Murales mangia inquinamento: la lotta contro il razzismo e con l’ambiente

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Il primo murales mangia inquinamento si trova negli USA ed il suo obiettivo è quello si sostenere l’ambiente e combattere ogni forma di razzismo.

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Murales mangia inquinamento

Poco meno di due settimane fa, durante la giornata mondiale dell’ambiente, è stato inaugurato il primo murales mangia inquinamento, che tratta un importante tema: il razzismo. Questa opera d’arte è stata creata in New Jearsey, in Monmouth Street a Jersey City.

L’inaugurazione del muales, dal titolo  “Stay with us”, è stata in occasione del Jersey City Mural Festival. Qui, l’artista Amanda Phingbodhipakkiya ha voluto lasciar passare un messaggio contro il razzismo.

Infatti, l’opera raffigura tre donne, molto diverse tra loro, per aspetto, etnia e religione. Nonostante le differenze, però, queste tengono il pugno alzato e mostrano uno sguardo fiero, per far comprendere la loro lotta contro il razzismo ed ogni forma di discriminazione.

Sul murales è presente anche una scritta “Stai dalla nostra parte” per chiedere al prossimo di unirsi a loro, combattendo tutte le ingiustizie presenti nel mondo.

Infine, l’artista ha spiegato che l’opera vuole rappresentare una vera e propria lettera d’amore rivolta agli asiatici americani, ogni giorno vittime di discriminazione. L’obiettivo è quello di dare forze, gioia e tanto amore a queste persone.

Murales mangia inquinamento - razzismo
Murales mangia inquinamento: la lotta contro il razzismo e con l’ambiente – immagine di Unsplash di Monica Malave

Un aiuto per l’ambiente

Il murales, definito “mangia inquinamento”, è stato realizzato con una vernice speciale, capace di assorbire le emissioni di oltre 90 auto a benzina al giorno. Dunque, l’opera riesce ad assorbire oltre 18 chili di anidride carbonica in un mese.

Un grande aiuto per l’ambiente che si trova ogni giorno sempre più in difficoltà.

La vernice, poi, è facile da applicare ed in grado di depurare l’aria, riducendo in maniera significativa la quantità di ossidi di azoto presenti nell’ambiente. Questi ultimi, infatti, sono in grado di uccidere.

Infine, l’opera d’arte è stata promossa anche in Italia, grazie all’associazione Yourban2030, presente sul territorio da oltre tre anni. Questa mira a sostenere tutti quei progetti volti ad integrare arte e sostenibilità, temi che con il tempo si stanno unendo sempre di più.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Oltre 200 paesi italiani sono diventati dei veri e propri musei d’arte a cielo aperto. Questo, grazie alla street art, che con i suoi murales ha realizzato delle opere mozzafiato.

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