Nasce l’osservatorio per la sostenibilità di Assoholding

osservatorio sostenibilità

Monitorare e fare ricerca sui temi della tutela ambientale, dell’economia circolare e della sostenibilità sociale, al servizio delle piccole e medie imprese alle prese per ottenere investimenti e perseguire nuovi modelli di mercato per il bene comune e la crescita sociale ed economica dei territori. È l’obiettivo del nuovo Osservatorio per la sostenibilità di Assoholding, centro di studio e ricerca scientifica e finanziaria di riferimento per il settore, che propone così un nuovo modello di classificazione delle politiche e degli interventi aziendali sostenibili.

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Perché un osservatorio per la sostenibilità?

Per il Segretario generale dell’Associazione, Barbara Cortese, è importante che le imprese considerino le strategie e gli investimenti in sostenibilità non come un costo, ma come un arricchimento prospettico e di lungo periodo, e abbiano accesso agli strumenti più sofisticati di cui si dotano le grandi multinazionali. “Ma c’ è una questione è molto concreta: – ha detto il Segretario – è evidente che per una piccola o media azienda di famiglia i costi della sostenibilità possono essere troppo gravosi. Mediante l’Osservatorio, Assoholding mette a disposizione delle imprese che rappresenta strumenti di eccellenza strategica ed operativa in materia di sostenibilità, in un’ottica di divulgazione culturale sì, ma nel rispetto del principio di proporzionalità tra la capacità finanziaria dell’azienda e il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Tra le imprese, quelle familiari sono del resto “imprese sostenibili di natura”, in quanto i membri di quelle aziende sono anche i membri di una stessa famiglia che trasfondono nell’impresa gli stessi valori familiari: impegno, dedizione, passione, identità, per progetti destinati a durare nel tempo”.

Attraverso questo ulteriore servizio offerto alle holding, le imprese potranno divenire protagoniste di “una vera e propria svolta grazie a concrete strategie aziendali in linea con i cambiamenti imposti ai mercati interni e internazionali dal modello della Sostenibilità come parte integrante della governance aziendale”. Un impegno sociale a cui deve aprirsi il business che la manager Barbara Cortese condivide del resto con un numero crescente di donne che pensano, si muovono, consumano, lavorano in un’ottica di sostenibilità.

Come agirà l’osservatorio?

Realizzato in collaborazione con G2R — giovane società di comunicazione, lobby e public Affairs — si occuperà di:

  • tutela ambientale,
  • economia circolare,
  • dimensione sociale,

che supporterà nelle strategie attraverso la condivisione di dati, comunicazioni strategiche, aggiornamento costante e un programma denso di seminari, tavole rotonde e webinar, per un reale sviluppo della sostenibilità in questo segmento dell’imprenditoria italiana. I fattori considerati sono invece:

  • governance,
  • capitale umano,
  • capitale naturale,
  • capitale relazionale,

analizzando tra le fonti Report di sostenibilità e dichiarazioni non finanziarie. L’Osservatorio si propone di contribuire ad armonizzare gli obiettivi dell’agenda Onu 2030 con gli standard internazionali GRI e integrated reporting, contribuendo a realizzare un modello di riferimento che consenta anche alle PMI la possibilità di dotarsi di metodi di rendicontazione non finanziaria coerenti con la loro dimensione.

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