la legge. Questo dissenso riflette le preoccupazioni di alcuni Paesi riguardo agli impatti economici e gestionali delle nuove misure.

Nature Restoration Law
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Il Commento di Legambiente

Legambiente, attraverso il suo presidente Stefano Ciafani, ha accolto con favore l’approvazione della Nature Restoration Law, definendola “una vittoria per la tutela della biodiversità e per il Green Deal europeo”. Ciafani ha sottolineato l’importanza di avere obiettivi giuridicamente vincolanti per il ripristino degli ecosistemi, pur esprimendo delusione per il voto contrario dell’Italia. “Il voto dell’Italia e di altri Paesi contrari ci lascia con l’amaro in bocca,” ha dichiarato, “ma nonostante ciò, il progresso compiuto è significativo per il futuro dell’ambiente.”

L’impatto della Nature Restoration Law

L’implementazione della Nature Restoration Law avrà un impatto positivo non solo sulla biodiversità, ma anche sul benessere umano e sulla resilienza climatica. Ecosistemi sani contribuiscono alla purificazione dell’acqua, alla regolazione del clima e offrono habitat essenziali per numerose specie.

Nonostante l’approvazione della legge rappresenti un grande passo avanti, la sua attuazione comporterà sfide significative, tra cui la necessità di coordinamento tra gli Stati membri e il superamento delle resistenze locali. Il raggiungimento degli obiettivi fissati richiederà una combinazione di innovazione, finanziamenti adeguati e un impegno condiviso a livello europeo.

L’adozione della Nature Restoration Law segna un momento cruciale nella protezione degli ecosistemi europei. Questo regolamento offre una visione ambiziosa per il futuro dell’ambiente in Europa, ponendo le basi per la salvaguardia delle aree terrestri e marine. Nonostante le divergenze tra gli Stati membri, l’impegno collettivo per ripristinare la natura rappresenta una speranza per la conservazione della biodiversità e la salute del nostro pianeta.

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