Nella notte in cui si commemora la memoria del martirio di san Lorenzo (10 agosto) è previsto l’avvicinamento alla Terra di un grande asteroide denominato 2006 QQ23.
Si tratta di uno tra i circa 50 000 corpi di dimensioni che vanno da pochi metri a un migliaio di chilometri, che orbitano tra la Terra e Marte, e che di tanto in tanto si avvicinano pericolosamente al nostro pianeta. La prima cifra del nome indica la data della sua scoperta, ma solo recentemente è balzato alle cronache per la sua traiettoria pericolosamente vicina alla Terra.
L’orbita di 20006 QQ23 in uno dei punti di maggior avvicinamento alla Terra NASA https://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?orb=1;sstr=2006+QQ23
Quando si verifica un passaggio ravvicinato, infatti, sale la preoccupazione tra gli studiosi per un possibile impatto sul nostro pianeta e i giornali iniziano a parlarne, mettendo in allarme anche i lettori più distratti.
Precisiamo subito che, nonostante la NASA collochi questo ammasso roccioso, grande come l’Empire State Building, nella categoria “Potentially Hazardous Asteroids (PHAs)” ovvero “potenzialmente pericoloso” per il pianeta Terra, il rischio di collisione è molto prossimo allo zero.
Tuttavia viene definito POTENZIALMENTE PERICOLOSO dalla NASA: vediamo perché.
Viene definito potenzialmente pericoloso un oggetto che soddisfa due condizioni:
1. Deve essere un asteroide o una cometa che, durante la sua orbita, raggiunge una distanza dalla Terra minore di 0,05 UA (Unità Astronomiche) pari a circa 7 milioni e mezzo di chilometri.
2. La seconda condizione per essere considerato potenzialmente pericoloso è la sua dimensione: deve avere anche un diametro di oltre 150 metri. Abbastanza grande, quindi, da poter causare danni ingenti se dovesse colpire la Terra.
Con un diametro compreso tra i 250 e i 570 m e una distanza minima di 0,04977 unità astronomiche, 2006 QQ23 rientra nella categoria degli oggetti potenzialmente pericolosi perché soddisfa entrambe le due condizioni.
Fonte: https://cneos.jpl.nasa.gov/about/neo_groups.html
Curiosità: potete provare a simulare i danni da impatto di un asteroide con questo simulatore.
L’asteroide, per quanto vicino alla Terra, non sarà visibile dall’Italia, in quanto osservabile solo dall’emisfero boreale. Ma a San Lorenzo e nei giorni successivi c’è un altro evento che ogni anno allieta le notti di tutti, grandi e piccini: le cosiddette “lacrime”.
Le Lacrime di San Lorenzo
Un altro fenomeno facile da osservare ed estremamente suggestivo è atteso per San Lorenzo. Si tratta della pioggia di stelle cadenti (meglio note scientificamente come meteore) tipica di ogni estate. Nelle notti fra i 10 e il 14 agosto alzando gli occhi al cielo notturno da un posto buio e lontano dalla confusione della città sarà possibile osservare le Perseidi. Il picco sarà tra il 12 e il 13 agosto a partire dalle 22, e sarà possibile vedere più di 50 stelle cadenti l’ora. Ma non è finita qui: dal 12 al 23 agosto un altro sciame meteorico attraverserà i nostri cieli: quello delle Delta Acquaridi.
Si tratta di uno sciame pulviscolo e piccoli granelli di materiale rilasciato dalla cometa Swift-
“San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla” (X agosto)”.
Calici di Stelle
Una curiosità: il 10 agosto di ogni anno, nelle piazze e nelle cantine italiane gli enoappassionati sono protagonisti del brindisi più atteso dell’estate: Calici di Stelle.
Lo organizza ogni anno il Movimento Turismo del Vino e Città del Vino, l’associazione dei comuni vitivinicoli d’Italia, con numerosissimi appuntamenti dalla Val d’Aosta alla Sicilia dal 2 all’11 agosto. Vino e offerta culturale, insieme alla bellezza dei territori che ospitano gli abitanti “sotto le stelle”, un abbinamento vincente in una formula che unisce la filosofia del buon bere a eventi, spettacoli, design e arte e naturalmente, l’osservazione del cielo nel periodo delle Perseidi.
Per scoprire i comuni aderenti all’iniziativa: Città del Vino per Calici di Stelle 2019
Per ulteriori informazioni sugli eventi: www.calicidistelle.org
Lacrime di San Lorenzo: consigli per osservare le “stelle cadenti” nella notte dei desideri
In copertina: illustrazione di fantasia di Mopic su Shutterstock
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Gli asteroidi (da non confondere con le “stelle cadenti” o meteore) sono circa 50 000 e orbitano fra Marte e Giove. Tuttavia, se si potessero compattare insieme a formare un unico pianeta, la massa risulterebbe inferiore a quella della Luna a causa delle loro piccole dimensioni.
- Sono detti spesso anche “pianetini”, ma hanno dimensioni che vanno da appena 10 metri a 1000 chilometri circa di diametro.
- Cerere, il più grande e scoperto da Giuseppe Piazzi a Palermo nel capodanno del 1801, ha un diametro di 1000 chilometri.
Il secondo asteroide ad essere scoperto, Pallade, fu trovato l’anno successivo da un osservatore che stava cercando Cerere.
Vesta, il più brillante, fu il terzo ad essere scoperto, il 29 marzo 1807 , con un diametro di 525 chilometri.